Una felicità semplice
- Autore: Sara Rattaro
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Un giorno come tanti, Cristina, una donna alla soglia dei cinquant’anni, entra in un negozio sotto casa per fare la spesa. Dopo pochi minuti, un uomo la afferra alle spalle e le punta qualcosa alla schiena. Così ha inizio Una felicità semplice (2021, Sperling & Kupfer) della scrittrice Sara Rattaro, già conosciuta per i suoi romanzi ricchi di sensibilità, autrice affermata e vincitrice di numerosi premi tra cui il Bancarella nel 2015 e il Rapallo Carige nel 2016. Una rapina è sicuramente una situazione scioccante e quel che succede nei momenti più intensi e imprevisti della propria vita, quelli in cui l’adrenalina va a mille, intimamente segna, come descrive sapientemente l’autrice:
“Si dice che gli unici momenti autentici della vita riguardino la vita e la morte. Quando nasce un figlio o muore una persona che amiamo, l’essenza della vita emerge, galleggia in superficie come schiuma. È un attimo di estasi, come se il vento smettesse di soffiare, il sole di splendere e il mare di arrestare il suo moto. Si forma un’impercettibile crepa che ti permette di intravedere cosa c’è sotto”.
Così è anche per la protagonista che percepisce tanto del suo passato e del presente e si ritrova a ripensare a essi con una consapevolezza nuova. Sara Rattaro delinea la situazione della protagonista attraverso due differenti piani narrativi: uno riferito al passato e all’amato marito di Cristina, Andrea, una al presente e a una nuova situazione.
Cristina rivede se stessa ed è ben conscia di aver, assai giovane, toccato il cielo con un dito: Andrea era stato per quasi tre decenni il motore che aveva fatto battere e palpitare il suo cuore. Andrea, professore di fisica, l’aveva colpita fin dal primo incontro e aveva donato a Cristina quella serenità che lei aveva perso con la malattia e la morte del padre. Andrea, una mente brillante, laurea alla Normale di Pisa, fa vivere alla giovane protagonista, nel giro di pochi giorni, batticuori ed emozioni. Il loro sentimento si rafforza e si tramuta presto in amore: non si poteva mettere freno ai sogni che prepotentemente volevano diventare realtà. La coppia si promette amore eterno e si avvia verso una vita fatta di gioia e soddisfazioni. A volte, già nelle prime espressioni di Andrea, si leggono quasi segni premonitori di quel che sarà la vicenda:
“Secondo una teoria, l’universo è così grande che ogni cosa che accade, accade continuamente”.
Ecco quindi, come nel più bello dei sogni, si forma e si allarga la famiglia di Cristina e Andrea: nasce Sofia, la realizzazione, la dimostrazione del profondo amore che l’uno porta all’altra. Ora Cristina però è sola; divide le sue giornate tra insegnamento e contatti telefonici con la figlia ormai ventiduenne che ha deciso di dedicarsi agli studi di fisica come il padre. Tra le emozioni di un tempo e la quotidianità non felice del presente c’è molta differenza, ma la protagonista, sebbene conscia di non essere serena, nulla vuole cambiare. Però, come nelle parole di Andrea, tutto succede “continuamente”, spesso casualmente, ma comunque accade.
Mentre meno se lo aspetta, Cristina conosce Claudio, suo vicino di casa. Non c’è spazio per molte confidenze da parte di una giovane vedova inconsolabile, ma c’è comunque la possibilità dell’instaurarsi di abitudini piacevoli come colazioni e pranzi condivisi in terrazzi attigui. Nasce la confidenza e da lì la vita riprende a scorrere: seppur lentamente, Cristina accetta qualche novità e guarda al passato e al presente con maggior consapevolezza. La vita ripropone incontri e occasioni, ma tra Andrea e Claudio c’è un abisso: il primo, fisico, è dotato di una vivissima intelligenza, di carattere lineare e pragmatico, il secondo “gioca” con gli oggetti: è un prestigiatore capace di far apparire quasi dal nulla un asso di cuori.
Piano piano avverrà anche la magia nell’animo della protagonista, anche se Claudio dovrà usare con lei tutta la delicatezza che gli è tipica nel creare “magie”. Non si tratta di inganni, bensì di piccoli trucchi che fanno all’improvviso apparire qualcosa di bello e di inaspettato. Di questo ha bisogno Cristina, piegata dagli anni di una malattia irreversibile di Andrea. Il finale è positivo e va a congiungere Andrea a Claudio e alla giovane Sofia, che cerca ancora propria strada. Il suo papà era stato lungimirante e sapeva che ognuno, nella propria unicità, avrebbe seguito un personale cammino, perché la via della felicità non è la stessa per padri e figli e, comunque, parte dalla generosità di chi ci ama e che sa rinunciare un po’ a se stesso.
Una felicità semplice è il condensato di tutto quello che c’è in questa storia: si può toccare il cielo con un dito sia con un rapporto quasi esclusivo, unico, sia con una persona più alla mano.
“Semplice”, riferito alla felicità pare quasi una contraddizione: è arduo raggiungerla eppure spesso è lì, a portata di mano. Questo ci dice Sara Rattaro con il suo romanzo, questo piacevolmente e con emozione scopriranno i lettori pagina dopo pagina.
Una felicità semplice
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una felicità semplice
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