La traditrice di Philippa Gregory

La traditrice (HarperCollins 2025, titolo originale Boleyn Traitor, traduzione di Roberta Zuppet) è il nuovo romanzo della scrittrice inglese Philippa Gregory, che ha studiato storia all’Università del Sussex e ha ricevuto un Ph.D. (Doctor of Philosophy, dottorato di ricerca) dall’Università di Edimburgo. Il romanzo è dedicato alla figura di Jane Boleyn, viscontessa Rochford, nata Parker (Norfolk, 1505 circa – Torre di Londra, 13 febbraio 1542), nobildonna inglese che visse durante il regno di Enrico VIII e morta tragicamente.

La bocca di una cortigiana è sempre piena di parole non dette.

È opinione universalmente riconosciuta che la corte è un coacervo di intrighi, segreti, gelosie e rivalità. Non fa eccezione la corte inglese di Enrico VIII Tudor, sovrano imprevedibile, prepotente e protervo, marito infedele di sei consorti, due delle quali spedite al patibolo con soave superficialità. Tanto, mentre quelle presunte traditrici morivano, lui, il gottoso Enrico, si ritirava nella sua cappella privata a pregare.
Anche Jane Parker fu una traditrice e anche spia? Lei, mente acuta e cervello fino, nata in una famiglia facoltosa, col padre intellettuale, con un gran interesse nella cultura e nell’educazione, inviata a Corte durante l’adolescenza ed entrata al servizio della prima moglie del Re, Caterina d’Aragona. Nel 1525 Jane sposa George Boleyn, visconte di Rochford, fratello della regina Anna Bolena, seconda consorte di Enrico. George viene arrestato nel maggio 1536 e imprigionato nella Torre di Londra, accusato di incesto con la sorella. Spazzati via i Boleyn con il sangue, Jane ottiene un posto nella casa di un’altra delle mogli del re, Anna di Clèves, e dovette testimoniare nel mese di luglio 1540 per aiutare il re a divorziare da lei, affermando che la sua regina le avrebbe confidato che il loro matrimonio non era mai stato consumato e che la stessa non sapeva neppure in che cosa esattamente consistesse un rapporto sessuale. Ciò permise al re di annullare il matrimonio con Anna di Clèves per sposarsi con la diciottenne Catherina Howard. Jane ottiene il titolo di Signora della Camera Privata della nuova regina, ma qualcosa accade. La sorte di Jane Parker si compie.

Regina del romanzo storico, la Gregory ha un vero talento nel ricostruire, fin nei minimi particolari, un’epoca affascinante e violenta come quella della corte Tudor. La voce di una donna dimenticata dalla Storia giunge fino a noi, e la sua personalità cattura l’attenzione del lettore.

Quando arrivai a corte per la prima volta come damigella…