Migliaia di visitatori sono approdati sul nostro sito questa mattina per leggere la recensione del libro "Aden Arabia" di Paul Nizan (nella foto). Volete sapere perché? Una citazione del libro era una delle tracce della prima prova dell’esame di maturità 2012!
Olocausto (cit. Hannah Arendt), autrice di "Sulla violenza", ma soprattutto di "La banalità del male"; crisi e disoccupazione giovanile, con una citazione di Steve Jobs; Tommaso d’Aquino e Rousseau sul fronte storico-politico; Ariosto, Calvino e Umberto Eco su quello artistico ("Il labirinto" il nome della traccia); citazioni da Primo Levi e Leonardo Sciascia per analizzare il rapporto tra scienza e responsabilità.
Eugenio Montale e Paul Nizan protagonisti delle tracce d’esame 2012
Le tracce tipicamente letterarie, invece, hanno riguardato Eugenio Montale e Paul Nizan. Eugenio Montale, spunto di traccia d’esame già nel 2004 e nel 2008, attraverso un’analisi del testo "Ammazzare il tempo", tratto dal saggio "Auto da fè. Cronache in due tempi" (1966), dove il poeta di Genova pronuncia il suo j’accuse alla massificazione culturale deprivata di ideali e valori e generatrice di un vuoto moderno e incolmabile.
Ma la traccia senza dubbio più interessante e coinvolgente è stata la seguente:
"Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita’ (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni della nuova generazione.
Una traccia d’esame che sicuramente avrà coinvolto emotivamente i milioni di studenti dei licei: chi ha detto che avere vent’anni è una bellezza? Paul Nizan, amico di Jean-Paul Sartre, era un autore arrabbiato, comunista, che ruppe con il proprio partito al momento del patto Molotov-Ribbentrop e che morì troppo giovane, a 35 anni.
"Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita": la famosa citazione, ribadita anche in film e romanzi della nostra epoca, sintetizza in poche parole tutta la sua rabbia. A vent’anni è tutto fin troppo distruttivo e poi ci si chiede come si è sopravvissuti. L’amore, le amicizie, il tradimento, le prime esperienze, le prime conoscenze: è tutto un turbine di emozioni inedite e sconvolgenti che turbano il giovane mai troppo pronto per entrare nell’età adulta.
Avere vent’anni è difficile, certo, ma non più che averne trenta o quaranta. L’importante è goderseli, anno dopo anno, come un fiore che sboccia: non avere rimorso della propria giovinezza, e forse neppure rimpianto, ma seguire semplicemente un percorso, fatto di esperienze formative: e i vent’anni sono la migliore età per farle, per maledirle, per adorarle.
Recensione del libro
Aden Arabia
di Paul Nizan
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Esame di maturità 2012: Paul Nizan ed Eugenio Montale tra le tracce della prima prova
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