Orvieto. Dagli Etruschi all’Unità d’Italia
- Autore: Renzo Marziantonio
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Il Duomo è conosciuto in tutto il mondo. Come la posizione della città, collocata su un altopiano, a volte come “sospesa” tra le nuvole. Quella che, invece, è meno conosciuta è la sua storia, che risale indietro nei secoli e soprattutto non è sempre visibile, perché coperta dal passaggio del tempo oppure nascosta sotto i piedi dei tanti turisti che ignorano di passeggiare in un luogo già popolato in epoca villanoviana.
Una mancata conoscenza provocata, anche, da una bibliografia estrema: da una parte tante opere divulgative fin troppo superficiali; dall’altra troppo impegnative, come una importante collana storica, opera omnia non proprio alla portata di tutti.
Mancava, insomma, un libro che colmasse la fascia intermedia, almeno fino alla ristampa di questo libro: Orvieto. Dagli Etruschi all’Unita d’Italia, curato da Renzo Marziantonio e pubblicato da Intermedia edizioni. Un testo ideale per chi vuole conoscere l’evoluzione storica della città dalle sue origini fino all’Unità d’Italia, con una particolare attenzione al periodo etrusco e a quello del comune medievale.
Il sottotitolo recita “Storia concisa della Città”, ma in realtà di informazioni utili e spesso inedite ce ne sono parecchie, abbastanza da riempire ventisei capitoli, completati da sette appendici analitiche, tali da soddisfare la sete di conoscenza di un pubblico desideroso di andare oltre il pozzo di San Patrizio e il Duomo d’Orvieto. Oltre i luoghi comuni del turismo di massa, insomma.
Come accennato si parte dall’età villanoviana, per concentrarsi subito sul periodo etrusco, quando Velzna (questo il nome antico della cittadina) era il centro religioso di quel popolo e capitale della lega etrusca.
Distrutta dai romani, Orvieto risorse lentamente dalle proprie ceneri nell’Alto Medioevo, grazie alla posizione strategica, perfetta per resistere all’assedio del nemico, fino a dare vita a un libero comune, che allargò i suoi domini fino a comprendere una porzione di territorio compresa tra la Val di Chiana e la città di Orbetello.
È in questo lungo periodo che la città diede il meglio di sé, sia sotto il profilo artistico che politico, periodo conclusosi con la morte di Ermanno Monaldeschi (1337), il primo signore di Orvieto.
Le lotte per la successione tra i figli, prima, e le guerre intestine, dopo, provocarono il declino della signoria, che finì gradualmente sotto il controllo del Papato, non prima di aver vissuto improvvise dominazioni esterne e occupazioni, fino a diventare luogo di rifugio di Papa Clemente VII nel 1527, dopo il sacco di Roma.
L’età moderna portò un po’ di pace alla città, che visse quietamente all’ombra del Cupolone, fino all’arrivo dei Francesi. Era il 1798 quando si affermò una nuova era e a partire da quella data Orvieto tornò a vivere un periodo turbolento, esaltante, aperto dalla Rivoluzione francese, proseguito con il Risorgimento e conclusosi nel 1860 con l’unita d’Italia.
Per quanto riguarda i capitoli d’appendice, questi descrivono l’evoluzione dello stemma del comune, la descrizione del catasto e dei quartieri nel 1292, la composizione dell’esercito nel periodo medievale e il funzionamento del sistema fiscale.
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Un libro perfetto per...
Chi vuole conoscere la storia della città.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Orvieto. Dagli Etruschi all’Unità d’Italia
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