Storie e amori d’anarchie. Le canzoni e gli avvenimenti che raccontano un’idea di libertà e rivolta. Con CD-Audio
- Autore: Sergio Secondiano Sacchi
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Il termine “medium” ha origine latina, significa “mezzo”. Se si accantona per manifesta implausibilità l’accezione fanta-esoterica (il medium come tramite fra il mondo terreno a quello ultraterreno) la locuzione si declina, per lo più, in ambiti comunicativi, fra i quali la Canzone è un medium di larga presa. Che sperpero comunicativo una canzone mediale di nulla, una canzone vacua come quella contemporanea, riflesso di tempi vacui e privi di contenuto a loro volta. Immaginate Sanremo, uno stadio, o un palasport, all’epoca in cui Sanremo, gli stadi e i palasport erano gremiti di pubblico pagante. E immaginate davanti a un microfono l’ennesimo ectoplasma di cantautore (ormai l’etichetta non si nega a nessuno) o rocker abusivo, o trapperista di turno, immaginatelo salmodiare significanti poveri di significato. Si tratta o no di un’occasione comunicativa gettata al vento? Mica a tutti capita(va) di cantare, di suonare, in qualche caso di parlare davanti a una folla. Sulla scorta di queste premesse vi giro il mio aut-aut: o la canzone è veicolo di significato o è, invece, il più insulso dei medium.
Nessuna delle 21 tracce militanti contenute in cd e approfondite nel saggio Storie e amori d’anarchie di Sergio Secondiano Sacchi (Squilibri, 2021) è purtroppo riferibile all’attualità. Le ballate più fresche risalgono al massimo agli anni Settanta. Che l’anarchia sia morta, insieme alle benemerite idee-prime di Dio e del comunismo? Le voci sparute che sfidano l’attualità gridano nel deserto, discografico e sociale. Anche per ciò, ben vengano volumi di taglio e impronta politica, come questo: un libro temerario in quanto impopolare e divergente. Oltre duecentosettanta pagine di (contro)storia, di amore e rivolta: dall’Ottocento dei proto-movimenti anarchici, agli eserciti animati da furore libertario in lotta contro le dittature, fino più o meno agli anni ferro & fuoco della storia contemporanea, gli anni del lungo Sessantotto e dei cantautori (il Guccini di Dio è morto e della Locomotiva, il De André di Canzone del maggio). L’ennesima comprova che a canzoni (serie) si fan rivoluzioni e anche discorsi di ambito politico-sociale.
L’ideale ribellista funge dunque da filo-rosso del libro e del cd allegato: una traiettoria teorico-politica che taglia i secoli, dipanata per le storie non regimentabili dei suoi principali artefici (tra loro, in uno dei capitoli più densi del volume, anche Giuseppe Pinelli, defenestrato “da un quarto piano in questura” durante un interrogatorio post Piazza Fontana), e - si diceva - per le canzoni di lotta da tutto il mondo, raccolte e spiegate una a una da Secondiano Sacchi (es. la succosa versione trilingue - italiano, catalano, francese - della gucciniana Locomotiva, il rifacimento corale di Here ‘s to you di Joan Baez e Morricone, le ballate di Sacco e Vanzetti e Gorizia tu sei maledetta, la storia vera di La banda à Bonnot, ecc.). Il solido concept-album (gli interpreti sono italiani e stranieri) procede di pari passo alle pagine del libro e ne è, come dire, colonna sonora e puntello ideale insieme.
Come spiega l’autore stesso (pagg. 8-9):
“(…) le pagine raccontano, a volte con dovizia di particolari, le vicende storiche e umane che stanno dietro le canzoni. E soprattutto gli amori per una causa che è al contempo fede assoluta: l’Anarchia. Se ingiustizie e volontà di riscatto spingono alla lotta e all’odio di classe, è solo l’amore per un ideale che permette a tante persone di metter in gioco la propria esistenza, a volte sacrificandola. Ma il modello di Anarchia idealizzato non è mai univoco e cambia a seconda delle diverse situazioni (…) Le ventuno storie che compongono il libro tessono le narrazioni di persone famose e di umili comprimari, ci fanno rivivere l’odissea di Pietro Gori permettendoci, però, di conoscere anche gli anonimi compagni espulsi insieme a lui dalla Confederazione Svizzera. Raccontano la via crucis di Sacco e Vanzetti e il martirio di Giuseppe Pinelli, che mai sarà lecito dimenticare, o l’indomabile volontà di personaggi come Buenaventura Durruti o Joe Hill, entrati di prepotenza nella mitologia rivoluzionaria”.
Agit prot di lungo corso, e attuale direttore artistico del Premio Tenco, Sergio Secondiano Sacchi ci consegna, in ultima analisi, un imprescindibile libro-memento, una duplice partitura - letteraria e musicale - poggiata sul binomio amore & anarchia. Una corale a più voci, animata da un medesimo movente egalitario, da leggere, rileggere, ascoltare e riascoltare. Dimenticavo: si alternano nel testo le tavole impagabili dell’impagabile Sergio Staino, illustratore dolce-amaro dell’impegno politico che c’era e non c’è più.
Storie e amori d'anarchie. Le canzoni e gli avvenimenti che raccontano un'idea di libertà e rivolta. Con CD-Audio
Amazon.it: 22,49 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Storie e amori d’anarchie. Le canzoni e gli avvenimenti che raccontano un’idea di libertà e rivolta. Con CD-Audio
Lascia il tuo commento