Le avventure di Olimpia e del riccio Fritz
- Autore: Elfriede Gaeng
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
L’editore Carabba di Lanciano lancia una nuova collana, dedicata a favole e leggende: il primo volumetto si deve alla fantasia della regista Elfriede Gaeng, nota per tutt’altro genere di libri, ma che ha voluto cimentarsi con un genere nuovo, la scrittura di una fiaba Le avventure di Olimpia e del riccio Fritz.
Il testo prende spunto dalla visita in una casa di amici, una villa piena di ortensie rigogliose: una nonna lettrice, una nipote di nome Olimpia, sono lo spunto da cui l’autrice parte per raccontare una storia piena di animali, piante, fiori, giocattoli, in un’atmosfera magica nella quale confluiscono tutti i caratteri distintivi del mondo della fantasia.
Avvalendosi del supporto determinante della illustratrice Carolina Calabresi, che sin dalla copertina arricchisce il lavoro dell’autrice, con il suo tratto lieve e pieno di poesia, Elfriede Gaeng si avventura in un mondo in cui gli oggetti inanimati prendono la parola, a partire dal coprotagonista della fiaba, il riccio Fritz, un regalo che la nonna ha acquistato da un giocattolaio abilissimo a costruire ogni sorta di manufatti, dedicato ad Olimpia. Si tratta di un pupazzetto alto appena venti centimetri:
“Gli occhi scuri e intelligenti spuntavano dai peli del suo musetto appuntito, e la pelliccia che lo ricopriva, in apparenza ispida, era invece molto piacevole a toccarsi”.
La bambina dalla treccia rossa e il riccio Fritz diventano inseparabili. Quando di notte nessuno li ascolta, i due cominciano il loro dialogo che li porta a vivere avventure straordinarie, all’interno del bosco abitato da tutti gli animali, piccoli e grandi: tra loro un’ape lettrice, dei simpatici passerotti, uno scoiattolo di nome Rosso, due orsetti che sono sculture di bosso, dai nomi in rima, Bernardo e Gottardo, che si improvvisano protettori di Olimpia e Fritz, i due protagonisti che non si fermano di fronte ai pericoli che le loro curiosità può far loro incontrare.
Troviamo un thermos pieno di cioccolata calda che non di fredda mai perché il tempo non esiste, biscotti al cioccolato che si possono dividere con gli abitanti del bosco, labirinti inestricabili dai quali si può uscire solo con l’aiuto dei passeri, che volando dall’alto si improvvisano navigatori, il bruco Macaone imprigionato in una gabbietta nascosta in una grotta, che i nostri amici salveranno, consentendogli di divenire una crisalide per poi volare via, trasformato in una splendida farfalla.
Tra regine ed elfi, tra buoni e cattivi, mentre una famiglia di coniglietti improvvisa una danza scatenata, un corvo nero ritorna bianco e riprende il suo nome, “Splendente”, il giocattolaio che costruisce i suoi oggetti cantando una ninna nanna di Mozart: ecco, in questa atmosfera fatata che fa pensare a un mondo senza tecnologia, senza violenza, senza guerre, senza prevaricazione, i bambini potranno ritrovare alcuni valori che nella favola vengono accennati con leggerezza.
I rapporti con i nonni, che restano guida solida per la loro esperienza; l’importanza della lettura come primaria forma di conoscenza, a partire proprio dalle favole: nel racconto dell’autrice si colgono reminiscenze di classici, a cominciare da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, ma anche del capolavoro di Hoffmann, Schiaccianoci e il re dei topi: in entrambi questi libri, troppo noti a tutti, una bambina attraversa con la fantasia il mondo e ne incontra dinamiche di prevaricazione e di ingiustizia, ricavandone però i valori più sani.
Anche Olimpia dunque, attraverso la “cioccolata portentosa, che ridarà forza, vigore e volontà di vincere”, fa capire al bruco prigioniero che si può reagire ai soprusi, e anche lei, che ha un segreto da confessare, si convince che le prepotenze si possono vincere, dovunque esse avvengano.
Il libro di Elfriede Gaeng è dedicato ai bambini che conosce, che potranno essere testimoni di questa favola invitando nuovi piccoli lettori nel mondo magico della pagina scritta, così diversa dalle troppo invasive immagini dei cartoni contro i quali, genitori, insegnanti e nonni hanno così poche armi, se non quelle della letteratura per l’infanzia, che, per fortuna, gode in questo momento di buona salute.
Le avventure di Olimpia e del riccio Fritz
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