Franca Florio e Vincenzo Florio. Due miti di Sicilia
- Autore: Vittorio Lo Jacono
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2016
Un libro che parla di miti, quello dei Florio in una rinomata terra di miti qual è appunto la Sicilia, un luogo magico e del mistero. Quivi è accaduto che menti eccelse come i Florio hanno realizzato a Palermo un sogno, quello della Belle Époque che pose la città per un lungo periodo al centro d’Europa. Ciò avvenne in ragione dei traffici con le compagnie navali e attraverso il commercio in vari settori, dalle miniere di zolfo alle tonnare.
I Florio esercitarono una notevole influenza sulla società palermitana che deve moltissimo al loro apporto non solo in termini di ricchezza economica, ma anche di prestigio. A Palermo giunsero e si incontrarono grandi personaggi in ragione del vasto giro di relazioni che intrattenevano.
Leggendo le pagine di questo fascinoso volume "Franca Florio e Vincenzo Florio. Due miti di Sicilia", rivive una Palermo che oramai non esiste più in una biografia quasi giornalistica di un mito che ancora persiste. Un periodo felice di cui rimane traccia e testimonianza nell’architettura degli splendidi edifici che furono loro dimore.
Le attività dei Florio impegnavano circa seimila addetti nei vari settori e la decadenza fu causata secondo alcuni dal fatto di essere stati eccessivamente dispendiosi nel loro stile di vita, senza tenere conto che i tempi erano cambiati. Nel 1908, Ignazio Florio dovette affrontare una carenza di liquidità e l’insolvenza di un grosso debito contratto con la Banca Commerciale, che decretò l’inizio della fine della loro fortuna.
Gli autori, Vittorio Lo Jacono e Carmen Zanda, ripercorrono l’irresistibile ascesa e gli incontri con l’alta aristocrazia, imperatori, regine, ospiti agiati che con i loro panfili gareggiavano con quelli dei Florio rinomati per il loro sfarzo. Donna Franca, all’anagrafe Franca Jacona della Motta dei baroni di San Giuliano (1873-1950) era considerata la regina di Palermo per la sua vita mondana, di intrattenimento, ma anche per la sua umanità e solidarietà con attività benefiche di cui poco si parla, prestando personalmente la sua opera agli infermi come crocerossina dopo il terremoto di Messina.
Vincenzo Florio (1883-1950), cognato di donna Franca, rimane invece famoso nelle cronache dell’epoca per la sua passione per le automobili e le gare automobilistiche, con l’ideazione di un circuito automobilistico sulle strade delle Madonie, anch’esso entrato nel mito che prese il nome di "Targa Florio", la più antica competizione automobilistica su strada. Nei tempi d’oro la corsa era seguita dal bel mondo e vi gareggiavano i migliori piloti dell’epoca e nobili locali. Vincenzo Florio non si occupò di imprenditoria come il fratello, ma fu frequentatore dell’alta società e il suo nome è legato oltre alle corse, a manifestazioni meno conosciute che ebbero molto successo come la Primavera Siciliana con sfilate di carri infiorati e costumi d’epoca, gare di Tiro a volo, campionati ippici, gare nautiche ed ancora tra gli altri il Giro aereo di Sicilia che ancora ha luogo.
Vincenzo e Franca Florio, operarono in campi diversi che in questo piacevole libro con stile leggero e accattivante, si esplorano per fare conoscere alle nuove generazioni un tempo glorioso della vita della capitale dell’Isola.
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