
Ottantotto anni
- Autore: Vittorio Ducrot
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2025
Ottantotto anni di Vittorio Ducrot, edito da Quodlibet nel 2025, è un volume che desta particolare interesse trattando non solo di viaggi e avventure del suo protagonista, ma in quanto narra di una grande famiglia italiana appartenente all’alta borghesia. Questa aveva piena contezza del ruolo che doveva svolgere in termini di utilità pubblica, sociale e culturale nella comunità. Vittorio Ducrot (Palermo 1935 - Roma 2021) era palermitano per caso, nato nel capoluogo siciliano per circostanze eccezionali; negli anni dell’apertura del Canale di Suez, la famiglia Ducrot, che in quel momento proveniva dall’Egitto, si fermò a Palermo a casa di amici francesi dove diedero alla luce il loro figlio.
I suoi resoconti di viaggio, o meglio quelli di un’intera vita durata ottantotto anni, costituiscono l’elemento portante di questo prezioso volume. Sin dall’inizio fino all’ultimo capitolo, si hanno chiaramente rimandi a Palermo anche per quanto riguarda gran parte della documentazione iconografica, che impreziosisce il testo a suo corredo essenziale. Vittorio Ducrot rimase legato a Palermo non solo per la nascita ma per legami sentimentali, e c’è un collegamento ideale tra i due Ducrot, l’ultimo, amante della cultura e animato da un profondo senso di internazionalità che lo porta da imprenditore ad occuparsi di un particolare settore, quello del turismo di lusso con I viaggi dell’Elefante.
Nelle vecchie Officine Ducrot, già durante la Prima Guerra mondiale, si assemblavano i motori destinati alla nascente aviazione dell’esercito italiano. Seguendo il corso degli eventi e della Storia, diventano poi stabilimenti del lusso e dell’arte nel momento in cui il nome Ducrot si affianca alla grande storia dei Basile. Ducrot inizia a immaginare una cultura dell’arredamento, del mobile e del lusso che è a un tempo stesso una cultura del singolo pezzo ma anche quella della serie, di uno stile che diviene lo stile Ducrot. E lo diviene in una città che in quel momento rappresenta un vero e proprio crocevia non solo della nobiltà ma della cultura internazionale. Il binomio Basile-Ducrot diventa un “marchio” da esportazione internazionale, fino a divenire il protagonista del famoso transatlantico Rex che collega l’Italia agli Stati Uniti d’America, la cui prima classe era arredata proprio da Ducrot. Ed ecco il piccolo rampollo viaggiare sul Rex, nel viaggio di ritorno dagli Stati Uniti, correndo nei corridoi che portavano lo stile, la cifra stilistica, il riferimento identitario della grande arte del marchio , ancora presente in hotel di lusso a Palermo come il Grand Hotel Villa Igiea e il Grand Hotel delle Palme, e nei palazzi del potere della Capitale, come a Montecitorio, dove sono presenti molti mobili d’epoca.
Un libro che completa la conoscenza di una famiglia che ha fortemente caratterizzato la città di Palermo e non solo, dandone prestigio e costituendone parte integrante della sua cultura e della sua storia. Un volume che merita di essere letto attentamente, che entra non solo nella storia della famiglia Ducrot ma anche in quel sistema di relazioni potentissime che la famiglia, nella sua attività, ha costruito negli ottantotto anni che sono raccontati in questo libro. Un’opera prestigiosa che coglie e possiede aspetti diversi, in quanto potrebbe somigliare a un memoriale di viaggio o a una autobiografia. Ma invero una classificazione precisa appare riduttiva uscendo fuori da canoni, raccontando non solo la Grande Storia, ma anche quelle delle famiglie e degli aneddoti. Si ci inserisce nella cultura del viaggio, in un mondo con minore fragilità in quanto colmo di diversità che è ricchezza, espressione di un uomo nuovo che vive in connessione con il mondo senza arroganze né distinzioni di sorta. E già dalla lettura dei dépliant, i cataloghi di viaggio che sono veri e propri libri, si percepisce il sentimento del viaggio non da turista ma da viaggiatore, riportando i percorsi con immagini significative e riproduzioni d’epoca. Sono qui riportate miniature indiane della collezione di famiglia come pure antiche incisioni, estratte da libri di esplorazione ottocenteschi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ottantotto anni
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