

Agnizione fatale. Un giallo in altomare
- Autore: Livio Frittella
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2025
Agnizione fatale. Un giallo in altomare è il libro che il giornalista Livio Frittella, conduttore Rai e collaboratore di diverse testate, ha da poco pubblicato per la casa editrice LuoghInteriori di Città di Castello. La storia si svolge durante la crociera che parte dai Caraibi, diretta in Europa, sulla lussuosa Ocean Empress, a cui partecipano diversi personaggi, provenienti da diversi paesi, inglesi e italiani soprattutto.
Protagonista e principale voce narrante è Valerio Portenti; il suo cognome non è casuale, infatti l’uomo, in seguito a un grave incidente che sembrava potergli costare la vita, si era risvegliato in possesso di una straordinaria capacità di comprensione della realtà, in grado di risolvere enigmi perché dotato di una capacità di deduzione logica fuori del normale. Al suo fianco una sorta di psicologa, coach direi, Lorenza Valdi, che gli è vicina da tempo, pronta a sostenerlo e a seguirne l’evoluzione psichica, data la singolarità del suo caso. A bordo ci sono molti altri personaggi che, nel procedere del racconto, impareremo a conoscere: un ex commissario, l’investigatore Bannister, la sua compagna Christine e tanti altri comprimari. Il centro del racconto però, poiché si tratta di una crociera letteraria, durante la presentazione di un libro a cui partecipano molti dei crocieristi, è quando avviene qualcosa che capiremo solo nelle ore successive, quando viene trovato morto, nella sua cabina, la 8142, una persona che tutti credevano morta da tempo: si tratta di un assassino seriale, un torturatore, un vendicatore di quelli che lui riteneva delitti gravi, che si era accanito per anni contro le sue vittime e che ora, ricomparso il 31 marzo 1990 a bordo della nave, cambiato nel volto, è palesemente vittima di un delitto. Si tratta del tristemente celebre Aguzzino.
In una sorta di riproposizione del giallo classico alla Agatha Christie, l’autore ci precipita in un labirinto di ipotesi investigative nelle quali è difficile raccapezzarsi, perché continuamente smentite dalla realtà: impossibile sapere di quale veleno sia morto l’assassino, perché il medico di bordo si è appena infortunato cadendo da una scaletta e solo Valerio, che ha studiato chimica, è in grado di riconoscere la sostanza che poterebbe aver ucciso l’uomo misterioso. Frittella si diverte a giocare con le citazioni letterarie, costruendo un romanzo dove si affollano pagine di diario, relazioni di viaggio, videocassette piene di ambigui messaggi, citazioni di romanzi di autori celebri, in una sorta di caleidoscopio, di divertissement in cui la verità sembra sfuggire, e le lingue si mescolano: un po’ di frasi idiomatiche del basic english colloquiale, qualche espressione francese, tedesca, motti latini, e non mancano inserti imprevedibili, come la rievocazione della corsa dei Ceri, festa religiosa tradizionale di Gubbio. La lingua usata da Frittella è molto espressiva, agile, piena com’è di metafore, analogie, paragoni che rimandano a oggetti, un foulard di Hérmes, un celebre quadro di Van Gogh, un vecchio Giallo Mondadori, un’evocativa canzone di Edith Piaf, Cyrano e il suo naso, la mitica Aston Martin, Willy il Coyote... Un repertorio di frasi, modi di dire, ovvietà e citazioni intersecano il racconto, che risulta scoppiettante anche se a volte un po’ troppo denso e frammentato. In soli sei giorni di navigazione il “Capitano Wells”, il comandante di questa insolita crociera, ci riporta a Tenerife, felici di tornare sulla terraferma, non solo noi lettori!

Agnizione fatale. Un giallo in altomare
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