Valerio Altomonte, consulente spirituale di Stefano Frigieri

Prendendo spunto da altri noti indagatori dell’incubo come il celeberrimo Dylan Dog di Tiziano Sclavi o Carnacki di William Hope Hodgson, Stefano Frigieri crea un facsimile, Valerio Altomonte, che, però, al contrario di quelli sopra citati, pur orbitando in tutti gli undici racconti horror-soprannaturali che compongono l’antologia Valerio Altomonte, consulente spirituale (Giovane Holden edizioni, 2020), non è mai il diretto protagonista del racconto. L’abilità di Frigieri è proprio questa: il vero protagonista è il racconto stesso e i suoi personaggi, umani in carne e ossa o eterei ectoplasmi che siano. Valerio riesce a vedere i fantasmi, ci parla, li capisce, ma sono le loro storie a costituire il fulcro del racconto.

Altra cosa lodevole dell’autore è la sua capacità descrittiva, capace di creare veri e propri quadri sia dei personaggi che dell’ambiente, che, personalmente, trovo molto similare agli affreschi di Parigi dei Maigret del buon Simenon.
Infine colpisce la varietà delle storie, mai scontate o banali: l’insanabile conflitto tra marito e moglie che perdura anche dopo la morte, il dramma esistenziale di un’infermiera frustrata, la persecuzione di uno spirito che si aggira sul web, i deleteri effetti di una strana dieta, la terribile maledizione di una moglie abbandonata, i misteriosi poteri di un antico talismano, tanto per fare qualche esempio.

Insomma, se siete amanti del classico horror vecchia maniera, quello fatto per intenderci di corpi squartati, fiumi di sangue, mostri dai tratti orripilanti o spettri che compaiono all’improvviso dal buio, allora lasciate perdere. Se per contro volete leggere storie popolate da creature soprannaturali che però, alla fine, vi fanno riflettere, allora questa antologia non vi deluderà di certo. Inoltre il libro è ben scritto e editato e la lettura è scorrevole e piacevole. Auguro a questo autore esordiente di continuare così. E se ci riuscirà continuerò a leggerlo volentieri. Bravo Stefano.