Con l’arte e con l’inganno di Valeria Corciolani

Valeria Corciolani nel libro intitolato Con l’arte e con l’inganno (Rizzoli, 2021) presenta al suo pubblico di affezionati lettori un nuovo personaggio: Edna Silvera, o meglio, “storica dell’arte e detective per caso”.
Chi è costei realmente?

“La Silvera è una che invece di arte se ne intende eccome, e che potrebbe esserci invischiata dentro molto più di quello che vuol far apparire. […] A quanto pare la dottoressa Silvera, classe 1964 portata peraltro egregiamente, da circa un anno ha abbandonato le cattedre di Storia delle Tecniche artistiche e del restauro e Antropologia dei beni culturali, per non meglio specificate “divergenze di opinioni”.

In realtà è una donna che vorrebbe starsene tranquilla a casa con il suo gatto, a curare i propri interessi. Ma non può. La madre anziana la fa letteralmente impazzire, e prende a bottigliate , leggere per carità, la badante (l’ennesima!) in fuga, e lei deve trovare un rimedio veloce. Cionostante Edna rimane:

“una restauratrice e una storica dell’arte molto stimata che da vent’anni insegna alternandosi tra l’University College di Londra e la Facoltà di Beni culturali di Genova, che fa fotografie bellissime e che a quanto pare si sta preparando a partecipare a una festa quantomeno interessante.”

Neppure l’Università le dà pace, e dopo aver insultato un collega, dandogli “del coglione maschilista”, è costretta ad abbandonare la sua amata villetta a Chiavari per andare a Siestri a seguire una conferenza. Ma durante il cammino verso l’entroterra ligure subisce diverse peripezie ed è costretta a chiedere aiuto nella prima bottega che trova aperta. Guarda caso è quella di un antiquario, che Edna, però, trova morto con i pantaloni calati. Cosa è accaduto? Chi ha voluto questa tragica morte? Non basta, Edna si accorge immediatamente di una strana tavola di legno o meglio:

“Un dipinto su tavola. […] È proprio come pensavo, ci sono quei mantelli scuri che non si accordano a tutto il resto. La pennellata è rigida, poco curata e poi non hanno alcun elemento iconografico che li riconduca a un determinato ordine monastico, senza contare poi il colore in sé.”

Da questo momento in poi un mistero senza fine. Ma la simpatica Edna riuscirà a venirne a capo?

Con l’arte e con l’inganno è un giallo classico, il cui tratto distintivo è sicuramente l’ironia che pervade tutto il romanzo. Un’indagine svolta da un’investigatrice d’eccezione, una storica dell’arte, non dai soliti professionisti, che brilla per arguzia e perizia narrativa. Una lettura estiva, per sorridere un po’, dedicata, perché no, anche agli amanti e agli storici dell’arte, condotta con perfetta precisione e sagacia.