

Ciao amici ciao. Liti, vendette, rancori e riappacificazioni nella musica pop
- Autore: Maurizio Targa
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
Vabbè che le band si dividono (come piagnucolava Luca Carboni) ma c’è modo e modo di farlo: il glamour non è mai acqua, compreso quando si affilano unghie e coltelli per questioni di donne, prime pagine, royalties, copyright. I motivi di sempre, a ben guardare, ma se sei dentro all’Eldorado della musica pop, i conti con la Storia prima o poi ti tocca farli, fosse anche soltanto con quella del gossip. A mo’ di propedeutica non c’è da scomodare per forza le leggende – i Beatles che mandano tutto all’aria per via di Yoko Ono, i Pink Floyd che silurano Syd Barrett causa follia -, possibile limitarsi a esempi più terra-terra (si fa per dire): i Blondie che alla lunga non reggono alla bellezza platinata di Debbie Harry, le guerre stellari per futili motivi delle Spice Girls, le scazzottate stile far west dei fratelli Gallagher, croce e delizia degli Oasis. Insomma: quando le sette note lasciano il posto a livore, parolacce e/o carta bollata non ce n’è per nessuno e tutto il mondo è paese, la differenza è data, semmai, dall’air play sui giornali. Una cosa è se Albano accusa di plagio niente meno che Michael Jackson e Biagio Antonacci se la vede con Madonna per via di un video, un’altra è stare appresso alle lotte intestine al clan Celentano o alle tirate del "reuccio" Claudio Villa contro il resto del mondo.
A chi nutrisse interessi voyeuristici - o soltanto di antropologia di costume - verso un simile dark side of the music raccomando caldamente questo “Ciao amici ciao. Liti, vendette, rancori e riappacificazioni nella musica pop”, apodittico e divertito excursus di querelle pop di Maurizio Targa (Stampa Alternativa, 2013). Come recita il sottotitolo dentro potete trovarci tutto – ma proprio tutto – ciò che c’è da sapere su trame segrete e colpi bassi consumati all’ombra del pop: di come - per insistere con gli esempi -
- Robbie Williams venne esiliato dai Take That perché “drogato e immorale”
- Marina Occhiena esiliata dai “primi” Ricchi e Poveri in quanto “ruba-mariti”,
- del botta&risposta al curaro rock tra Vasco Rossi e Luciano Ligabue,
- della rottura “storica” di Peter Gabriel con i mitici Genesis.
Potrei menarla ancora per le lunghe perché l’autore illustra e approfondisce (curricula musicali compresi) per oltre duecento pagine, e a nessuno, peraltro, venga in mente trattarsi di un gossip-book fine a se stesso: l’approccio di Targa è puntuale, ironico, godibilissimo, consolidazione stilistica in chiave semiseria del precedente “L’importante è proibire” (Stampa alternativa, 2011), catalogo ragionato di vecchi e nuovi mostri della musica leggera planetaria. I cantautori, dite? Quando c’è da tirare fendenti - alla maniera di Joni Mitchell e Bob Dylan - non scherzano neppure loro, ma le ragioni sono più ideologiche e l’aplomb di gran lunga superiore. Al massimo qualche botta e risposta dentro a frasi di canzoni, come per gli amici-nemici Venditti e De Gregori del post “Theorius Campus” che fu.

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