Io e Dio
- Autore: Vito Mancuso
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2011
Non so se del tutto in buona fede Gianni Baget Bozzo, qualche tempo fa, invitava a interrogarsi sul perché i libri di Vito Mancuso avessero un così largo successo (scrivere di teologia non è come scrivere di teen agers in amore, no?). Provo a rispondere alla sua sollecitazione, dopo avere ultimato la lettura di questo nuovissimo “Io e Dio” (Garzanti, 2011), volumone tanto colto e stratificato quanto di agevole leggibilità. È mai successo, prima di Mancuso, che qualche esperto di metafisica scendesse dalla torre d’avorio e si rivolgesse alle masse in maniera comprensibile? Senza, per di più, scadere di contenuto? Facilità di scrittura unita a temi di peso specifico non indifferente sono la formula vincente del teologo che vende più di Stephen King. “Io e Dio” era già alla seconda edizione dopo la prima settimana e non in virtù di promesse ruffiane. Il saggio, come recita il sottotitolo, si rivolge ai perplessi, non assicura risposte a senso unico, formule magiche, e nemmeno panacee consolatorie. Peraltro assesta colpi polemici tanto ai miopi emissari di una religione (così come la politica) sempre più scissa dal contesto socio-culturale, quanto ai dogmatici dell’ateismo per partito preso.
Vito Mancuso appartiene alla categoria dei credenti (il suo Dio coincide con il Bene, l’amore, l’afflato sociale), ma si chiama fuori dal gioco razzista e pernicioso delle fazioni, degli opposti estremismi, assumendo nei confronti dei dubbiosi (o degli atei senza prosopopea) un atteggiamento, anzi, di sereno confronto. Lo stesso che era già nelle pagine di “Disputa su Dio”, firmato a quattro mani con Corrado Augias. Mancuso rappresenta allora una specie di “miracolo” vivente, e non soltanto per questa sua vocazione vetero-gramsciana (l’autore mi perdonerà) a farsi intellettuale organico, ma anche perché, lo ripeto senza tema di smentita, è anche un ottimo scrittore.
Leggere “Io e Dio” è come predisporsi all’ascolto di un amico che ne sa più di te sul Cielo e i suoi dintorni (il libro è una miniera di citazioni, di riferimenti biblici, filosofici, letterari) e ha voglia di partecipartene, senza presuntuosa accondiscendenza, senza senso di superiorità, con una serenità, un neo-umanesimo, un rispetto antico che rasenta l’empatia. Non fosse che il libro sta già andando a ruba di suo, ne consiglierei l’acquisto immediato.
Io e Dio. Una guida dei perplessi
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A proposito di Mt 10,29-31,forse non ho capito,ma sembra che l’ A. dia del cretino a Gesù.A me pare che G. voglia dire"abbiate fiducia in chi vi manda, perché Egli può tutto e sa tutto",cosa che non ha niente a che vedere con il governo delle piccole cose della vita quotidiana.
Quanto al titolo della biografia del Direttore Scalfari, più
che rivelare un "rapporto", a me pare rivelare l’intento di vendere il libro
Insieme all’ art.36 del CCC, andava comunque citato anche l’ art. 37.
Quanto alle c.d. prove dell’ esistenza di Dio, personalmente
concordo con l’ Ev. Giovanni "Dio nessuno l’ ha mai visto",pertanto resta sempre un rischio.(segue)
Chiedo scusa, ma per imperizia nell’ uso del computer, ho saltato la premessa, e cioè, che condivido quanto sostenuto dall’ autore, salvo alcune cose che,approfittando della vostra cortesia,mi permetterò di segnalare.
Noioso e confonde le idee
TI RINGRAZIO PADRE,perchè nascondi ai Sapienti e ti riveli ai piccoli...
difatti altrimenti i "sapienti" che non sono gli scienziati,gli inventori,gli innovatori ecc sarebbero privilegiati rispetto agli umili e ignoranti,non per colpa propria.
Due o tre macroscopiche stravaganze su Dio Persona (anzi "triplice"!)
e fiducia folle su datazioni,evoluzione,ecc
È vietato pubblicare commenti razzisti nei confronti di qualsiasi razza, popolo, cultura, religione????? ah! Una cultura che permette o OBBLIGA l’infibulazione, il matrimonio a 9 anni,il burka ecc va rispettata,come no-E invede una CULTURA che disprezza tali oscenità si può impunemente offendere,denigrare,osteggiare????