
Un piccolo libro che come uno scrigno racchiude una gemma letteraria. Un racconto breve, ma in esso vi è tutto lo stile narrativo di Maugham. Una pagina dopo l’altra e si è subito elettrizzati dall’intelligenza e da quella sottile vena amara che hanno sempre caratterizzato questo autore.
Dopo una prima lettura, sia per i contorni della vicenda che per le emozioni e la suspense espressa dai personaggi, il romanzo “In Villa” sembrerebbe una perfetta trama cinematografica: il tutto avviene in poche ore, ci si nasconde al mondo una notte per poi risorgere al mattino.
Una giovane bellissima vedova, Mary, di appena trent’anni, dalla pelle color oro pallido, con grandi occhi bruni, dai capelli fulgidi e molto seducente è la protagonista centrale della storia. Mary, la bella creatura, è ospite presso amici inglesi in un’antica villa in Toscana, sulle colline sopra Firenze. Siamo negli anni ’40, la colonia inglese aristocratica può ancora permettersi agi e lussi mentre intorno vi sono macerie e le notizie che arrivano dai fronti sono nefaste. Mary è a Firenze da alcuni mesi, dopo la perdita del giovane marito: un uomo amato così tanto, al quale ha perdonato sempre tutto, sopratutto i vizi: il gioco e l’alcol. Ha ancora negli occhi la sera quando ubriaco rientrava e lei, tristemente decisa, lo accoglieva.
“Feci di tutto per guarirlo, inutile, non serviva. E mi sono trovata costretta alla parte d’infermeria, di custode. Sai, era un giocatore accanito e quando era ubriaco perdeva somme enormi. Se non fosse morto quando è morto sarebbe finito in rovina. A volte stava fuori tutta la notte, e allora capivo che si era sbronzato ed era andato con la prima donna che aveva incontrato. All’inizio ero furiosamente gelosa e infelice, ma poi finii per preferire così, perché altrimenti lui tornava a casa e faceva l’amore con me ma con l’alito che gli puzzava di whisky, contratto, con la faccia stravolta e sapevo che a eccitarlo non era l’amore ma l’alcol, solo alcol. Per anni ho conosciuto solo le umiliazioni dell’amore. La sua morte ha dato la libertà a tutte e due.“
Mary trascorre il suo tempo fra passeggiate in giardino ed inviti a cena. Il soggiorno in Italia le ha giovato al fisico e all’animo, è ancora giovane e bella ed è contesa da due gentiluomini:
- Edgar, amico fraterno del padre, ricco e potente, prossimo a diventare viceré in India, che la ama da quando era piccola
- Rowley, un ricco scansafatiche, ancora giovane tanto da prendere la vita come un gioco e con l’aria di non prender nulla sul serio.
Forse è giunto il momento della scelta: Edgar, il potente diplomatico, o Rowley, il giovane birbante matricolato?. Il destino ha in serbo la decisione per Mary e la sera nella quale lei sceglierà, vivrà una lunga notte che non potrà dimenticare!
William Somerset Maugham, scrittore e commediografo inglese, è famoso per la sua ironia, spesso crudele e cinica, con la quale descriveva, nei suoi romanzi, l’umanità così come gli appariva. Maugham non ha mai perso l’occasione di trasformare le esperienze della sua vita vera in letteratura, come anche le storie che sentiva raccontare durante i suoi soggiorni all’estero o durante i suoi viaggi.
“Nei miei libri mi sono spinto molto in là nel descrivere la natura umana come la vedo, ragion per cui ho fama di cinico. Mi accusano di concentrarmi sul lato debole dei miei simili. Ma io ho cercato di essere onesto. La prima regola del lavoro di uno scrittore è guardarsi dall’ ipocrisia. Mi dicono cinico, ma la virtù mi commuove non meno di chiunque altro".
Dopo la sua morte, le ceneri furono sparse nei pressi della Maugham Library, alla King’s School di Canterbury.

In villa
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Ho letto questo piccolo capolavoro tutto d’un fiato. Lo consiglio a chi ama la letteratura per la scrittura perfetta, la capacità di scandagliare l’animo umano.
Emanuela come non darti ragione! W. Somerset Maugham è un autore da riscoprire.