Il violino del pazzo di Selma Lagerlöf

Arriva in Italia questo romanzo inedito di Selma Lagerlöf, autrice svedese primo premio Nobel femminile per la letteratura nel 1909.
Il violino del pazzo , edito da Iperborea con la traduzione di Andrea Berardini, è una storia carica di emozioni, prove da superare e sentimenti veri da riscoprire, nella quale l’autrice ci accompagna nella vita del giovane Gunnar Hede, studente poco avvezzo ai libri e appassionato solo al suo violino.

Per il giovanotto la sparizione forzata dello strumento e il confronto con la dura verità, porteranno a cambiamenti inaspettati.
Nel suo pellegrinare solitario Gunnar a un certo punto incontrerà Ingrid, una ragazza che fa l’artista di strada, anche se questo non sembra essere proprio il suo stile di vita ideale, però scatterà qualcosa che cambierà per sempre le due giovani vite.

Le loro strade si incrociano, si separano, poi una serie di elementi che stanno tra il drammatico e il gotico, porteranno queste due giovani anime in sofferenza a riunirsi. Da qui inizierà per Gunnar e per Ingrid un lungo e tortuoso cammino di riscoperta e recupero della propria identità, un percorso di formazione non facile che lascerà segni indelebili e la consapevolezza che la vita è segnata da prove da affrontare per trovare un po’ di stabilità.

Il romanzo della Lagerlöf è interessante e coinvolgente in quanto l’atmosfera che lo caratterizza in certi momenti sembra avere un qualcosa di simile alla fiaba, poi però ci sono componenti che portano il lettore al contatto concreto con la dura realtà. Da qui ci si rende conto di come Gunnar e Ingrid siano costretti a subire le cattiverie e il pregiudizio della società che li circonda.

Non solo, i due vengono esclusi da tutto perché ritenuti i “diversi”, gli elementi che, non conformandosi alle regole comuni, sono pericolosi.
Quelli che per il loro essere "fuori dagli schemi" per il loro agire, possono minare gli equilibri della comunità. Gunnar/Becco (sì perché ad un certo punto il protagonista prenderà questo nome) verrà definito pazzo, additato ed etichettato per il suo modo di esprimersi e di comportarsi. Stessa cosa per l’orfana Ingrid, forse mai amata davvero dalla famiglia adottiva e in certi attimi considerata più una cosa che una persona. Per questi due giovani ci saranno, per fortuna loro, poche, ma buone persone che li sosterranno, anche se il cammino di rinascita lo costruiranno solo con le loro forze.

Il violino del pazzo di Selma Lagerlöf mette in narrazione un percorso tortuoso, sofferto, con ostacoli a tratti insormontabili, ma la sincerità, il confronto, il dialogo, la riscoperta delle passioni sopite, la comprensione e quell’amicizia che, piano piano, diventa amore, aiuteranno Gunnar e Ingrid a trovare il loro posto nel mondo e il rispetto da parte di coloro che incontreranno sul loro cammino.