La voce del crepaccio
- Autore: Matthias Graziani
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2022
Matthias Graziani vive a Bolzano, dove lavora come insegnante e giornalista. La Stirpe nel vento segna il suo esordio nell’editoria. Sottopelle è il suo primo thriller ed è stato apprezzato dal maestro del noir, Andrea G. Pinketts. Con Quel che resta del peccato tinge di noir la sua Bolzano. Ora con la casa editrice Mursia pubblica un nuovo romanzo intitolato La voce del crepaccio. Un libro difficile da definirsi nel concreto, perché è una commistione di vari generi, dal thriller al fantasy al leggendario e antropomorfo.
Ambientato, con fascino, nel 1998 in Alto Adige, di cui fornisce un ritratto preciso:
L’Alto Adige è zona di cowboy, o meglio dei Kuahhuabn nel dialetto locale, i ragazzi delle mucche, con cappelli, stivali, cinture con grosse fibbie, mucche al seguito e cavalli, soprattutto haflinger. (…) il cielo era di un azzurro intenso, ma da settentrione una striscia insanguinata di nuvole stava lentamente divorando tutto il sereno. I rossi gerani in fiore brillavano alla luce del sole morente.
Che cosa è la “voce del crepaccio”? Si tratta della voce del Gletschamm, un uomo sanguinario che sembra infestare queste belle montagne, perché quando esce dal luogo in cui si nasconde miete sempre qualche vittima. Poiché:
Le montagne collegano il passato al presente. Contengono una grande forza primordiale, ma ogni tanto si creano delle crepe e da queste i sussurri, la voce, possono sfuggire. Rivelano i segreti del mondo, ma anche le paure.
Il Gletschamm è forse lui il responsabile della morte di Mirko Ties e della sparizione della sua fidanzata, ex Miss Tirolo? Ma non solo di lei, anche di quella di altre donne. Ad indagare il commissario Lara Boschi: una donna matura, cinquantacinque anni, dal fisico androgino, “col volto sfumato di una bellezza che si sta dissipando”.
Sarà aiutata da Karl Kastner, guardia forestale, che è considerata la leggenda vivente di Bergfeld. Un uomo che ha i capelli folti, e “nessun segno di calvizie a parte una leggera stempiatura sulla fronte”. Fisicamente è in ottima forma, snello e agile come un lupo. “
Ma non solo: Julian Spitaler, giovane del luogo, fornisce loro un valido aiuto, perché lui possiede un dono potente: sente le voci della montagna, per cui sente i bisbigli, la voce roca e profonda della montagna.
Sente così che è giunta l’ora delle ombre lunghe:
Quando il passato incontra il presente, quando il popolo dei Dirlinger scende dalle montagne, coi loro schiavi nudi che camminano legati per i polsi. Quando il vento soffia dal nord, quando le Dolomiti s’insanguinano.
Riusciranno tutti insieme a mettere fine a questa lunga scia di sangue?
Una lettura di grande spessore narrativo, dove le leggende si confondono con la realtà, e tutto rimanda alla notte dei tempi:
Un tempo lontano (…) si dice che questi Dirlinger non morivano e che uscivano dal pavimento, sì dalla terra e dalle grotte. L’unico che si è salvato è il Gletschmann, l’uomo del crepaccio.
Una bella lettura che coglie nel segno di vari generi letterari, con sapienza e una prosa elegante e ricercata. Tra ombre e misteri si snoda un romanzo che seduce e conquista cuore e mente del lettore.
La voce del crepaccio: Il Gletschmann si risveglia con la prima neve. È un assassino inarrestabile, partorito dal ventre più profondo delle Dolomiti (Giungla Gialla)
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Un libro perfetto per...
Per chi ama i thriller, i fantasy e il gotico.
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