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Recensioni di libri

La Via dei Tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa

Feltrinelli, 2014 - Una guida imprescindibile per neofiti e per esperti tarologi, che non si costituisce solo di una spiegazione teorica e pratica relativa ai tarocchi, ma anche di un’autobiografia del suo stesso autore.

Graziella Atzori Pubblicato il 01-11-2020

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La Via dei Tarocchi

La Via dei Tarocchi

  • Autore: Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa
  • Categoria: Saggistica
  • Casa editrice: Feltrinelli
  • Anno di pubblicazione: 2014

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Alejandro Jodorowsky, classe 1929, è un personaggio mitico. Di lui si ricordano alcuni film memorabili come Il paese incantato, El topo, La montagna sacra e Santa sangre-Sangue santo. Regista e autore di teatro, è un esperto nella lettura dei Tarocchi, un libro misterioso e antichissimo, usato quasi sempre in modo divinatorio. Jodorowsky invece segue una via diversa, per sua dichiarazione “terapeutica”: le sue letture hanno lo scopo di rivelare il consultante a se stesso, sono dunque uno specchio dell’anima e anche una visione del mondo. Anche Jung usava il “tarot”, come pure l’astrologia, come strumenti diagnostici. Nell’identico modo operava Bernhard, il terapeuta junghiano che Federico Fellini considerava come un padre spirituale. Non sentiamoci dunque poco intelligenti se decidiamo di approcciarci ai Tarocchi: si tratta di un cammino intuitivo verso la conoscenza interiore, immaginifico, basato sulle associazioni mentali, analogico più che logico.
Il manuale di Jodorwsky, scritto anche con la collaborazione di Marianne Costa, La via dei Tarocchi (Feltrinelli editore, 2014, pp. 554) e tradotto in italiano da Michela Finassi Parolo, costituisce una guida imprescindibile per neofiti e per esperti tarologi. Aprendolo, siamo subito proiettati in un mondo onirico che non ci allontana dalla realtà, ma la fa comprendere vedendola nella sua profondità, nelle cause nascoste, attraverso archetipi vivi e parlanti.

Una caratteristica del pensiero dell’autore è la visione circolare del tempo, analoga a quella dei pensatori antichi che avevano forgiato l’immagine dell’Ouroboros, il serpente che si morde la coda, tempo ciclico dove tutto ritorna, ma con una comprensione ogni volta differente, più vasta, sebbene identica nelle strutture di base. L’analogia più calzante è quella dell’anno con lo scorrere delle stagioni, ma pure quella della pianta che da seme muta in virgulto, in pianta ricoperta di foglie e quindi di fiori, da cui maturano i frutti contenenti il seme, per ricominciare sempre e manifestare il miracolo della vita.
Si tratta di scoprire il senso di nascita, morte e resurrezione, in cui inserire la propria vicenda personale (Chi siamo? Dove ci troviamo? Dove andiamo?), ben espressa nello scorrere consequenziale delle carte numerate con numeri romani da I a XXI, più una carta senza numero, Il Matto, simbolo del caos primordiale che precede il primo Fiat, il seme originario.
Anche l’amore occupa un posto essenziale. Nel gioco delle 78 carte infatti Eros con la sua freccia fatale c’è, il suo numero è il VI, numero della bellezza e della scelta.

Da oltre 40 anni il Maestro a Parigi ogni mercoledì legge i Tarocchi in un caffè poco distante dalla sua abitazione, in modo del tutto gratuito. Possiamo vedere le sue stese anche su YouTube. Il caldo e calmo sorriso invitante, la voce dolce, le sue mani con le dita allungate da pianista sono uno spettacolo e un invito a provare a comprendere, a leggere, a penetrare, ascoltando la voce del cuore, sempre sapiente.
Scrive Marianne Costa nella presentazione del libro:

"Come si fa a scrivere un libro sui Tarocchi? Sarebbe come voler svuotare il mare con un cucchiaino..."

Per farlo è stato necessario selezionare il materiale di migliaia di pagine, perché il significato degli Arcani Maggiori (sono 22) e dei Minori (56) non si esaurisce mai, si scoprono continuamente nuovi aspetti nati dalle associazioni delle carte tra loro. Aggiunge:

"I Tarocchi costituiscono innanzi tutto un apprendistato al vedere."

Scrive l’artista mago:

"La mente razionale è restia ad accettare l’idea che in natura nulla sia casuale, e che tutto quello che accade nell’universo venga provocato da una legge prestabilita, e che certi eventi siano inscritti nel futuro e che l’effetto preceda la causa.”

Si tratta di intuizioni strabilianti, vicinissime alla visione della sintropia o neghentropia, delle onde elettromagnetiche convergenti e non divergenti da un punto emittente, teorizzate dal matematico altrettanto geniale, e oggi quasi sconosciuto, Luigi Fantappiè.
Quanto appena detto significa che il tempo scorre in entrambe le direzioni, dal passato al futuro e dal futuro al passato. La stessa concezione è l’idea cardine del romanzo di Richard Bach Un ponte sull’eternità.
L’interpretazione numerologica nel Tarocco è quella dei pitagorici, secondo i quali il numero è un’entità, non una grandezza quantitativa ma un ens (ente) di natura qualitativa.
Il primo titolo che troviamo nel volume è una dichiarazione misterica e filosofica: Il Tarocco è un Essere.

Buona lettura quindi. Prima delle spiegazioni teoriche e pratiche relative alla carte, viste sotto l’aspetto simbolico della loro figurazione, dei loro colori, del loro numero, abbiamo la vita di Jodorowsky raccontata da lui stesso, un vero romanzo biografico emozionante, sapiente, che termina con le parole: “Giungere a una lettura guidata della Coscienza Cosmica”.
Non è certo poco. Lettura del Tutto, la stessa visione dei mistici di ogni tempo e la stessa conclusione del poema dantesco.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La Via dei Tarocchi

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