Dal 4 al 14 agosto 2022 andrà in scena al Globe Theatre di Roma Sogno di una notte di mezza estate (A Midsummer Night’s Dream, Ndr), la commedia scritta da William Shakespeare nel 1595 e considerata uno dei massimi capolavori del drammaturgo inglese.
L’opera di Shakespeare ci trasporta in un’atmosfera fiabesca, onirica, di una notte magica in cui improvvisamente entrano in contatto tra loro tre mondi diversi: la nobiltà del Palazzo, il bosco delle fate e l’universo metaletterario dato dalla tragedia di Piramo e Tisbe allestita dagli artigiani ateniesi. Sogno di una notte di mezza estate fu scritta dal drammaturgo inglese in occasione di un matrimonio e, non a caso, vede come meccanismo narrativo centrale il gioco delle coppie artefatto dal sortilegio magico del folletto Puck.
Dopo il debutto la commedia non venne più rappresentata nella sua versione integrale fino alla metà del XIX secolo. Del 1692 è il riadattamento musicale di Henry Purcell dal titolo The Fairy Queen, una versione diversa dall’originale che vede il personaggio di Bottom nei panni del protagonista. Nel 1840 Sogno di una notte di mezza estate fu consacrata da una rappresentazione al Covent Garden di Londra, voluta da Madame Vestris che si mise in gioco in prima persona interpretando il folletto Oberon, re del bosco delle fate. Dopo il successo dell’adattamento di Vestris il mondo del teatro iniziò a considerare la commedia shakesperiana portandola di nuovo sui palcoscenici di tutto il mondo. Fu l’inizio di un successo che perdura ancora oggi. Lo scenario fiabesco e i numerosi e originali personaggi garantirono la fama dell’opera, che nel 1841 fu addirittura musicata dal compositore tedesco Felix Mendelssohn.
Nel 1999 dalla commedia shakesperiana fu anche tratto un film omonimo per la regia di Michael Hoffman che vedeva Michelle Pfeiffer nei panni della regina Titania, Sophie Marceau nel ruolo di Ippolita e Christian Bale nei panni di Demetrio.
Ancora oggi Sogno di una notte di mezza estate è una delle commedie più rappresentate sui palcoscenici mondiali.
Vediamo ora più nel dettaglio la trama di Sogno di una notte di mezza estate, le tematiche e l’analisi dell’opera avendo cura di citare tutti i personaggi e i loro rispettivi ruoli nella vicenda.
Sogno di una notte di mezza estate: riassunto e trama
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Tutto ha inizio con i preparativi per il matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni. La cerimonia durerà quattro lunghi giorni. In vista dei festeggiamenti arriva a palazzo Egeo con la figlia Ermia e i due giovani pretendenti della mano di lei, Demetrio e Lisandro.
Secondo il proposito di Egeo, Ermia dovrebbe sposare Demetrio, ma la giovane è innamorata di Lisandro e non ha intenzione di piegarsi al volere del padre.
Egeo minaccia quindi la figlia e le lancia un ultimatum: ha tempo fino alla data del matrimonio per acconsentire all’unione con Demetrio. Qualora la scelta fosse no, verrà spedita in convento, se non addirittura uccisa.
La giovane non si dà per vinta e organizza una fuga con Lisandro. I due amanti decidono di sposarsi il giorno successivo a casa dello zio di quest’ultimo.
Ermia confessa all’amica Elena, ex amante di Demetrio, le sue intenzioni. La giovane, sperando così di riconquistare l’amato, decide di svelare a Demetrio il piano clandestino di Ermia.
Una volta appresa la notizia Demetrio decide di seguire Ermia e Lisandro nei boschi, venendo a sua volta seguito dall’innamorata Elena. Non si tratta tuttavia di un bosco qualunque, ma di un bosco incantato. Qui infatti troviamo molti altri personaggi, le fate e il re e la regina Oberon e Titania, arrivati dall’India per benedire il matrimonio di Teseo e Ippolita.
Nel bosco, in mezzo a fate e folletti, ci sono anche degli artigiani ateniesi, guidati dal loro capo Bottom, che stanno provando una commedia da rappresentare durante i festeggiamenti per il matrimonio. Si tratta della vicenda di Priamo e Tisbe, tratta dalle Metamorfosi di Ovidio. Le storie degli umani e degli Dei iniziano così a fondersi silenziosamente nella surreale atmosfera del bosco.
Oberon e Titania discutono su quale sarà il destino del principe indiano affidato alle cure di Titania: lui vorrebbe renderlo cavaliere, ma lei si oppone a questa scelta. Per dispetto il re decide quindi di mandare il suo servitore, il folletto Puck, a raccogliere un fiore magico il cui succo, se applicato sulle palpebre di una persona che dorme, può farla innamorare della prima persona che vedrà al suo risveglio. L’intenzione di Oberon è quella di utilizzare la pozione su Titania tuttavia, dopo aver visto il giovane Demetrio rispondere con cattiveria ad Elena, chiede al folletto di metterne un po’ anche sulle palpebre di lui.
Puck, però, commette un errore nella sua impresa: incontrando Lisandro ed Ermia li scambia per l’altra coppia e applica quindi la pozione sugli occhi di Lisandro. Al suo risveglio Lisandro si innamora perdutamente di Elena e abbandona Ermia. Puck, cercando di rimediare, riesce solo a far innamorare Elena di Demetrio. Inizia così un folle girotondo causato dalla maldestria di Puck e dal suo fiore incantato: tutto il mondo impazzisce d’amore e gli amanti iniziano a rincorrersi l’uno con l’altro senza soluzione.
Ermia, vedendosi sottratti entrambi i pretendenti, si ingelosisce e sfida Elena a battersi con lei. Anche Lisandro e Demetrio lottano tra di loro. Puck interviene a sua volta confondendo tutti con l’imitazione delle loro voci, col risultato che i ragazzi si perdono nel bosco. La regina Titania, vittima del sortilegio del fiore, si sveglia e la prima persona che vede è Bottom, un artigiano ateniese la cui testa è diventata quella di un asino per opera di Puck e se ne innamora perdutamente.
Oberon si rende conto degli errori di Puck e ordina al suo servo si rimediare immediatamente ai guai commessi tra gli amanti. Il folletto cala quindi sui ragazzi una nebbia fitta che li addormenta e, attraverso una nuova pozione, compie la contro-magia. Anche Oberon nel frattempo ritrova Titania e la libera dal sortilegio.
Dopo tutte queste peripezie tutto torna finalmente alla normalità: Oberon può nominare il giovane indiano cavaliere, Lisandro si innamora nuovamente di Ermia, Bottom torna ad avere la testa di un uomo e non quella di un asino.
Nel frattempo Teseo e Ippolita scoprono tutti gli amanti nel bosco e li riportano ad Atene per celebrare il matrimonio. Egeo, dopo aver cercato la figlia per tutta la notte invano, decide di acconsentire all’unione tra lei e Lisandro dato che Demetrio è innamorato della giovane Elena. Tutti i matrimoni saranno celebrati a Palazzo insieme a quello di Teseo e Ippolita,
Nei festeggiamenti finali si assiste alla commedia di Bottom e degli artigiani ateniesi, una versione della storia di Piramo e Tisbe, rivista in chiave comica. Terminata la commedia i giovani sposi vengono benedetti da Oberon e Titania che, dopo aver lanciato polvere di fata sul palazzo addormentato, tornano nel loro regno.
Sul palco rimane infine solo il folletto Puck a informare il pubblico che tutto ciò che ha visto è stato solo un bellissimo sogno.
Sogno di una notte di mezza estate: analisi
La commedia Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare ruota attorno a due principali tematiche: sogno e magia. La magia, intesa come Shakespeare la esprime, altro non è che l’amore che risolve tutto.
Il succo del fiore magico è ciò che simboleggia quell’amore, che agisce sugli occhi, proprio la parte del corpo con la quale ci si innamora la prima volta vedendo l’oggetto del proprio sentimento.
L’espediente del liquido fatato del fiore ci fa capire come l’innamoramento nasconda in realtà le vere qualità della persona amata, per poi rivelarle una volta svanito l’incantesimo.
La magia, ovvero l’amore, sembra creare solo guai nel corso della commedia, ma è proprio grazie ad essa che alla fine tutto si risolve nel migliore dei modi.
La seconda tematica attorno alla quale si sviluppa Sogno di una notte di mezza estate è, appunto, il sogno. Questa parola non caratterizza solo il titolo ma viene detta più e più volte nel corso dello spettacolo per dare una spiegazione a quegli avvenimenti che non avrebbero senso nel loro svolgimento. L’atmosfera si mantiene onirica nel corso di tutto il racconto favorita dalla presenza della magia e di personaggi fatati e dalla suggestiva ambientazione dei boschi. Lontani dal palazzo e dalle convenzioni sociali che esso comporta tutti i protagonisti sembrano rivelare il proprio vero sé come in una selvaggia liberazione degli istinti. La foresta rappresenta in luogo in cui ogni logica è sospesa, in esso regna una magia misteriosa che prelude al cambiamento.
Lo stile e il linguaggio di Sogno di una notte di mezza estate non fanno altro che contribuire ancora di più a creare l’atmosfera sognante ed eterea voluta da Shakespeare. Ci sono moltissimi parallelismi, giochi di parole, illusioni classiche e l’abilità del drammaturgo inglese risiede proprio lì, nella capacità di intrecciare tra loro mondi diversi con linguaggi diversi. C’è il dialogo degli amanti, che si esprimono tra loro parlando con versi d’amore, quello delle fate, che utilizzano filastrocche e formule magiche, e infine quello degli artigiani ateniesi, che utilizzano un linguaggio parodico.
Merita infine un cenno il riferimento all’opera di Ovidio, tratta dalle Metamorfosi, la storia di Piramo e Tisbe che si interseca come chiave di lettura meta-letteraria alla vicenda principale. La ripresa del mito vuole essere un omaggio al poeta latino e alla sua fama. La favola ovidiana è pienamente rispettata nello svolgimento, anche se la messa in scena, dato il contesto della commedia in cui è inserita, è giocosa e piena ironia: viene data parola ad oggetti e animali come il muro e il leone, mentre i due protagonisti interloquiscono tra loro in modo esageratamente drammatico e con espressioni affettate. Si possono ravvisare tuttavia dei parallelismi tra l’amore dei due giovani babilonesi Piramo e Tisbe, contrastato dai parenti, e quello ostacolato di Ermia e Lisandro che a loro volta organizzano una fuga d’amore. Shakespeare decide di tingere l’intera vicenda di una nota parodica poiché nell’ambito di una commedia il lieto fine è d’obbligo. La tragica storia di Piramo e Tisbe sarà probabilmente utile come spunto per il dramma di Romeo e Giulietta.
Sogno di una notte di mezza estate: personaggi
Vediamo ora i personaggi principali di Sogno di una notte di mezza estate:
- Ermia: giovane adolescente attraverso la quale l’autore ci mostra tutte le debolezze e gli slanci tipici di quell’età. La giovane, nonostante i rischi che corre andando contro la volontà paterna, sceglie di seguire il suo cuore e di amare Lisandro, legandosi a lui in matrimonio. La ragazza incarna alcuni complessi che possiamo ravvisare ancora oggi nelle giovani adolescenti. Detesta avere la pelle scura, considerata inferiore alla nobile carnagione chiara, e si pone il problema della sua bassa statura. Infatti, nonostante Ermia sia molto mite e serena Elena riesce a farle perdere la pazienza proprio alludendo alla sua statura. La modernità di questi battibecchi ci riporta alla mente quanto l’aspetto e determinate caratteristiche fisiche siano ancora considerati fondamentali nell’ambito dell’amore e della desiderabilità.
- Egeo: è il padre di Ermia e colui che si oppone al suo matrimonio con Lisandro.
- Elena: la giovane vive il rifiuto di Demetrio come un’ossessione e rappresenta quelli che sono i capricci dell’amore portati all’eccesso. Elena sa che, inseguendo Demetrio, si rende ridicola, considerato che lui la insulta ogni qual volta la vede, ma non può fare a meno di smettere. Personifica il detto “l’amore è cieco” e il fatto che, quando si ama, i freni inibitori vengono meno. Proprio in nome dell’amore Elena diventa anche traditrice, rivelando così il segreto della fuga di Ermia e Lisandro a Demetrio. La giovane rappresenta anche la rottura di uno schema, quello che vede l’uomo essere sempre cacciatore della donna, preda; quando Elena insegue Demetrio i ruoli si ribaltano. La giovane incarna quindi la rivalsa delle donne, la sua tenacia alla fine sarà premiata.
- Lisandro: è innamorato di Ermia e, dopo molte peripezie, riuscirà a sposarla.
- Demetrio: è innamorato di Ermia, ma grazie all’intervento magico di Puck sposerà infine Elena da sempre lo ama.
- Puck: folletto servitore del re Oberon, Puck ha capacità magiche straordinarie. Si tratta della raffigurazione dello spirito dei viaggiatori, caro al pubblico del sedicesimo secolo. Oltre al viaggio Puck incarna anche la risata, il divertimento, scherza con gli esseri umani, si prende gioco del loro amore come un novello Cupido. Questo personaggio veicola un messaggio ben preciso: gli spiriti sono attorno a noi, vedono ciò che facciamo e si divertono o soffrono, arrivando anche a ingelosirsi e influenzando spesso i destini umani senza tuttavia poter essere percepiti. Tutti quelli che sono turbati dal mondo degli spiriti pensano che si tratti di visioni nel sonno, di puri sogni. Il tema del sonno e dei sogni si presenta nuovamente attraverso Puck, come se il mondo degli spiriti fosse un’anticipazione di ciò che ci aspetta dopo la vita, un mondo che conviene iniziare ad esplorare il prima possibile.
- Bottom: è indubbiamente la figura più divertente della commedia, si tratta di un uomo buono e colto, anche se presuntuoso, tanto da far arrabbiare Puck, che lo punisce trasformando la sua testa in quella di un asino. Pur rimanendo una figura grottesca, Shakespeare lo rende profondo facendo in modo che sia lui a sottoporre al pubblico interrogativi esistenziali rispetto alla relazione tra immaginazione e realtà.
- Oberon: il re delle fate dimostra di avere una doppia personalità che vuole, da un lato, assicurare il giusto ordine delle vicende amorose, mentre dall’altro mostra la sua prepotenza nei confronti di Titania, la sua regina, solo per ragioni di supremazia del genere maschile su quello femminile.
- Titania: è la regina delle fate, sposa di Oberon. Trae il suo nome dalle Titaniae, le sorelle dei Titani, citate da Ovidio nelle Metamorfosi. Si tratta di una donna caparbia e tenace capace di tenere testa al marito, suo malgrado cadrà poi vittima del sortilegio di Puck.
- Teseo: un altro personaggio doppio, duca di Atene e voce dell’autorità dei mortali, riflesso di ciò che è Oberon tra gli spiriti e i folletti. Incarna la legge di Atene che non ha il potere di cambiare ma solo di far rispettare. Anche l’amore, nella visione di Teseo, deve per forza dipendere dalla legge.
- Ippolita: è la regina delle Amazzoni tratta dalla mitologia greca, sposa di Teseo. Sarà proprio il matrimonio tra i due a dare avvio alla trama di Sogno di una notte di mezza estate.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare: trama, analisi e personaggi
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