Potendo scegliere, avrebbe optato per la pittura. Alberto Moravia non fa mistero di preferirla alla letteratura. Lo ripete spesso. Ma un artista non sceglie il suo linguaggio, piuttosto lo asseconda e lui diventa una delle più grandi voci del ‘900. Eppure con il mondo dell’arte mantiene un rapporto privilegiato per tutta la vita. A quell’amore incondizionato la Galleria civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) di Torino dedica una mostra che sarà visitabile fino al 4 giugno. E per il titolo prende in prestito una frase dello stesso Moravia: Non so perché non ho fatto il pittore.
La mostra su Alberto Moravia, tra quadri e libri
La mostra, accompagnata da un catalogo realizzato da Silvana Editoriale, è a cura di Luca Beatrice ed Elena Loewenthal e rientra nell’ambito del progetto Nato per narrare. Riscoprire Alberto Moravia ideato dalla Fondazione Circolo dei Lettori e realizzato con la GAM e il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia, Bompiani editore e Gallerie d’Italia.
Le forme e i colori che subito coinvolgono: sta tutta lì la supremazia dei pittori sugli scrittori, costretti a una continua battaglia con le parole. Un’immediatezza di linguaggio che suscita invidia in Moravia. Vorrei essere uno di loro, arriva ad ammettere. Ha un certo talento: lo si deduce dai ritratti a penna di cui dissemina appunti e fogli di lavoro. E si circonda di artisti e delle loro opere nella Casa di Roma, oggi Museo. Li frequenta, si fa ritrarre.
leggi anche
Quando Renato Guttuso ritrasse Alberto Moravia
Ne scrive, naturalmente: è autore di una lunga serie di articoli per la Gazzetta del Popolo e il Corriere della Sera. Redige testi per i cataloghi e prefazioni per diversi artisti. Nel romanzo La noia (pubblicato nel 1960 da Bompiani) l’arte entra in maniera prepotente grazie al protagonista, il pittore in crisi Dino e il suo alter ego Balestrieri. Così la mostra torinese ricrea un catalogo ideale degli artisti che stimava e di cui ha raccontato con passione. Ci sono circa 30 opere provenienti dalla Casa Museo Alberto Moravia di Roma, da raccolte private e da un nucleo di dipinti conservati dalla GAM. Celebri gli autori rappresentati, tra cui: Mario Schifano e il doppio ritratto del 1983, Carlo Levi, Gisberto Ceracchini e Antonio Recalcati. Poi Renato Guttuso, Giuseppe Capogrossi, Adriana Pincherle (sorella dello scrittore), Piero Guccione.
L’arte attraverso la letteratura: scritti d’arte per Bompiani
Link affiliato
Il risultato è uno spaccato dell’arte italiana attraverso la letteratura, in una commistione inevitabile e strettissima. Un fermo immagine che rispecchia il gusto e le preferenze dello scrittore e che esula dalle mode o dalle fortune del momento. Ogni quadro è affiancato da frammenti e pensieri di Moravia, in un dialogo ideale con gli autori. I testi, accuratamente selezionati, per lo più provengono dal volume Non so perché non ho fatto il pittore. Scritti d’arte a cura di Alessandra Grandelis per Bompiani nel 2017. Il libro raccoglie le pagine d’arte dal 1934 al 1990: 90 testi che testimoniano un interesse mai sopito negli anni, rappresentato in articoli di giornale, saggi, lettere, interviste.
Il bambino Alberto: la formazione artistica di Moravia raccontata da Dacia Maraini
Link affiliato
Ma c’è un altro volume, perché sempre ai libri si torna, che merita di essere citato. È Il bambino Alberto di Dacia Maraini che con lui condivide un tratto di vita e una lunga intervista pubblicata per Rizzoli nel 2000. È lei a ricostruire il rapporto con le arti visive datandolo già all’infanzia, alla casa dei genitori, al tavolo di lavoro del padre architetto e pittore, ai grandi album fotografici che sfoglia con curiosità. O ai quadri dei Seicento che tappezzano le dimore successive e la residenza estiva di Viareggio. Tappe di una prima educazione artistica respirata in famiglia. Dacia Maraini, commentando il libro, dirà:
Sono contenta di avergli strappato queste memoria che altrimenti sarebbero andate perdute.
Informazioni e orari della mostra a Torino
L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto d’accesso alle collezioni permanenti (intero 10 euro, ridotto 8 euro), sono previste agevolazioni e riduzioni. La GAM è visitabile secondo il seguente orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso.
Per informazioni: www.gamtorino.it.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore”: la mostra a Torino
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Arte, Teatro e Spettacolo News Libri Bompiani Curiosità per amanti dei libri Dacia Maraini Alberto Moravia
Lascia il tuo commento