

Sonny boy. Un’autobiografia
- Autore: Al Pacino
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2024
C’è una circolarità, in Sonny boy. Un’autobiografia di Al Pacino (La nave di Teseo, 2024, trad. di Alberto Pezzotta), che imita quella della vita. Il grande attore parte dalla sua infanzia nel Bronx e dalle figure chiave che l’hanno forgiata - la madre che, pur nella sua fragilità, lo ha ispirato e protetto, i nonni che gli hanno fatto da genitori, gli amici scavezzacollo compagni di avventure spericolate - e lì torna nell’ultimo capitolo del libro. Come a rimarcare l’importanza delle radici, mentre nell’epoca della vecchiaia l’autore si ritrova a indugiare sempre più spesso sul ricordo di quei giorni lontani che avrebbero potuto portarlo verso tutt’altra direzione.
Al Pacino si racconta mettendo al centro la sua vocazione di attore, descrivendola come una necessità, del tutto estranea alla ricerca del benessere materiale o del successo. Uno dei momenti più belli del libro è proprio la scoperta del potere della recitazione, quando durante uno spettacolo Pacino si sente parte di qualcosa di più grande, di universale, grazie alle parole che sta declamando e, capendo di poter uscire dai confini della sua città e di sé stesso attraverso quel mestiere, decide di volersi dedicare alla magia dello spettacolo per il resto dei suoi giorni. Un proposito capace di sopravvivere ai tanti ostacoli che gli si parano davanti, tra alti e bassi, scelte sbagliate, fallimenti e compromessi, perché Pacino sa di non poter fare altro, di essere nato per trasformarsi e costruire personaggi sul palco o sul grande schermo.
Nell’autobiografia, più che i lustrini della vita da celebrità ci sono la solitudine, la dedizione al lavoro che toglie fiato alla sfera personale, il disagio di un uomo fondamentalmente schivo costretto ad affrontare gli effetti collaterali di un mestiere sotto i riflettori. Con onestà e un tono informale che fa suonare le pagine come una serie di confidenze da parte di un vecchio amico, Pacino si mostra nelle sue debolezze, e dietro alla leggenda vediamo l’uomo, alle prese con la natura effimera di un’industria che un attimo ti mette sul tetto del mondo e l’attimo dopo ti dimentica.
Più di ogni altra cosa emergono prepotenti l’amore per il processo creativo, l’idea che finché c’è l’immaginazione, finché la mente riesce a volare, si può affrontare il resto, e la gratitudine per chi lo ha accompagnato nel suo viaggio, perché nulla è più importante dell’ispirazione e dell’incoraggiamento. Nell’ultimo passo della sua autobiografia, non a caso Al Pacino cita Shakespeare e rivolge un pensiero alla madre, immaginando di poterle mostrare che, nonostante tutto, il sogno di fare dell’arte la sua vita si è realizzato.

Sonny boy. Un'autobiografia
Amazon.it: 20,90 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sonny boy. Un’autobiografia
Lascia il tuo commento