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Recensioni di libri

Le notti dell’alchimista di Raffaele Longo

Giovane Holden Edizioni, 2020 - Quando una figura storica come l’alchimista Girolamo Chiaramonte incontra il folclore partenopeo, unito a una buona dose di fantasia, non può che sortire una mirabolante avventura.

Cristina Biolcati
Cristina Biolcati Pubblicato il 27-10-2020

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Le notti dell'alchimista

Le notti dell’alchimista

  • Autore: Raffaele Longo
  • Genere: Romanzi e saggi storici
  • Categoria: Narrativa Italiana
  • Anno di pubblicazione: 2020

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Se amate le storie fantastiche, in cui i personaggi non dormono la notte bensì ricevono visite inquietanti che contro ogni pronostico si rivelano poi benefiche (tipo Scrooge in Canto di Natale, per intendersi), dovete assolutamente leggere il romanzo breve pubblicato a fine marzo 2020 da Giovane Holden Editore dal titolo Le notti dell’alchimista. L’autore è Raffaele Longo, avvocato della provincia di Salerno che ha unito storia a folclore e fantasia, dando origine a una trama incalzante, dove figurano dialoghi brillanti, che portano a profonde riflessioni sull’essere umano. Un filo diretto con la coscienza che si allarga, e non riguarda più solo il protagonista, ma contempla una conversione che si auspica possa rivolgersi all’umanità intera.

Girolamo Chiaramonte è un alchimista siciliano del Seicento realmente esistito, passato alla storia per avere creato una sorta di elisir efficace per curare numerosi mali. A differenza di tanti ciarlatani, le sue guarigioni sono state documentate, avendo avuto il permesso dalle stesse autorità di somministrare la sua cura.
Le notizie su di lui però sono poche e presto si perdono. Ha operato a Napoli, dove si è recato quando sono stati acclamati i suoi servigi. Ed è qui che subentra l’amore per le storie fantastiche dell’autore, dove tanta parte acquista il folclore partenopeo.
Tutto inizia in una serata estiva di fine sedicesimo secolo, tra i campi che avvolgono l’antica città siciliana di Leontini, l’odierna Lentini. I fratelli Girolamo e Vito Chiaramonte, ancora praticamente bambini, mentre cercano il loro cane che si è allontanato da casa, s’imbattono in un rifugio. Un antico casolare dove all’interno vi è una sorta di forziere contenente degli incartamenti misteriosi, recanti la ricetta di una leggendaria medicina.

Passano vent’anni e Girolamo, che ha sempre sognato di diventare alchimista, si trova a Napoli dove ormai è divenuto un guaritore famoso, proprio per avere inventato l’efficace Elixir Vitae. La leggenda napoletana però incombe, poiché una notte egli riceve la visita del Munaciello, ovvero uno spiritello dispettoso, esile come un ragazzino, abbigliato con una tonaca dal cappuccio nero. Ostile verso i cittadini di Napoli, è stato proprio lui a rubare a Girolamo le preziose carte contenenti la ricetta magica, gettandolo nel più totale sconforto. Gli verranno restituite, quelle formule, a patto che Chiaramonte abbandoni la città. Le motivazioni di Munaciello faranno sì che l’alchimista si metta in discussione e, con l’aiuto della Bella ‘Mbriana, spirito benevolo simile a una fata, egli compirà un viaggio nella coscienza, sfidando i suoi stessi limiti e predisponendosi a un cambiamento.

Le notti dell’alchimista, con prefazione di Nazareno Pastorino, è un racconto che si legge d’un fiato, poiché gli eventi si susseguono rapidi e mettono una grande curiosità. Non che i libri si giudichino dalla copertina, però questa qui è anche molto bella. Per cui, nel consigliarvi la lettura, concludo dicendo che imparare cose nuove divertendosi sia davvero un modo intelligente di evolvere.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Un libro perfetto per...

Per chi ama ripercorrere la storia divertendosi, dando ampio spazio alla fantasia.

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le notti dell’alchimista

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