Il bambino portentoso
- Autore: Ulf Stark
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2022
La visione straordinaria che i bambini spesso hanno del mondo è dovuta alla loro capacità di saper cogliere la bellezza nella semplicità delle piccole cose, e questo permette loro di essere felici con maggior facilità rispetto a noi adulti.
Ulf Stark, scrittore svedese famoso soprattutto in patria ma anche all’estero per aver dedicato la sua vita alla narrativa per l’infanzia e per i ragazzi, ha saputo cogliere molto bene questa caratteristica, riuscendo a inserirla con efficacia nella sue numerose opere.
Il bambino portentoso (Iperborea, 2022, trad. Laura Cangemi) è un breve racconto per bambini dai 6 anni in su, che vede protagonista ancora una volta il piccolo Ulf, alter ego dell’autore, alle prese con una nuova avventura. Ulf ha sei anni, è un bambino intelligente, sensibile e un po’ sognatore che ha il difetto di perdersi troppo spesso, facendo così preoccupare i suoi genitori che non si fidano troppo a lasciarlo in giro da solo. Per questo motivo un giorno che il bambino chiede di poter andare a vedere la Grande gara ciclistica prevista in città insieme a suo fratello maggiore Jan, detto Janne e ai suoi due amici Nisse e Larsen, essi preferiscono dirgli di no. A suo fratello non pare vero: lui stesso preferisce non doversi occupare di Ulf controllando ogni suo spostamento, senza potersi divertire con i suoi due amici. Ulf è troppo piccolo per stare con loro e così i genitori gli propongono di andare a fare una passeggiata e prendere un gelato. Il bambino deluso e amareggiato preferisce rimanere a casa da solo, ma suo padre lo obbliga a promettergli di rimanere al massimo in giardino e di non varcare a piedi la soglia del cancello.
La giornata di Ulf si prospetta così alquanto noiosa, ma mentre si trova da solo a casa a leggere dei fumetti di alcuni supereroi, gli viene un’improvvisa idea illuminante destinata a ravvivare e movimentare la sua giornata: anche lui può acquisire poteri magici grazie alla tuta rossa del suo pigiama, simile a quella dei supereroi. Indossa così un caschetto da hockey, scrive il numero uno da entrambi i lati della tuta, monta in sella alla bicicletta e il gioco è fatto! Adesso è diventato Super Ulf e può affrontare qualsiasi ostacolo. Ben presto però, durante l’emozionante avventura della quale diventa protagonista, si pone un problema: non deve disobbedire ai suoi genitori, ma al contempo vuole comunque a divertirsi. Riuscirà nel suo intento?
Ulf Stark desidera in questo piccolo libro raccontare una storia molto semplice nel linguaggio e stavolta anche nei contenuti, ma comunque istruttiva sia per i bambini che devono imparare a rispettare le regole e i genitori, sia per gli adulti chiamati a volte a non essere troppo severi con i loro figli. Emerge ancora una volta, come nelle altre opere di questo scrittore e in quelle di altri autori svedesi, la notevole differenza nel modo di educare i bambini rispetto a quanto avviene da noi in Italia: c’è una maggiore libertà, che viene loro assegnata allo scopo di renderli autonomi il prima possibile negli spostamenti, nel soddisfacimento delle loro esigenze soprattutto materiali e nelle decisioni da prendere. Questo, in Svezia, accadeva già diversi decenni fa, dato che l’autore ha vissuto la sua infanzia e giovinezza tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta. Questo modello educativo può apparire forse un po’ troppo spregiudicato, perché tende a considerare i bambini più grandi e responsabili di quanto realmente siano, ma fa parte della cultura di questa nazione ed e difficile valutare se sia un metodo valido o forse un po’ azzardato.
Ulf Stark (1944-2017) è tra i nomi più significativi nella letteratura per ragazzi in Svezia, forse il secondo per importanza dopo Astrid Lindgren, limitandosi a considerare gli autori che hanno scritto soltanto o in prevalenza libri per ragazzi.
Il bambino portentoso (titolo originale dell’opera Mirakelpojken, letteralmente "Il bambino dei miracoli") è stato pubblicato in Svezia nel 2006 e in Italia nel 2022 dalla casa editrice Iperborea nella collana I miniborei, con la traduzione di Laura Cangemi e le deliziose illustrazioni originali del finlandese Markus Majaluoma, molto stimato e apprezzato per il suo lavoro sia in Finlandia che in Svezia.
Il racconto risulta gradevole come sempre avviene per le storie narrate da Ulf Stark, ma forse questo rispetto ad altri appare più debole per contenuti, caratterizzazione e limitata presenza di personaggi ed emozioni presenti nella vicenda. Ulf Stark ha di certo scritto libri ben più appassionanti di questo, ma la storia si legge comunque volentieri per la delicatezza con la quale questo scrittore sa narrare e per la capacità di regalarci sempre utili riflessioni sul rapporto e sul dialogo che devono esserci tra adulti e bambini.
Il bambino portentoso
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