Canzoniere per Noi
- Autore: Stefania Romito e Arjan Kallço
- Categoria: Poesia
- Anno di pubblicazione: 2024
Canzoniere per Noi (Passerino Editore, Gaeta, 2024, pagg. 244) è un’originalissima raccolta di poesie della scrittrice, poetessa, giornalista e divulgatrice culturale Stefania Romito e del poeta, giornalista, traduttore, scrittore e docente di lingua italiana Arjan Kallço. La raccolta ha una doppia versione: una in lingua italiana e poi, facendo ruotare di 360° la copertina, appare quella in lingua albanese, propria del professor Kallço.
Le liriche, sentite e molto profonde, sono scritte contro la guerra e, soprattutto, contro la cultura del disprezzo, a favore della potenza immane dell’amore, quello con la “A” maiuscola, molto caro alla Romito, e quindi la bellezza dell’incontro.
Incisivi i versi come il volo dell’aquila raffigurata in copertina, opera della pittrice, scultrice e docente molisana Ylenia Paladino, che ha curato anche l’introduzione, capaci di imprimere la magia che è propria dell’arte poetica, ma pure energia e di conseguenza una forza senza limite.
Scrive magistralmente la professoressa Paladino nell’introduzione:
[…] Colei che rende plasmabile tale momento (leggi “i rumori dell’anima” n.d.a.) è la scrittrice Stefania Romito, la cui poetica si fonde in maniera suggestiva alle intense liriche del poeta albanese Arjan Kallço. Una scrittura, la loro, in un primo momento esplicitamente intimista che si scopre leggendola. Empatica e matura, sempre. I loro versi incisivi come il volo dell’aquila raffigurata nella mia opera.
L’originalità dell’opera, appunto, è anche, come detto, la lettura in doppia lingua: italiana e albanese, che rappresenta anche una fusione tra le due culture (le tradizioni albanesi sono molto vicine a quelle italiane). È un vero e proprio canto dell’Amore, inteso come un fortino inespugnabile, nelle liriche della Romito, che ne fa l’arma più potente e misteriosa. Anche nei versi del Kallço si possono udire i sospiri di una poesia che penetra le pieghe di un intimo sentire, provare, porre in evidenza.
Bellissima la lirica dedicata a San Giovanni Paolo II, espressione di un amore molto, ma molto grande.
Nel leggere queste liriche mi è tornato alla mente un altro Canzoniere, sicuramente quello del Petrarca. Ma anche il Trattato del Sublime (in greco antico: Περὶ Ὕψους), il quale unitamente alla Poetica di Aristotele rappresenta una delle più importanti opere di estetica dell’antichità. Anonimo l’autore (e per questo indicato come “Anonimo del Sublime”), il trattato è una lunga disamina sul sublime, sul bello, sullo stile retorico, cosiddetto elevato, che ha il fine di coinvolgere il pubblico toccando le corde del sentimento e delle emozioni. E questo è l’Amore.
Canzoniere per Noi sarà presentato il prossimo 3 dicembre a Roma in un pomeriggio di arte, di poesia, di musica e di recitazione.
Concludo con due pensieri tratti, il primo (del Kallço), dalla Nota di lettura alle liriche di Stefania Romito:
L’amore è eterno finché ci sono i sogni che lo perpetuano, finché ci sono due cuori che continueranno a battere in eterno. Altre filosofie non ne esistono e non esisteranno.
L’altro (della Romito), dalla Nota di lettura alle liriche di Arjan Kallço:
Sublimità, visioni, essenze liriche. Questi i sospiri di una poesia che penetra le pieghe di un intimo sentire.
E sognare fa sempre bene!
Questa silloge mi fa anche pensare sicuramente a Dante Alighieri col suo “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Con questo verso, il Poeta Fiorentino racchiude il significato dell’intera opera, di Dio, dell’universo, e soprattutto del fatto che il sentimento di “Ερως” è tutto, è il meccanismo del mondo e quindi della vita.
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