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Recensioni di libri

Il giardino dei profumi perduti di Jan Moran

Newton Compton, 2017 - Sullo sfondo di un’Europa sotto l’egemonia nazista, una figura di donna determinata capace di creare fragranze moderne, eleganti e sensuali, domina le coinvolgenti pagine del volume.

Antonella Stoppini
Antonella Stoppini Pubblicato il 27-03-2017

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Il giardino dei profumi perduti

Il giardino dei profumi perduti

  • Autore: Jan Moran
  • Genere: Romanzi e saggi storici
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Casa editrice: Newton Compton
  • Anno di pubblicazione: 2017

Scheda e prezzo libro:

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“Il giardino dei profumi perduti” (Newton Compton, 2017, titolo originale Scent of Triumph: A Novel of Perfume and Passion, traduzione di Elisa Tramontin) è il nuovo romanzo della scrittrice statunitense Jan Moran, laureata presso la Harvard Business School, autrice di numerosi romanzi bestseller.

La ventiseienne ebrea francese Danielle Bretancourt von Hoffman, occhi verde smeraldo e capelli ramati, si trovava a Londra insieme al marito di origine tedesca Max ospite di amici. I due coniugi provenivano da New York, dove Max aveva curato tutti i dettagli dell’imminente trasferimento dell’intera famiglia in America. I von Hoffman possedevano in Polonia una fabbrica di vetro e cristallo, dove nella tenuta di famiglia risiedeva Sofia, la madre di Max, con il piccolo Nicky di sei anni, il figlio di Danielle e Max.
Danielle, incinta di pochi mesi, era molto preoccupata per il suo biondo figlioletto ora che i nazisti avevano invaso la Polonia. Durante la traversata atlantica, il loro lussuoso transatlantico Newell-Grey Explorer, era stato colpito dai temibili U-Boot tedeschi. Marito e moglie erano stati tra i sopravvissuti al naufragio con il loro amico, l’aitante inglese Jonathan Newel Grey, giovane capitano della Marina. Jon e Danielle si erano sentiti da subito reciprocamente attratti e sembravano comunicare su un’esclusiva lunghezza d’onda.
L’Inghilterra aveva da pochi giorni dichiarato guerra alla Germania e Max aveva confessato alla moglie la sua volontà di andare in missione in Germania su richiesta dei Servizi Segreti britannici. Era anche l’occasione per Max per cercare la madre e il suo bambino. Danielle aveva preso la risoluzione di recarsi nella proprietà di famiglia, Bellerose, vicino a Grasse, in Provenza dove la famiglia, profumieri da generazioni, possedeva campi ondeggianti fioriti per il laboratorio della fabbrica di profumeria. I Bretancourt non solo coltivavano e fornivano le materie prime ma creavano anche profumi per clienti privati e stilisti. Danielle che sapeva quanto l’immaginazione fosse importante nel suo mestiere, aveva appreso con abilità l’arte profumiera fino a farsi un certo nome. Ora nel suo laboratorio la giovane donna cercava di distogliere i pensieri dalle costanti preoccupazioni creando un profumo, che aveva chiamato Chimère, lieve come il sole primaverile ed etereo come l’aroma dei fiori d’arancio. La sua creazione l’avrebbe condotta nella golden age californiana di Los Angeles fra dive del cinema e abiti di alta classe. La forza di volontà di Danielle non l’avrebbe mai abbandonata né nella ricerca del suo Nicky né nel costruire il proprio futuro professionale.

“Aveva sempre preferito disegnarsi da sola i vestiti, la riempiva di orgoglio indossare le sue creazioni”.

Sullo sfondo di un’Europa sotto l’egemonia nazista e poi la frenetica e mondana America, una figura di donna determinata capace di creare fragranze moderne, eleganti e sensuali come lei, domina le coinvolgenti pagine del volume. Una narrazione dalla prosa fluida in un’accattivante miscela di resoconto storico, suspense, glamour e romanticismo per la nuova regina del romanzo sentimentale l’americana Jan Moran.

“Il profumo è la mia memoria, la cronaca della mia vita”.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il giardino dei profumi perduti

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