Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa
- Autore: Antonio Tabucchi Fernando Pessoa
- Casa editrice: Sellerio
“Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa” risale al 1994 ed è edito da Sellerio.
Proprio in occasione della prima ricorrenza della morte di Antonio Tabucchi (25 marzo 2012), mi sono imbattuta in questo minuto libricino in cui Tabucchi racconta con affetto gli ipotetici ultimi tre giorni di vita di Fernando Pessoa. Come noto, Fernando Pessoa era molto amato da Tabucchi così come Lisbona, la città che diede vita a Pessoa e diede la morte ad entrambi.
Il racconto è diviso in tre parti più un’appendice. Ogni parte corrisponde ad un giorno ben preciso: il 28 novembre 1935, il 29 novembre 1935 ed il 30 novembre 1935, data in cui mancò Pessoa.
L’originalità di questo scritto sta nel fatto che Tabucchi permette a Pessoa di ricevere nella sua stanza d’ospedale alcuni personaggi della sua fantasia e di accommiatarsi per sempre dai suoi principali eteronimi (i suoi “alter ego” che Pessoa incontrò nella sua mente e descrisse per tutta la sua esistenza, muniti di vite proprie e di personalità ben distinte).
Nella prima parte Pessoa rivede, ad esempio, Àlvaro del Campos, poeta immaginario che causò la rottura della storia d’amore tra Pessoa e Ophélia (unico vero amore di Pessoa):
“Allora ti assolvo, disse Pessoa, ti assolvo perché credevo che tu nella vita avessi amato solo la teoria”.
In un secondo momento, invece, Pessoa incontra il poeta Riccardo Reis ed il celebre Bernardo Soares, autore del “Libro dell’inquietudine”.
“E’ buffo, disse Pessoa, io ho scritto per gli uomini del mondo e solo un pappagallo sa ripetere i miei versi”.
Infine, il 30 novembre 1935, Pessoa riceve in visita il suo ultimo eteronimo, António Mora:
“Caro António Mora, disse, Proserpina mi vuole nel suo regno, è ora di partire, è ora di lasciare questo teatro d’immagini che chiamiamo la nostra vita, sapesse le cose che ho visto con gli occhiali dell’anima […]”
Gli incontri si susseguono, i dialoghi sono spontanei e profondi, intrisi di riferimenti alle grandi opere dello scrittore portoghese.
Nell’appendice, infine, si trovano brevi cenni sui personaggi apparsi nel racconto, inclusa quella di Pessoa.
Tabucchi ha omaggiato il grande autore portoghese di questo piacevole scritto, offrendogli la magica possibilità di salutare, una volta per tutte, i protagonisti delle sue storie ed i suoi lettori.
“[…] vivere la mia vita è stato vivere mille vite, sono stanco, la mia candela si è consumata, la prego, mi dia i miei occhiali”.
Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa. Un delirio
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