La sconosciuta del ritratto
- Autore: Camille de Peretti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: E/O
- Anno di pubblicazione: 2024
La sindrome di Stendhal, l’ossessione per un quadro che evoca una complessa e drammatica storia di famiglia, lo scenario dell’Europa del secolo scorso tra la fine dell’Impero austro-ungarico e la fuga di tanti europei nel Nuovo Mondo: tutto questo e molto di più nel bel romanzo di Camille de Peretti, giustamente premiata per una storia lunga un secolo piena di passioni, di miseria, di fortune insperate, una storia di guerre, crisi economiche, violenza su donne indifese costrette alla prostituzione e spesso a condizioni di miseria indicibile. Il romanzo La sconosciuta del ritratto, tradotto dal francese da Alberto Bracci Testasecca e appena pubblicato da e/o, coinvolge, stupisce e affascina per la capacità della scrittrice di entrare dentro mondi lontani nel tempo, ma ricchi di implicazioni che ci riportano inevitabilmente al presente.
Gustav Klimt, il pittore più celebre e stimato della Secessione viennese, aveva dipinto il ritratto di una giovane donna con un cappello e una stola di pelliccia sulle spalle nude, quadro che poi era stato rimaneggiato, ridipinto senza il cappello e la stola: ora la modella indossava uno scialle chiaro, aveva un semplice chignon, le gote rosate, le labbra vermiglie e un neo sullo zigomo. Una cosa strana, Gustav Klimt non aveva mai operato in quel modo. Dietro il quadro si nasconde la storia di una giovane viennese, Martha, servetta in una casa nobile che all’età di quindici anni aveva avuto una storia quasi d’amore con Franz, il ventunenne figlio del padrone di casa, che si era invaghito della ragazza con la quale si intratteneva di notte. Le leggeva poesie del francese Lautremont, il cui nome era Isidor. Quando la ragazza era stata scoperta e scacciata, incinta, poverissima, aveva partorito un maschietto robusto che aveva chiamato proprio Isidor. Si era rifugiata in un sobborgo di Vienna, aveva trovato lavoro in una fabbrica, ma l’epidemia di spagnola l’aveva uccisa e il bambino che aveva appena nove anni era finito in orfanotrofio.
Raggiunti i sedici e congedato dall’istituto, era fortunosamente riuscito a imbarcarsi per l’America, dove era giunto improvvisandosi lustrascarpe a Manhattan negli anni immediatamente precedenti alla crisi di Wall Street del 1929. Mentre l’economia americana precipitava nel baratro, lo scaltro Isidor dal sorriso accattivante mette a segno un colpo in borsa fortunato e diventa molto ricco.
La scrittrice segue le vicende del suo protagonista, di sua moglie Lotte e della sua vasta famiglia, in un’epopea che somiglia a un giallo pieno di colpi di scena, di cui meglio non anticipare lo svolgimento. Miseria e ricchezze esagerate si alternano in questa storia che gira intorno a un quadro trafugato, rivenduto, nascosto, dipinto due volte e infine misteriosamente ritrovato, che ora si trova nella Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, dove è giunto solo nel 2019. Giusto un secolo, quello che ha cambiato la vita dei protagonisti della storia e di tutti noi, europei e americani.
Il romanzo La sconosciuta del ritratto ci racconta una storia d’amore, di sopraffazione, di violenza, di negazione dei diritti fondamentali ma anche di emancipazione e di libertà raggiunta; Martha, morta di spagnola, ragazza madre sedotta e abbandonata alla più squallida indigenza, sarà riscattata da un’altra donna, sua nipote, personaggio vincente di questa storia bellissima raccontata da Camille de Peretti con grande sensibilità, soprattutto nell’affrontare i tanti rapporti difficili tra genitori e figli, di cui il romanzo è estremamente ricco.
La sconosciuta del ritratto
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