Tutta colpa di Chopin
- Autore: Cristina Aicardi, Ferdinando Pastori
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Laurana
- Anno di pubblicazione: 2024
Dopo il successo di Dolce da morire (Laurana, 2023), torna la coppia di scrittori formata da Cristina Aicardi, caporedattrice del web magazine “MilanoNera”, e Ferdinando Pastori, un autore con all’attivo diverse pubblicazioni tra romanzi e racconti. Una sinergia rodata, la loro, che cavalca l’onda del cosiddetto cosy crime, ovvero quel genere di giallo in cui vi è sempre una parte delittuosa, che segue l’intreccio di un’indagine, ma con ampio spazio aperto alle faccende personali, dove l’ironia regna sovrana e si strappa al lettore più di qualche risata.
Un genere apprezzato, che permette di fruire di una lettura leggera, appassionante ma divertente, in contrasto coi tempi bui che ci si trova a vivere e concede di evadere, fosse anche per il tempo breve di gustare un romanzo.
Ebbene, dopo avere chiesto l’aiuto dell’investigatore privato Franco Reali per smascherare il dubbio corteggiatore della nipote Olivia, cosa che è avvenuta nel primo libro, ecco nuovamente Olga Cazzaniga Peroni alle prese con una vicissitudine personale, pretesto ideale per contattare il suo “salvatore”.
Un furto avvenuto nella villa di un’amica della sorella Ottavia fa sì che Olga si rivolga nuovamente a Reali, affinché lui aiuti la proprietaria Emma a recuperare alcuni oggetti cari che le sono stati sottratti, fra cui un carillon con la musica di Chopin, da cui deriva il titolo del romanzo.
Le indagini svolte insieme a Olga hanno sempre un tocco rocambolesco, poiché la quasi cinquantenne, diversamente magra e bionda tinta, utilizza l’ironia per interagire col prossimo, ma soprattutto è imprevedibile e pasticciona. Se ne frega dell’etichetta, mangia dolci a propulsione e niente la inibisce, eccetto forse che non regge l’alcool e s’impaurisce quando le puntano addosso una pistola.
Seppure a suo modo, però, riesce sempre a dare un apporto decisivo alle indagini, grazie a un intuito arguto, per buona pace di Reali, che la evita come si farebbe con un uragano, anche se in un certo qual senso ne è affascinato.
La storia è condita da tutta una serie di personaggi molto ben caratterizzati, che contribuiscono a far apprezzare quella che ormai è divenuta una serie. Tra tutti, spicca “il Nero”, quale amico e braccio destro di Reali, che a Olga chiede addirittura un appuntamento. E la Frau, la madre di Olga, dalla battuta sarcastica sempre pronta e appassionata di enigmistica. In apparenza, almeno. Perché nella realtà, i cruciverba dell’ottantenne matriarca li risolve sempre sua figlia.
Una famiglia, quella di Olga, tutta al femminile, dove ci sono tre sorelle e una nipote che hanno nomi che iniziano con la lettera “O”, una particolarità in precedenza esclusiva solo di Orietta Berti.
Non bastasse c’è anche il gatto Oscar, specialista in pisolini, ma questa è un’altra storia.
Tutta colpa di Chopin (Laurana, febbraio 2024) è un romanzo consigliato a chi si vuole divertire, perché di momenti esilaranti questa storia è intrisa.
L’indagine c’è, il colpo di scena anche, ma largo spazio viene lasciato proprio alla risata. Che dire, ancora? Che i personaggi creano dipendenza, e infatti non si vede l’ora che tornino per avere la conferma di un prosieguo fino ad ora solo annunciato.
Ci sarà un terzo episodio? Le premesse ci sono, le promesse anche.
Non resta che incrociare le dita e aspettare.
Tutta colpa di Chopin
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Un libro perfetto per...
per chi ama i gialli, ma non rinuncia all’ironia e alla sana risata.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tutta colpa di Chopin
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