Mozart era un figo, Bach ancora di più
- Autore: Matteo Rampin
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Salani
- Anno di pubblicazione: 2014
Mozart era un figo, Bach ancora di più (Salani, 2014) di Matteo Rampin e Leonora Armellini è un libro che istruisce piacevolmente alla musica, in particolare alla musica classica, intervallando notizie su diversi grandissimi compositori e sulle tecniche e regole di questa seducente arte.
“Quando il cervello viene sollecitato dalla musica, si attivano moltissimi circuiti nervosi […]. Potenzia l’attenzione, stimola l’immaginazione, allena la memoria: affina il senso estetico, il senso del ritmo e del tempo.”
Si parte dal do re mi, dalle varie successioni e composizioni di accordi e intervalli, così da abituarci lentamente a questo mondo di suoni armonici per poi passare a leggere di personaggi per noi leggendari, ma normali nei loro trascorsi o… quasi.
E allora ecco il veneziano Antonio Vivaldi quasi morto bambino, quasi prete, ma totalmente dedito alla composizione di opere tra cui la più nota, Le quattro Stagioni.
E poi Johann Sebastian Bach, nato da una famiglia di musicisti, tanto che il suo cognome era addirittura sinonimo di "musicista". Anche di lui conosceremo il carattere, pregi e difetti.
“Le composizioni di Bach sono […] inesauribili […]. Ogni volta vi si scoprono cose nuove, […] contengono messaggi in codice, sotto varie forme.”
E si scopre che Mozart non era mica tanto normale, aveva molti tic, ma anche una memoria formidabile. Fondamentale per lui fu il padre Leopold, ottimo musicista anche lui, con cui viaggiò molto presso le varie corti per esibirsi fin da bambino.
“In totale tra i sei e i diciassette anni Mozart trascorse a Salisburgo solo sei mesi.”
Purtroppo morì a soli trentacinque anni, lasciando diverse bellissime opere, tra cui l’incompiuta Messa da requiem.
“Le sue melodie, purissime ed eleganti, terse e limpide come cristallo di rocca, sembrano fluire senza alcuno sforzo.”
E ancora leggiamo di Ludwig Van Beethoven, della sua sordità e caparbietà.
“Quello che Mozart aveva intuito, e cui aveva alluso con tocchi leggeri, Beethoven lo sviluppò con una potenza travolgente, portandolo a dimensioni titaniche”.
Paganini, Liszt, Schubert, Schumann, Wagner e tanti altri fino a sorvolare le soglie del novecento. È un libro da leggere lentamente per conoscere l’uomo dotato del genio musicale e l’oggetto che lo ha reso geniale: la musica.
Mozart era un figo, Bach ancora di più. Come farsi sedurre dalla musica classica, innamorarsene alla follia e diventarne dipendenti per sempre
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