Storia universale delle lingue. Dalle origini all’era digitale
- Autore: Harald Haarmann
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Bollati Boringhieri
- Anno di pubblicazione: 2021
Sfogliare Storia universale delle lingue. Dalle origini all’era digitale (Bollati Boringhieri, 2021, trad. di Claudia Acher Marinelli) di Harald Haarmann significa affrontare una sorta di piccola enciclopedia da gustare a tappe. L’autore accompagna il lettore in un arco temporale di diecimila anni, dalle prime vocalizzazioni onomatopeiche dell’uomo primitivo fino alle sfide contemporanee di un pianeta globalizzato, così com’è stato anche approfondito nel saggio Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio di Lorenzo Pinna.
Questo viaggio procede intrecciando cronologia e geografia. Dai graffiti rupestri usati per segnare il tempo agricolo alle prime scritture elaborate, fino alla diffusione dell’alfabeto latino, che è stato progressivamente adottato anche da popoli che volevano semplificare i loro sistemi grafici. Ogni tappa mostra come l’evoluzione linguistica sia sempre stata intrecciata con le migrazioni, i commerci, le innovazioni tecnologiche. Non a caso, Haarmann sottolinea quanto la linguistica oggi faccia una sintesi di archeologia, genetica e geografia.
Oggi nel mondo si parlano circa 6.400 lingue. Ma la cifra nasconde fragilità: molti idiomi sono in via di estinzione, minacciati da fenomeni di omologazione culturale. Al tempo stesso, però, emergono nuove realtà: appena quarant’anni fa, ad esempio, il lussemburghese da dialetto tedesco è stato riconosciuto come lingua a sé stante; inoltre, hanno scoperto nuovi idiomi in regioni remote africane. Segno che la storia delle lingue è un racconto ancora in corso.
Il libro non manca di aprire spunti notevoli: le differenze di fonemi che rendono alcuni suoni difficili da pronunciare per chi non vi è cresciuto, la nascita della linguistica come disciplina autonoma e l’albero genealogico degli idiomi indoeuropei proposto nell’Ottocento da Schleicher, come approfondito da Giorgio Graffi in Breve storia della linguistica.
Suggestivo è vedere come le lingue si siano frammentate in vari dialetti nelle regioni dello stesso paese, con grammatiche simili di base, ma i rispettivi abitanti fanno comunque fatica a capirsi tra di loro. Quindi, la forza di Haarmann sta nel ricordarci che ogni lingua è molto più di un sistema di segni: è lo specchio di rapporti di potere, di incontri tra popoli, di economie che cambiano.
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