Chi sono i sensitivity readers e perché vorremmo farne a meno
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Una nuova figura professionale ha fatto capolino nel mondo dell’editoria. Si chiamano “sensitivity readers” e sono incaricati di andare a caccia di stereotipi, osservazioni e frasi offensive, sessiste o razziste. La loro autorità tuttavia è messa in discussione e poco gradita dai lettori, scopriamo perché.