Gli Orléans in Sicilia
- Autore: Vittorio Lo Jacono
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Un pregevole libro, "Gli Orleans in Sicilia", quello di Vittorio Lo Jacono, attento e appassionato studioso di vicende attinenti alla storia della Sicilia, ricco di fotografie d’epoca e di illustrazioni che offre al lettore uno spaccato di un periodo particolare e di un personaggio il cui nome è legato a quel palazzo, ora sede della Presidenza della Regione Siciliana, le cui vicende sono poco conosciute.
Il sottotitolo di copertina “Il Duca d’Aumale, un luminare, Palermo, Terrasini e lo Zucco” ben sintetizza i contenuti del prezioso volume.
La figura di Enrico Eugenio Filippo Luigi d’Orleans, duca d’Aumale (Parigi,16 gennaio 1822; Lo Zucco, 7 maggio 1897) è la storia di un uomo importante poco trattato nelle cronache ufficiali rispetto ad altri imprenditori illustri della fine dell’Ottocento e della Belle Époque. Si tratta di uno dei figli dell’ultimo re di Francia che ha lasciato tracce importanti del suo soggiorno in terra di Sicilia. Palazzo d’Orleans fu ristrutturato ed abbellito ad opera dei migliori architetti dell’epoca come pure furono curati i vasti giardini attigui in cui si ergeva un vasto ficus maestoso posto per ricordare la nascita del primo figlio. Ed ancora Palazzo d’Aumale, Terrasini e la tenuta dello Zucco adesso feudo pressoché abbandonato tranne una parte curata dal signor Galioto, fonte preziosa di notizie storiche che tenta di riportare in auge il famoso vino, un ottimo moscato.
Il Duca aveva fatto costruire financo una ferrovia, donata poi allo Stato italiano, per facilitare il commercio di questo vino. E vi era un casello Zucco Montelepre, una stazione ferroviaria costruita dal Duca D’Aumale, un intellettuale, un collezionista di opere d’arte, Bibliofilo insigne, ma anche abile uomo di affari che aveva tenute sinanco in Brasile.
Aveva acquisito lo Zucco con l’intento di porre in essere un’agricoltura moderna e mentre in Brasile vigeva lo sfruttamento degli schiavi, in Sicilia si aveva di contro un comportamento umano verso i lavoratori. In questa vasta area dello Zucco, circa seimila ettari di terreno, il Duca rilanciò l’agricoltura dando lavoro a moltissima gente di cui rispettava l’operosità tanto che durante la vendemmia faceva venire dei gruppi musicali per allietare le giornate dei lavoratori.
Il Duca aveva un modo particolare di approcciarsi con la gente che lo rispettava e lo amava. Era un grande visionario dotato di intuito e di intelligenza fuori dal comune. Fu il primo ad eseguire l’imbottigliamento del vino in Sicilia e a modificare le tecniche di pigiatura. Palazzo d’Aumale era stato acquistato per stipare le botti e Vittorio Lo Jacono racconta il cammino del treno che partiva dalla stazione di Piano Zucco Montelepre per poi venire portato con i carretti. Palazzo d’Aumale è adesso sede espositiva di carretti storici siciliani che trasportavano il vino e dopo avere attraversato un tunnel venivano imbarcate sulle navi. Era un vino pregevole che veniva distribuito in tutta Europa come altri famosi vini siciliani come il Marsala.
Il libro di Vittorio Lo Jacono è un libro istruttivo ed interessante, con una ricca bibliografia che cita fonti autorevoli, un lavoro attento che si legge piacevolmente immergendo il lettore in una epoca felice siciliana dimenticata di cui però rimangono tracce considerevoli. Un salto indietro nel passato che fa conoscere aspetti poco diffusi della storia di Sicilia di cui si rimane affascinati.
Gli Orléans in Sicilia. Il duca d’Aumale, un luminare, Palermo, Terrasini e lo Zucco
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