Il nuovo film di Yorgos Lanthimos ha incantato Venezia 80 e sembra il candidato papabile per il Leone d’oro. Poor things, questo il titolo della nuova pellicola del pluripremiato regista de La favorita (2018), è il lungometraggio più chiacchierato - e discusso - di questo festival.
La nuova prodezza barocca del regista greco è stata ispirata da un libro Povere creature! (1992) dello scrittore scozzese Alasdair Gray che narra la storia di una sorta di mostro di Frankenstein al femminile, Bella Baxter, portata sullo schermo da una strabiliante Emma Stone. Il libro di recente è stato portato nelle librerie italiane in una nuova edizione da Safarà Editore nella traduzione di Sara Caraffini e con prefazione a firma di Enrico Terrinoni.
La prima versione italiana, edita da Marcos Y Marcos, aveva il titolo di Poveracci!, mentre la seconda, sempre Marcos Y Marcos, nel 1999 titolava Vita e misteri della prima donna medico d’Inghilterra; ora Safarà Editore ha deciso di proporre un titolo più aderente all’originale e agli intenti del suo autore che giocava sul conflitto lessicale tra “cose povere” e “povere cose”. Proprio sul romanzo originale di Gray è basata la sceneggiatura di Tony McNamara, già autore del pluripremiato La favorita.
Cosa dobbiamo aspettarci dal film di Lanthimos? Scandalo, ovviamente; da quanto si dice troveremo una Emma Stone inedita che abbaia, ulula, rompe piatti e non solo. Nell’attesa di deliziarci con la visione del film che uscirà nelle sale a gennaio 2024, vi raccontiamo la trama del libro, che mescola gotico, horror, follia e sensualità.
“Povere creature!”: dal libro di Alasdair Gray al film di Lanthimos
Link affiliato
Povere creature! di Alasdair Gray (Safarà Editore, 2023, 408 pp.) è un romanzo unico nel suo genere, che certo molto deve al capolavoro di Mary Shelley che spesso troviamo citato nelle pagine.
Il libro, ambientato nell’Inghilterra vittoriana, narra la storia sorprendente di Bella, una donna incinta che si getta dal Tower Bridge ma viene recuperata dal dottor Godwin Baxter detto “God” (nel film è interpretato dall’oscuro Willem Dafoe), un chirurgo pazzo dal volto deturpato che sta sperimentando tecniche pioneristiche.
La donna - che scopriamo essere stata ritrovata cadavere - diventa così il sadico esperimento di Godwin che, dopo aver salvato la bambina che portava in grembo, decide di trapiantarne il cervello nel corpo della madre. Una bizzarra genesi che trae origine dal suicidio. Bella Baxter è dunque un’adulta con il cervello di una bimba; ma non resterà così per sempre, presto cresce e si ribella, emancipandosi dalle cure soffocanti di papà Godwin. Bella è destinata alle avventure più spericolate e travolgenti, passando dai sobborghi di Glasgow ai casinò aristocratici, da Alessandria a Lisbona sino ai bordelli di Parigi.
Il clima pioneristico di audacia scientifica che aveva ispirato Frankenstein si mescola qui a un personaggio femminile controcorrente, sregolato e coraggioso che farebbe impallidire le nostre eroine moderne. Bella Baxter è in costante evoluzione e questa sua continua trasformazione viene narrata mescolando diversi generi, dal romanzo di formazione al romanzo rosa all’erotico sino al noir. Il suo cammino di donna passa attraverso l’erotismo, ma anche attraverso le letture: sarà grazie ai libri che Bella compirà il passaggio fondamentale da una mente bambina a una mente adulta, decidendo infine di diventare medico e scoprire il mistero oscuro delle sue origini.
Il film di Lanthimos a Venezia è stato apprezzato per la sua critica “spietata” al patriarcato; il libro di Alasdair Gray fu elogiato, sin dalla sua apparizione, per la sua vivace parodia del romanzo vittoriano. Gray concludeva il libro con un epilogo surreale in cui lo scrittore veniva chiamato in causa a difendere i suoi personaggi e la veridicità della storia narrata; dalla pellicola di Lanthimos dobbiamo senz’altro aspettarci la stessa sperimentazione giocosa abbinata a una certa propensione didascalica che mescola intellettualismo e sensualità.
Povere creature di Lanthimos: il trailer
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Povere creature!”: il libro che ha ispirato il film di Lanthimos in concorso a Venezia
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Dal libro al film Alasdair Gray
Lascia il tuo commento