Emily di New Moon di Lucy Maud Montgomery

Gallucci editore pubblica Emily di New Moon (2021, titolo originale Emily of New Moon, traduzione di Angela Ricci) di Lucy Maud Montgomery (Clifton, 30 novembre 1874 – Toronto, 24 aprile 1942), autrice celebre per la saga di “Anna dai capelli rossi”. Il volume è il primo di una serie di romanzi per ragazzi, che ha come protagonista Emily Byrd Starr. Il romanzo, pubblicato nel 1923, è stato seguito da Emily cresce (1925) ed Emily’s Quest (1927), quest’ultimo edito per la prima volta in italiano.

“La casa nella conca era lontana da tutto e da tutti, così diceva la gente di Maywood. Sorgeva in una piccola valletta erbosa, e a guardarla sembrava che fosse spuntata fuori dal nulla come un gigantesco fungo marrone, invece di essere costruita come tutte le altre case”.

Ci si arrivava percorrendo un lungo sentiero verde, e un cerchio di giovani betulle, che le crescevano intorno, la nascondeva quasi del tutto alla vista. Non si scorgevano altre case nei paraggi, sebbene il paesino di Maywood fosse abbastanza vicino, sull’altro versante della collina. Però la piccola Emily, dieci anni, dai grandi occhi grigio-viola con le loro lunghe ciglia, che vi risiedeva insieme al padre Douglas, non aveva idea di cosa fosse la solitudine. Infatti, dal suo punto di vista la compagnia non le mancava. C’erano papà, i due gatti Mike e Sal Facciatosta. La Donna del Vento veniva spesso da quelle parti, e c’erano gli alberi: Adamo ed Eva, il Pino Gallo, e le graziose dame betulle. Emily sentiva con tutta se stessa che la vita era colma di splendida e misteriosa bellezza.

Era una pigra e fredda giornata di inizio maggio, fin dal mattino il cielo aveva minacciato una pioggia che non era mai arrivata. Douglas era rimasto sulla poltrona del salotto per tutto il giorno tossendo moltissimo quasi senza rivolgere la parola a Emily, fatto molto strano per lui. Per la maggior parte del tempo se n’era stato lì con le mani dietro la testa e i grandi occhi blu scuro, un po’ infossati, che scrutavano sognanti e vacui il cielo nuvoloso tra i rami dei due grandi abeti del giardino, Adamo ed Eva. Purtroppo il magico microcosmo “del mio piccolo elfo”, come lo chiamava teneramente il babbo, stava per terminare. Douglas sarebbe scomparso da qui a due settimane a causa della tubercolosi ed Emily, già orfana di mamma Juliet, sarebbe stata accolta dalle sorelle della madre: la sprezzante zia Elisabeth Murray e l’affettuosa zia Laura Murray, nella fattoria chiamata New Moon.

Il personaggio della sensibile Emily è quello della maturità dell’autrice, a lei più affine, su cui riversare la sua personalità e il carattere. Infatti, la prolifica Montgomery aveva scritto che la trilogia di Emily era la sua preferita, tra le sue opere. Come Anna dai capelli rossi anche Emily of New Moon si svolge nella Prince Edward’s Island, idilliaca isola situata nel Golfo di San Lorenzo, a nord della Nuova Scozia (Canada), dove la scrittrice era nata e aveva trascorso una buona parte della sua esistenza. Qui aveva imparato ad amare la natura che si manifestava in tutto il suo splendore. Inoltre Montgomery, rimasta orfana di madre in tenera età, era stata affidata dal padre ai nonni materni. La caparbia e intelligente bambina, che nei tre volumi vedremo crescere e diventare adulta realizzando il sogno di diventare scrittrice, incanta con la sua dolcezza e simpatia.
Un testo considerato il vero capolavoro dell’autrice, da condividere tra lettori giovani e adulti, ricco di sentimento ed emozioni, in cui una tenera e a volte divertente bimba insegna che di fronte alle avversità non bisogna mai arrendersi.

“Devi vivere, perché hai molto da fare in questo mondo, ne sono sicuro. Hai il mio dono, ma hai anche qualcos’altro, qualcosa che io non ho mai avuto”.