
Il Gattopardo a guardia del Muro. Storia di un giallo letterario nella Germania socialista
- Autore: Bernardina Rago
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2024
L’opera di Tomasi di Lampedusa viene alla luce negli anni Cinquanta, e questo interessante e originale volume di Bernardina Rago, intitolato Il Gattopardo a guardia del Muro. Storia di un giallo letterario nella Germania socialista (Feltrinelli, 2024), prende in esame la sua singolare e intrigante diffusione anni dopo nella Germania dell’Est. Un saggio, ma anche un fedele e documentato racconto che indaga e mette in risalto le motivazioni per cui un romanzo che tratta di una famiglia di nobili siciliani in epoca garibaldina preunitaria abbia trovato spazio in un paese che era a pieno titolo nell’orbita comunista dell’Unione Sovietica.
Nell’iniziale prologo l’autrice racconta come ha preso le mosse per sviluppare questa vera e propria indagine conoscitiva allorché, in un mercatino di Berlino, si imbatté per caso in un’edizione in lingua tedesca del 1961 di Der Leopard. E in questo volume un altro elemento coglieva ancor più di sorpresa: la postfazione curata dall’allora Capo della Commissione cultura del Partito Socialista tedesco, Alfred Kurella, che pare avere colto il significato autentico del romanzo di Tomasi. Kurella e Tomasi erano entrambi uomini di cultura, con palesi affinità elettive, e la Sicilia era vista come "il paese dove fioriscono i limoni", luogo di benessere, di sogni e felicità come pure di riscatto sociale. Nell’Europa oltre la Cortina di ferro, già invero altri autori, come il Verga dei Malavoglia, andavano riscuotendo particolare successo ed erano stati diffusi; poi arriveranno anche Leonardo Sciascia, Danilo Dolci ed Elio Vittorini. Una figura di rilievo del Risorgimento, quale quella di Garibaldi, era poi esemplare in quell’ambito di rivoluzioni popolari socialiste.
Nella Sicilia culla dell’Italia che nasce, la Germania Est rinviene i temi di uno stato nuovo, si rispecchia e tramite questa può celebrare le sue conquiste.
Anch’essa individua in Giuseppe Garibaldi il suo campione, assimilandolo agli eroi del parterre socialista nel patriottismo, nello spirito rivoluzionario e nel profilo di una vita ammirevole al servizio del popolo.
In Italia, come è noto, da parte della dirigenza del PCI, settore cultura, come pure da parte di alcuni intellettuali di sinistra, si stroncò il romanzo; Pasolini poi mosse anch’egli feroci critiche, ma parve risentito per non avere vinto nel 1959 il premio Strega che andò quell’anno a Tomasi.
Bernardina Rago è stata docente di Tedesco in Italia e poi Lettrice ministeriale alle università di Bonn e Düsseldorf. Ha conseguito il Dottorato presso l’Istituto di Romanistica dell’Università di Potsdam. Ha prodotto vari studi sulla ricezione della letteratura italiana nella DDR e con questo suo ultimo lavoro affronta una tematica mai trattata.
L’autrice ha condotto ricerche accurate consultando Archivi privati e Biblioteche tra la Germania e Palermo su materiale differente, acquisendo testimonianze e documenti inediti, dando vita a una coinvolgente ricostruzione ad ampio raggio della storia e della diffusione del "manoscritto del Principe", uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana che divenne un best seller a livello mondiale.

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