

Straniero in terra straniera
- Autore: Robert A. Heinlein
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fanucci
- Anno di pubblicazione: 2025
Straniero in terra straniera (Stranger in a Strange Land) è un romanzo di fantascienza del 1961 di Robert Anson Heinlein (1907-1988), uno degli scrittori tra i più influenti della sua epoca per quanto riguarda questo genere letterario, ripubblicato recentemente da Fanucci (2025, trad. di Marco Pinna).
In un futuro imprecisato dal pianeta Terra parte la navicella spaziale Envoy diretta su Marte, ma poco prima che abbia luogo l’atterraggio i contatti tra la base terrestre e la navicella si interrompono. Di lì a poco scoppia sulla Terra la Terza Guerra Mondiale, evento disastroso che rende impossibile qualsiasi viaggio di soccorso per recuperare l’equipaggio. Venticinque anni dopo, la navicella Champion raggiunge Marte, entra in contatto con i suoi abitanti e scopre che uno dei componenti della Envoy è sopravvissuto al naufragio: si chiama Valentine Michael Smith, è nato a bordo della navicella ed è stato allevato dai marziani. Una situazione senza dubbio insolita, aggravata dal fatto che fino a quel momento Valentine non solo non ha mai visto altri esseri umani, ma soprattutto non ha idea di cosa sia una donna.
I marziani non si oppongono alla richiesta del capitano della Champion, Willern Van Tromp, di portare sulla Terra Valentine, che giunto sul pianeta viene ricoverato al Bethesda Hospital, nella stanza K-12, dove viene assistito solo da personale maschile. Il ragazzo si abitua gradualmente e non senza qualche problema a un ambiente radicalmente diverso da quello dove era vissuto, non solo a causa della maggiore gravità e al differente tipo di cibo ma soprattutto per la mentalità dei suoi abitanti, un’impresa per lui tutt’altro che facile. La sua presenza all’interno della struttura attira l’attenzione dell’infermiera Gillian Boardman, che diventa amica del ragazzo e lo convince a lasciare l’ospedale per sfuggire a una crescente attenzione da parte dell’opinione pubblica e soprattutto da parte del governo, che ha nei suoi confronti degli interessi non molto chiari. Infatti, per un gioco di testamenti incrociati tra i vari componenti della Envoy lui è l’erede di una considerevole fortuna; inoltre, secondo le leggi della Terra, essendo il primo terrestre che ha messo piede sul pianeta, è il padrone di Marte.
Smith diventa una celebrità e, sotto la protezione di Jubal Harshaw, scopre il senso morale degli esseri umani, conosce le religioni e fonda una “Chiesa di tutti i mondi” di ispirazione marziana, che accoglie precetti della Chiesa della Nuova Rivelazione dei Fosteriti – un culto terrestre dai costumi sociali molto liberi – ed elementi dell’esoterismo occidentale. L’operato di Valentine Michael Smith provoca una trasformazione che modificherà per sempre il comportamento gli abitanti della Terra, una rivoluzione di cui lui sarà al tempo stesso agente scatenante e vittima.
Straniero in terra straniera fu scritto come un deliberato tentativo di sfidare le norme sociali, utilizzando il giovane e “vergine” Valentine per mettere a nudo le convenzioni sociali terrestri (in realtà per lo più occidentali) come la religione, il denaro, la monogamia e la paura della morte. Questa rivoluzione, che lo stesso Heinlein spiegò in un’intervista, non aveva come obiettivo quello di imporre soluzioni, piuttosto di stimolare il lettore a pensare con la propria testa, percorrendo nuove e originali strade, dando vita a un cambiamento che si è poi manifestato con la profonda trasformazione dei ruoli sociali e costumi sessuali, avvenuto nel corso degli anni Sessanta e Settanta.
L’opera, pubblicata nel 1961, era una versione ridotta della bozza originale, operazione eseguita dallo stesso autore su richiesta della casa editrice, la quale gli chiese di eliminare alcuni passaggi critici nei confronti delle religione e del sesso, cosa che non impedì al libro di vincere nel 1962 il Premio Hugo come miglior romanzo, di essere la prima opera di fantascienza a entrare nella classifica dei bestseller della “New York Times Book Review” e nel 2012 di venire inserito dalla Biblioteca del Congresso tra i “Libri che hanno plasmato l’America”.
Nel 1991, Virginia, la vedova di Heinlein, fece pubblicare il manoscritto originale privo di tagli, l’opera che la Fanucci ha rieditato nel 2025 in una nuova veste grafica e con un contributo di Kurt Vonnegut, altro grande autore di fantascienza, il quale nella prefazione afferma che:
sebbene la versione restaurata non sia un’opera radicalmente nuova, offre ai lettori la possibilità di osservare l’autore mentre elabora le sue idee in modo più approfondito e sfida le ‘vacche sacre’ della società con entusiasmo e senza censure.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Straniero in terra straniera
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