La notte degli Oscar si avvicina, è prevista il prossimo 10 marzo nella tradizionale cornice del Dolby Theatre di Hollywood. Ma, attenzione, non si tratta solo di una gara cinematografica, anche letteraria.
Quali sono i film tratti da libri che vedremo competere nella sfida per la statuetta più ambita?
Molte delle pellicole candidate all’Oscar sono tratte da libri di successo: uno su tutti il chiacchieratissimo Povere creature! di Yorgos Lanthimos che ha riportato alla ribalta l’opera dello scrittore scozzese Alasdair Gray, pubblicato in Italia da Safarà editore.
Il romanzo di Gray, sul quale ora capeggia in copertina un’eclettica Emma Stone nei panni di Bella Baxter, è salito in vetta alle classiche editoriali in seguito al successo del film portato di recente nelle sale italiane.
Ma non è solo l’accoppiata vincente tra Gray- Lanthimos a portare la letteratura sul palco degli Oscar 2024: si accendono i riflettori anche su altri grandi autori, quali Percival Everett, Martin Amis e la premio Pulitzer Alice Walker.
Tra i candidati ci sono, insomma, veri capolavori letterari e a confrontarsi non saranno solo registi e attori: si preannuncia uno scontro tra titani.
Scopriamo 7 film tratti da libri in gara agli Oscar 2024.
1. “Povere creature!” Dal romanzo di Alasdair Gray
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Ormai la storia è nota. Insieme alla travolgente e ipnotica pellicola di Lanthimos, data per favorita tra i candidati alla statuetta per il Miglior film, il mondo ha riscoperto lo scrittore Alasdair Gray e le sue “povere creature”.
Il romanzo di Gray presenta alcune differenze con il film, cui il regista greco si è liberamente ispirato: la portata rivoluzionaria della storia di Bella Baxter, la sua indomabile protagonista, tuttavia rimane invariata.
C’è un interessante punto di incontro tra scrittore e regista ed è la passione per la sperimentazione e la mescolanza di generi.
2. “Killers of the Flower Moon”: dal romanzo di David Grann
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Il film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, con protagonisti Leonardo Di Caprio e Robert De Niro e è stato ispirato dal romanzo di David Grann, edito in Italia da Corbaccio con il titolo Gli assassini della Terra Rossa. Il film, proprio come il libro ci trasporta nella terra degli Osage, un popolo indigeno che vive nelle grandi pianure americane. Secondo il nome che i nativi le hanno donato è la Terra della Flower Moon. La storia, narrata nel libro di David Grann con un ritmo da spy-story, è basata su vicende realmente accadute in Oklahoma nel 1907 ai danni dei nativi americani. La popolazione degli Osage fu perseguitata e decimata nella maniera più ignobile dai bianchi a causa della ricchezza che aveva accumulato. A indagare sullo scempio è un giovane e inesperto agente dell’FBI di nome J. Edgar Hoover. Ispirandosi al libro inchiesta di David Grann, Martin Scorsese porta sullo schermo il grande non detto della Storia americana: la pagina inenarrabile di uno sterminio, che contrasta aspramente con l’American Dream della cosiddetta Terra Promessa.
3. “Oppenheimer”: dalla biografia di Kai Bird e Martin J. Sherwin
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La pellicola di Nolan dedicata all’inventore della bomba atomica, Oppenheimer, è basata sulla monumentale biografia redatta da Kai Bird e Martin J. Sherwin vincitrice del Premio Pulitzer.
Il titolo originale è Oppenheimer. Trionfo e cadute dell’inventore della bomba atomica, è stata edita in Italia da Garzanti in concomitanza con l’uscita del film nelle sale.
Sullo schermo il “distruttore di mondi” ha il volto dell’irlandese Cillian Murphy, candidato all’Oscar come Miglior attore.
4.“Il colore viola”: dal romanzo di Alice Walker
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Torna sullo schermo in versione musical, Il colore viola, dall’intramontabile romanzo di Alice Walker, vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa nel 1983.
Il film diretto da Blitz Bazawule si misura con il precedentemente adattamento di Steven Spielberg con Woopi Goldberg; e non è detto che vinca la sfida.
Il tentativo è quello di narrare una storia di razzismo, abusi e violenza attraverso un musical dalle tinte color pastello che spazia tra realtà e fantasia con un effetto forse straniante sullo spettatore.
Il libro capolavoro di Alice Walker è edito in Italia da SUR e continua a emozionare i lettori, senza perdere un briciolo della sua attualità.
5. “La zona di interesse”: dal romanzo di Martin Amis
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Tra i papabili candidati come miglior film anche The Zone of Interest del regista britannico Jonathan Glazer, tratto dal libro La zona d’interesse dell’autore francese Martin Amis. La pellicola era stata presentata in concorso anche al festival di Cannes. Si tratta di una storia corale che getta una nuova luce sulla narrazione degli orrori dell’Olocausto, mostrandoci tre punti di vista differenti in dialogo tra loro. Il romanzo di denuncia storica di Amis è spietato nel mostrarci l’estrema antitesi tra la vita di stenti dei prigionieri nei campi di concentramento e la ricchezza nella quale si crogiolavano i tedeschi che vivevano le loro esistenze tranquille a pochi passi dall’orrore.
Recensione del libro
La zona d’interesse
di Martin Amis
6. “American Fiction”: dal romanzo di Percival Everett
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Il film d’esordio di Cord Jefferson, American Fiction, è tratto da Erasure del poeta e scrittore Percival Everett. Protagonista del film, così come del libro, è Thelonious "Monk" Ellison (interpretato da Jeffrey Wright) un docente disilluso e uno scrittore frustrato che deve scontrarsi con gli stereotipi che frenano il suo possibile successo commerciale. Gli editori rifiutano il suo ultimo libro attuando un pregiudizio inverso, lo definiscono “non troppo nero per essere scritto da un nero”. Questa bocciatura metterà a repentaglio la salute mentale del protagonista e la sua stessa carriera accademica.
Deciso a ribaltare le carte in tavola, in una sola notte Monk scriverà sotto pseudonimo un romanzo satirico che svela i retroscena del mercato editoriale mostrandone i pregiudizi e il razzismo imperante.
Neanche a dirlo, sarà un successo.
7.“ Nyad. Oltre l’oceano”: dall’autobiografia di Diana Nyad
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Infine abbiamo Nyad. Oltre l’oceano, il film ora disponibile su Netflix con protagoniste Annette Bening e Jodie Foster, tratto dall’autobiografia della nuotatrice Diana Nyad dal titolo Find a Way, ancora inedita in italiano. È la storia vera della leggendaria nuotatrice newyorkese che nel 2013, all’età di sessantaquattro anni, ha percorso la distanza da Cuba alla Florida, senza fermarsi e senza nemmeno la protezione di una gabbia per squali.
La coraggiosa Diana dopo innumerevoli tentativi ed esponendosi a un grave rischio riuscì a portare a termine la sua impresa il 2 settembre 2013 approdando sulle coste di Key West. Il suo è un messaggio importante: “Non si è mai troppo vecchi per inseguire i propri sogni”.
Entrambe le attrici, Bening e Foster, in questa pellicola ci regalano una straordinaria performance, collaudata da una profonda alchimia; sono candidate all’Oscar come Miglior attrice protagonista e Miglior attrice non protagonista.
La sfida al Miglior film degli Oscar 2024 è aperta, non ci resta che scegliere quale sia il Miglior libro tra i candidati. A chi andrà la nostra statuetta d’oro?
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Oscar 2024: 7 film candidati tratti da libri
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