

L’infinito senza farci caso
- Autore: Franco Arminio
- Categoria: Poesia
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2019
Franco Arminio, autore che ha avuto il privilegio di veder pubblicate le sue raccolte da case editrici importanti, in un’epoca in cui l’editoria si occupa poco della poesia, è tornato con L’infinito senza farci caso (Bompiani, 2019).
Una raccolta di versi interamente dedicata all’amore, che Arminio intende celebrare nel suo senso più puro e largamente inteso. I componimenti sono brevi, eppure si stagliano sulla pagina e giungono con significati profondi a scalfire il cuore del lettore.
Non si può infatti non rimanere colpiti da alcuni concetti, espressi in modo immediato. Non senza un’apparente retorica, che comunque testimonia un certo riconoscibile stile.
Rivolgendosi a un’ipotetica donna, attraverso frasi quasi lapidarie, in componimenti che non hanno titolo, il poeta ne venera la bellezza, che non è solo fisica in quanto sua compagna amata, ma è anche testimonianza che l’amore è bello proprio perché è tale. Perché esiste, come risposta tangibile a un sentimento che ammanta di desiderio ogni singolo atomo di mente e corpo, senza trascendere mai nella volgare pornografia, dalla quale l’autore mette in guardia.
Entrare in te
pianissimo
e poi restare fermo,
lentamente fermo,
assolutamente fermo.
Nella raccolta viene trattato anche l’altro lato dell’amore, ovvero la morte, come rispetto indelebile per il ricordo e affermazione dell’attesa di qualcosa che verrà.
In un bacio, in una poesia
in un dolore forte
noi cerchiamo la grande occasione
senza passare per la morte.
In questi versi la maturità di un uomo che ha raggiunto il suo infinito; ci è passato attraverso, senza farci più di tanto caso. Guardandosi attorno, sperimentando nuovi modi di dare voce alla sua voce (tanta parte ha avuto il web con l’utilizzo dei social), egli è riuscito a trovare il giusto modo di fare breccia nei giovani, attirarli verso la poesia. Creare interesse, attrarre con le sue opere, rischiando ed esponendosi sempre in prima persona senza risparmiarsi. Mettendosi totalmente a nudo, perché il lettore sa riconoscere quando il messaggio è genuino.
Il resto si perderebbe nella massa di coloro che scrivono per compiacere, senza lasciare alcuna veritiera traccia di sé.
Qui sta il valore aggiunto di Franco Arminio e il successo del tutto meritato, di cui si parlava all’inizio.
In L’infinito senza farci caso , attraverso i suoi enjambement, le sue rime sparse, le strofe dolcissime e l’alternarsi delle assonanze, siamo invogliati ad amare sempre più la poesia. Che non è cosa astratta né esprime concetti prettamente intellettuali. È storia della nostra anima e del nostro sentire. In poche parole, è di tutti.
La vede solo chi ci ama
la bandiera che ci sventola nel viso,
la verità per cui lottiamo
il sogno ancora non ucciso.
Ha ragione Franco Arminio: chiunque ama. Nessuno escluso. Amare è bellissimo ed è una prerogativa comune.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’infinito senza farci caso
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