

La strega del Sud
- Autore: Stefania Costi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Un romanzo mica come gli altri, questo di Stefania Costi da Modena. Una storia tutta lambrusco e culatello? Beh, ci saranno dentro magari anche la buona cucina e più di un bicchiere di quello buono, ma non si tratta, quanto meno non esclusivamente, di una storia dell’Emilia profonda, rurale e terricola, perché La strega del Sud è un giallo-mistery, un poliziesco. Di uguali non se ne trovano, confezionati in modo ruspante ma aggraziato, originale, corale e coinvolgente. È un thriller della pianura padana orientale, pubblicato neanche troppo tempo fa da Epika Edizioni (Valsamoggia, Bologna, giugno 2024, 138 pagine).
Costi se ne intende di criminologia; risalta da più di un particolare, nel romanzo. Nata a Modena nel 1977, accanita lettrice, scrive da quando era adolescente. Laureata in criminologia, vive e lavora tra Modena e Bologna, impegnata nella formazione, comunicazione e consulenza aziendale. Poco dopo questo romanzo, ha proposto La rivelazione di Anubi, altro mystery fuori spartito, un intreccio di avventura, romanticismo e paranormale.
Dopo una paginetta di prologo, il nuovo non parte affatto da un omicidio, non è mica uno dei quei polizieschi in perfetto ordine per quattro, come tanti altri, con il solito dico e non dico, il vedo e non vedo, il vorrei ma non posso far capire di più. Se non il libro, almeno noi partiamo però dall’assassinio di Vanna Bonsani, nell’ultima casa prima dei campi. Chi l’avrebbe detto, una morta ammazzata a Cascinelle, anonima e addormentata cittadella tra Modena, Bologna e Ferrara? La Vanna poi... d’accordo, era impicciona e manipolatrice, ma finire così!
Che quella fosse una donna tanto cattiva quanto determinata, non occorre tanta fatica per apprenderlo. Si autocompiaceva d’esercitare un potere di controllo sul prossimo e, pur notando che le bocche tacevano al suo passaggio e le mani toccavano le medagliette con la Vergine Maria, non si rammaricava affatto d’incutere soggezione. Era ambiziosa, disposta a fare di tutto per raggiungere i suoi obiettivi. La divertiva immensamente tenere la gente in pugno grazie alle loro debolezze, ma non era lei a generare lo stato di disperazione nelle sue vittime, lo facevano loro stesse commettendo errori, esponendosi a rischi, azzardando scelte infauste. A quel punto, raccoglieva i cocci e usava le informazioni a suo beneficio.
Un’arte subdola appresa dalla madre Pia: le persone sono fragili,
è una nostra colpa? Assolutamente no! Ne approfittiamo per far capire come sia necessario esserlo meno!
E dire che la progenitrice era arrivata diciassettenne dalla Calabria, incapace di parlare la lingua della gente del posto e farsi comprendere nel suo dialetto stretto.
Bisogna arrivare a pagina 47 per trovare Vanna riversa. Dalla corsa scomposta di Gianni, con la fronte velata di sudore e il colorito di un cencio lavato, il vigile urbano Ermanno intuisce la gravità della situazione. Percorre la strada fino alla casa della Bonsani, la porta è spalancata e non si sente provenire un fiato. Il cucinino anni Cinquanta è in ordine: la macchina del caffè nell’angolo, le poche stoviglie della sera lavate accanto al lavello. Salendo al piano di sopra, un odore diventa sempre più pungente, dolciastro, stucchevole. Si ferma. Che è andata lo capirebbe chiunque, dallo sbrego sulla testa, e la circonda una pozzanghera di sangue. Gli occhi sono aperti a fissarlo, è incredibile come riescano a mettere ancora paura e nonostante la militanza ventennale tra i municipali; la vista di un cadavere provoca la nausea.
Uno dei valori di questo romanzo di Stefania Costi è di far scivolare piano piano i personaggi dentro la trama e nelle pagine, senza tanti birignao e presentazioni. Li si vede subito in azione, buoni o pessimi che siano, difettati e difettosi quasi tutti (nessuno è perfetto a Cascinelle), con i loro essere e fare, dire e non dire. Sono uno meglio tratteggiato dell’altro. Vanna e la madre calabrese; la poliziotta Giada, vice questore a Modena ma residente in quella realtà di provincia; la figlia adolescente Enny, all’anagrafe Enoe; il vicino di casa Marco, cuoco per vocazione personale, al pari del consumo delle pietanze, altrettanto soggettivo.
Il talento di Stefania nel costruire soprattutto i protagonisti è considerevole, da spellarsi le mani per gli applausi. Bonsani e famiglia sono un romanzo nel romanzo e Giada merita d’essere conosciuta a fondo. Fisicamente è vicina allo sprofondo, dedita a tutte le cattive abitudini alimentari alle quali abbandonarsi in tanti momenti felici, pagati poi sulle bilance con dolore e sconforto. Per sua fortuna, c’è un sergente di ferro come Enny a riportarla sulla retta via del rigore dietologico. Sa di tendere a ingrassare, dovrebbe fare un po’ di moto, ma nutre una viscerale antipatia per tutto ciò che è sport e dintorni, vive la sua vita anche professionale in uno stato di costante fretta. Difficile ricavare tempo in quell’infilata di impegni, perfino per una modesta cyclette. Comunque, la tiene in soggiorno come monito, a ricordarle che qualcuno nella vita ha la fortuna di nascere magro, mentre lei combatte da sempre per mantenersi appena sotto il filo dell’obesità. Fortuna che le fa schifo cucinare: se oltre che una buona forchetta fosse anche una buona cuoca, sarebbe spacciata.
Il vicino di casa invece - master in criminologia nel cassetto, appresso a un capolavoro letterario che aspetta da tempo una risposta da un editore - mulina coltelli e inforna leccornie. Lo vede praticamente tutti i giorni, salendo sulla Panda ogni mattina diretta al lavoro. Anche quando rientra, la finestra della cucina lo mostra affaccendato a preparare chissà cosa per chissà chi. Enny lo inquadra come il tizio del 34 che spadella tutto il giorno e sta davanti al computer tutta la notte. O scrive o è il peggior pornodipendente d’ogni tempo. Enoe però cambierà parere su “occhi azzurri”. Lo farà anche la madre?

La strega del Sud
Amazon.it: 15,20 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La strega del Sud
Lascia il tuo commento