I ragazzi di Anansi di Neil Gaiman

Con “I ragazzi di Anansi” (Mondadori – Strade blu 2006), Neil Gaiman si conferma uno degli scrittori più brillanti che il grande continente d’oltreoceano potesse donarci.

La storia inizia con il protagonista Charlie Nansy, impiegatucolo mediocre e insignificante, che perde improvvisamente il padre. Il suo ricordo lo richiama ad un individuo dotato di grandi capacità d’intrattenimento, che chiamò il proprio figlio come Ciccio Charlie, a causa dell’abbondante pinguedine del giovane durante l’infanzia. L’infausta sorte vorrà che questo nomignolo rimarrà il suo segno più distintivo, perché suo padre, nell’assegnare un nomignolo a qualcuno, sarebbe rimasto indissolubilmente legato alla persona. L’avvenimento non sarà che il principio di una serie di scoperte inaspettate e incredibili che Ciccio Charlie farà della propria famiglia. Si presenterà alla sua porta un fratello mai conosciuto, tanto somigliante a lui quanto diverso lo è caratterialmente. Estroverso, affascinante, socievole, riuscirà a stravolgere la vita di Charlie, che diviso fra l’amore per la sua fidanzata e il lavoro, imparerà a vivere. Ma se inizialmente la vita sembrerà finalmente sorridergli, il ritrovare vecchie conoscenze porterà alla luce segreti inimmaginabili. Scoprirà che suo padre altro non era che un’antica divinità africana, Anansi, il Dio-Ragno, e verrà a conoscenza della vera identità sua e di suo fratello. I pericoli legati a questo segreto non tarderanno a palesarsi.

Famoso per la sua abbondante produzione fumettistica, di cui ricordiamo Sandman, e reso ancora più celebre dalle sceneggiature di film come “La leggenda di Beowulf”, Neil Gaiman si può definire uno tra i più eclettici scrittori contemporanei. La sua bibliografia spazia dai romanzi più dark, come “American Gods” e lo stesso “I ragazzi di Anansi”, alle storie per ragazzi, quali “Coraline”, da cui è stato tratto il film di animazione realizzato con la tecnica stop-motion “Coraline e la porta magica”.
Lo stile di Gaiman, ormai caratterizzato dall’esperienza, diventa subito riconoscibile. Le atmosfere dark, i personaggi ai limiti del verosimile e un vocabolario accessibile, ma non elementare, lo rendono fruibile ai giovani e meno giovani. Riuscirà a donare dei momenti di puro intrattenimento ed emozione.