SoloLibri.net
  • News
    • News dal mondo dei libri
    • Ultime uscite in libreria
    • Concorsi e premi letterari
    • Fiere del libro e festival letterari
    • Dal libro al film
    • Ti presento i miei... libri
  • Recensioni
    • Recensioni di libri
    • Novità libri
    • Uno scrittore ci racconta un libro...
    • Indice libri - autori - editori
  • Rubriche
    • Approfondimenti
    • Libri da leggere e regalare
    • Storia della letteratura
    • Consigli per scrittori
    • Come si scrive?
    • Parole, proverbi e modi di dire
    • Aforismi e frasi celebri
    • Lavoro con i libri...
  • Speciale Scuola
    • News scuola
    • Esame di maturità
    • Università
  • Chi siamo
  • Collabora
    • Scrivi una recensione
    • Diventa un collaboratore
    • Scrittore? Promuoviti con noi

CONTINUA A SEGUIRCI

Facebook Twitter Instagra, Flipboard Google News RSS

Recensioni di libri

March. Il padre delle piccole donne di Geraldine Brooks

Beat, 2015 - Un romanzo, valso a Geraldine Brooks il Premio Pulitzer, omaggio a Piccole donne, che racconta quello che Louise May Alcott non descrisse, cioè l’anno trascorso in guerra del padre di Meg, Joe, Amy e Beth.

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 25-03-2015

23

March. Il padre delle piccole donne

March. Il padre delle piccole donne

  • Autore: Geraldine Brooks
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Casa editrice: BEAT
  • Anno di pubblicazione: 2015

Vedi Prezzo:

Scheda libro su ibs
Scheda libro su LaFeltrinelli.it
Scheda libro su Libraccio
Scheda libro su Mondadori Store

“21 ottobre 1861. Perdona la pessima calligrafia, ma un esercito in marcia non mette a disposizione alcun luogo tranquillo in cui riflettere e dedicarmi alla corrispondenza”.

Mentre la Guerra di Secessione Americana stava dilaniando il Grande Paese, il cappellano March scriveva a sua moglie Marmee, seduto al riparo di un grande albero appoggiato allo scrittoio portatile “che tu e le ragazze così premurosamente mi avete procurato”. In quella fredda serata autunnale, in quel campo di battaglia della Virginia, dove i gorghi fangosi del fiume Potomac erano pregni del sangue dei soldati, March scrivendo a casa osservava il tramonto. March aveva promesso a sua moglie di scriverle tutti i giorni, perché “è come se, per un istante, lei fosse qui con me, e sento la sua mano posarmisi leggera e rassicurante sulla spalla”.

Il cappellano dell’Unione aveva dinanzi agli occhi l’immagine delle sue quattro piccole donne: Meg, Jo, Beth e Amy, mentre si trovavano in salotto, nello studio, in camera o nel prato con un libro in mano, semmai discorrendo del padre lontano e domandandosi dove si trovasse in quell’istante.

“Sappiate che non vi lascerò mai sole; perché se il mio corpo è lontano da voi, la mia mente vi è accanto e trae il conforto più grande dal vostro affetto...”.

A valle del fiume gli uomini addetti alla sepoltura erano immersi nell’acqua fino al petto per recuperare i corpi impigliati nei rami caduti, March cominciava a pensare che forse aveva ragione sua zia quando criticava il suo proposito di partire per la guerra. Una volta raggiunti i quarant’anni per un uomo non era più stagione per simili imprese. Ma che razza di uomo sarebbe stato il cappellano March se “dopo aver avuto tanto da dire nella battaglia delle parole, mi fossi sottratto ora a quella del sangue?”. No, la Virginia non sarebbe stata una passeggiata per le truppe dell’Unione. Una “vecchia casa secessionista” i cui soli abitanti erano un anziano e una schiava di colore era stata usata come ospedale da campo, quella dimora un tempo orgoglio dello spirito guascone e delle “belle maniere” del Sud, apparteneva a un ricordo lontano di March.

Vent’anni prima nella veste di un giovane venditore ambulante del Connecticut, il cappellano aveva conosciuto i Clement e Grace, la bella schiava negra, la stessa che ora si prendeva cura sia dei feriti sia del suo padrone. Eppure proprio Augustus Clement, tanti anni prima, aveva fatto frustare Grace per una veniale infrazione alla sua autorità. March in quello che un tempo era stato il salotto della signora Clement, aveva estratto dalla tasca della camicia un piccolo involto di seta che conteneva quattro ciocche di capelli. Un riccio corposo di un biondo splendente, legato con un nastro di satin rosa: “il vanto della mia piccola Amy”. Un ciuffo bruno “della mia tranquilla Beth” e un ricciolo castano di Meg. Da ultimo, la ciocca nera e lucida di Joe “la mia ragazza selvaggia”.

March. Il padre delle piccole donne (titolo originale March, traduzione di Chiara Gabutti) è un’opera di finzione ispirata a una delle grandi famiglie progressiste americane del XIX Secolo: gli Alcott di Concord nel Massachusetts. Con questo splendido romanzo storico, pubblicato da Neri Pozza nel 2005 con il titolo L’idealista, Geraldine Brooks ha vinto il Premio Pulitzer.

Il testo, scritto con lodevole precisione storica, è un omaggio a Piccole donne di Louise May Alcott (1832 – 1888), “icona della letteratura giovanile”, uno dei primi libri che trattano, anche se di sfuggita, della Guerra Civile. Non solo, la brava autrice australiana, appassionata lettrice delle vicende delle quattro sorelle March, racconta quello che la Alcott non descrisse, cioè l’anno trascorso in guerra del padre di Meg, Joe, Amy e Beth, modellando la figura dell’idealista March su quella di Amos Bronson Alcott (1799 - 1888), padre di Louisa.

Filosofo trascendentalista, abolizionista, educatore, insegnante, vegetariano ante litteram, fondatore di una comunità utopica destinata al fallimento, Fruitlands, padre di quattro figlie femmine, Alcott fu un autodidatta, figlio di genitori semianalfabeti, convinto che l’istruzione dovesse essere un’esperienza piacevole. Per la stesura del romanzo, l’autrice si è servita dei diari (Alcott ne scrisse 61), delle lettere, conservate presso la Harvard College Library, e delle biografie dedicate a Bronson Alcott. Amico di Ralph Waldo Emerson e di Henry David Thoreau, il padre di Louisa, venne ritenuto un autentico “radicale” nel New England dell’Ottocento, nel quale ogni idea nuova faceva proseliti. “Colui che è a terra non teme di cadere, Colui che è in basso, nessun orgoglio”. The Pilgrim’s Progress John Bunyan.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: March. Il padre delle piccole donne

  • Altri libri di Geraldine Brooks
  • News su Geraldine Brooks
I custodi del libro
Padrona del mio destino
Rileggere “Annus Mirabilis” di Geraldine Brooks al tempo del coronavirus

Rileggere “Annus Mirabilis” di Geraldine Brooks al tempo del coronavirus

“L'armonia segreta”: il nuovo romanzo del Premio Pulitzer Geraldine Brooks

“L’armonia segreta”: il nuovo romanzo del Premio Pulitzer Geraldine Brooks

Lascia il tuo commento

Segui Sololibri sui social

Facebook Twitter Instagram Flipboard Google News Youtube

Segui Sololibri sui social

Facebook Google News Instagram Twitter Youtube Flipboard

I libri più cliccati oggi


La Torre degli Anziani a Padova
Scrittori e amanti
Scanderbeg. Una biografia ritrovata
La salute (non) è in vendita
L'uomo della pianura
Scrublands Noir

Tutte le Recensioni e le novità dal mondo dei libri nella tua casella email!

ISCRIVITI SUBITO
Ami leggere?

Seguici, commenta le recensioni e consiglia i libri migliori da leggere

Novità libri

Scrivi una recensione

Diventa un collaboratore

Siti amici

Sei uno scrittore?

Segui i nostri consigli e promuovi il tuo libro gratis con Sololibri.net

Consigli per scrittori

Ti presento i miei... libri

Uno scrittore ci racconta un libro

Link utili

Informazioni generali

Copyright

Condizioni di pubblicazione

Privacy

Preferenze pubblicità

Chi siamo

Segui Sololibri sui social

Pagina Facebook Profilo Twitter Profilo Instagram Flipboard Google News Youtube Telegram RSS

Sololibri.net / New Com Web srls
C.F./P.Iva 13586351002