Il vangelo dei bugiardi
- Autore: Naomi Alderman
- Genere: Religioni
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nottetempo
- Anno di pubblicazione: 2014
Miryam (Maria) ha sei figli, è di là con gli anni e ha un cuore duro, nella speranza che così la smetta di sanguinare. Iehuda di Queriot (Giuda) si è inventato un’altra vita: partecipa ai simposi del mercante Calidoro e spesso si confonde tra menzogna e verità. Caifa il sacerdote è divorato dai sospetti verso la moglie, senza contare la fine di Yehoshua di Nazareth (Gesù), un ricordo che grava sulla coscienza malgrado il sostegno del dio in cui crede. Il destino di Ben-Avo (Barabba) è marchiato col sangue e nel sangue sin dalla nascita: un giorno, verso Pasqua, il “nemico” Pilato gli salva la vita che lui voleva scambiare con quella di Gesù, e non certo perché d’un tratto fosse mosso soltanto da compassione.
“Il vangelo dei bugiardi” di Naomi Alderman gira e divaga attorno a queste storie, legato al filo rosso della Storia delle storie, quella del Nazareno mancato re dei Giudei, molto aldilà dalle verità riconosciute e da quelle apocrife, probabilmente oltre la stessa verità dei fatti, stagliandosi però come un libro sontuoso, di una potenza eversiva unica, di un nitore stilistico e di una delicatezza come di rado capita di incontrarne in un romanzo. Senza contare lo sguardo interiore dei personaggi, attraverso cui la vita e la passione di Gesù sono riscritte in taglio umanissimo, “terreno”, anti-apologetico, e per ciò plausibile, e per ciò suggestionante. Una visione parcellizzata e ulteriore dell’ebreo Yehoshua (materico, ispirato, profetico, idealista, forse persino matto da legare), nato come tutti da padre e da madre, fatto di carne e di sangue, sebbene capace – sulla scorta delle sole parole - di rivoltare la storia e le prospettive del mondo a venire.
Attraverso lo sguardo di quattro testimoni del (suo) tempo, sullo sfondo di una Palestina schiacciato dal giogo degli oppressori, il ritratto sfaccettato di un figlio testardo, inquieto, taciturno, ossessionato da un padre onnipotente e dal miraggio del regno dei cieli (Maria); di un amico fidato, a un certo punto sedotto dalla gloria e per ciò tradito e venduto ai romani (Giuda); di un folle che con i suoi vaneggiamenti blasfemi attenta alle tradizioni consolidate della vita del Tempio (Caifa); di un potenziale alleato per la lotta senza quartiere contro l’impero romano (Barabba).
Una narrazione poetica, muscolare, profonda, che fa de “Il vangelo dei bugiardi” uno dei libri più significativi degli ultimi dieci anni e di Naomi Alderman un’autrice sulla quale puntare ormai a scatola chiusa.
Il Vangelo dei bugiardi. Nuova ediz.
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