Caterina Parr. L’ultima moglie
- Autore: Alison Weir
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2022
Caterina Parr. L’ultima moglie (Superbeat 2022, titolo originale Katheryn Parr. The Sixth Wife, traduzione di Chiara Brovelli) di Alison Weir è il sesto capitolo dell’acclamata saga “Le sei regine Tudor”, dopo “Caterina D’Aragona” (Superbeat 2019), “Anna Bolena. L’ossessione del Re” (Superbeat 2019), “Jane Seymour. La regina più amata” (Superbeat 2020), “Anna di Kleve. La Regina dei segreti” (Superbeat 2021) e “Caterina Howard. La Regina scandalosa” (Superbeat 2022).
Il romanzo racconta la storia di Catherine Parr (Blackfriars, 1512 – Castello di Sudeley, 5 settembre 1548), regina consorte d’Inghilterra e Irlanda, dal 1543 al 1547, come sesta e ultima moglie di Enrico VIII Tudor.
“È stato per me un enorme piacere scrivere la serie delle Sei Regine Tudor, e mi rattrista pensare che sia ormai conclusa”
confessa l’autrice nelle ultime pagine del romanzo.
Anche i lettori saranno certamente addolorati che questa saga molto ben scritta, che ci ha condotto nell’Inghilterra del XVI Secolo, alla corte di un re, Enrico VIII, tanto capriccioso, quanto spietato, sia conclusa. Egoista come solo gli uomini potenti e protervi sanno essere, Enrico VIII Tudor, nella sua vita ha sempre ottenuto quello che ha desiderato, soprattutto in campo sentimentale. Ha dovuto sposare la spagnola Caterina d’Aragona, giovane vedova di suo fratello Arturo, che gli ha dato la figlia Maria ma non l’ha mai amata, e ciò deve averlo compreso quando il suo sguardo rapace si è soffermato e posato su Anna Bolena, dama di compagnia di sua moglie. La storia ci racconta, e la Weir l’ha raccontato benissimo nel romanzo dedicato ad Anna, che la Bolena per Enrico era diventata una vera e propria ossessione. E su questa ossessione Anna si è giocata tutto, fino a perderci letteralmente la testa, inconsapevolmente vendicandosi, perché Elisabetta I, una magnifica Regina con la R maiuscola, era sua figlia. Dopo è stata la volta di Jane Seymour, che ha donato al Re il tanto sospirato erede, Edoardo, ma è morta di febbre puerperale. Enrico, felice per la nascita del figlio maschio e anche addolorato per la dipartita della consorte si è consolato sposando Anna di Clèves, ma l’unione non è stata felice fin dall’inizio, ha ordinato l’annullamento delle nozze e Anna si è eclissata velocemente. Del resto Enrico era già invaghito della damigella d’onore di sua moglie, Caterina Howard, giovane ma dal comportamento scandaloso, cugina prima di Anna Bolena, con la quale ha diviso la stessa triste e orrida sorte: il patibolo.
Veniamo dunque a Caterina Parr, l’ultima regina che sopravvive al rapace Enrico VIII, la cui esistenza, prima di divenire regina, non era stata facile. Orfana del padre Sir Thomas Parr a soli cinque anni, Caterina ha il destino segnato: alla madre Maud Green non resta altro che procurare una buona sistemazione matrimoniale ai figli. Caterina sposa a 16 anni Edward Burgh di Gainsborough che però muore presto. Il secondo marito di Caterina è Lord Latimer, di circa vent’anni più grande di lei. Quando Lord Latimer muore, lascia alla moglie una ricca eredità. A corte Caterina viene notata da Enrico VIII, fresco “vedovo” di una fedifraga moglie, ma il cuore di Caterina per la prima volta è pieno di amore. Il prescelto è l’affascinante Thomas Seymour, tanto bello quanto ambizioso, ma Caterina si trova obbligata ad accettare la proposta di matrimonio di Enrico. Il matrimonio avviene il 12 luglio 1543 nel Palazzo di Hampton Court. La felicità con Seymour deve attendere.
“Quante altre mogli avrà il re?”.
Ancora una volta l’autrice coglie la personalità e l’anima di una donna intelligente ed empatica, che diventò regina per dovere, tradita anche lei, come le regine precedenti, da una infausta sorte.
“Addio, venerata regina”.
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