

Il segreto di Morgana. Tutta un’altra storia
- Autore: Sophie Keetch
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2025
Dal seme piantato nascerà un figlio, che darà lustro alla Britannia. È scritto nel cielo, assicura Merlino, sommo mago secondo il re di cui è consigliere fidato, stregone invece per tutti gli altri. Artù sarà figlio del sovrano britanno Uther Pendragon e fratello di Morgana di Cornovaglia per parte di madre, lady Igraine. Però, è la sorellastra, già seienne quand’è stato concepito, la protagonista del romanzo di Sophie Keetch Il segreto di Morgana. Tutta un’altra storia, rilettura al femminile del mito arturiano. Per i tipi della casa editrice romana Newton Compton, è in diffusione da gennaio, in veste cartacea, nel formato pocket della collana King (2025, 384 pagine) e digitale, dopo essere apparso in prima edizione italiana nel 2023, tradotto da Tessa Bernardi, per la Nuova Narrativa Newton.
L’autrice gallese, laureata in letteratura inglese a Cardiff e specializzata nel ciclo bretone, ha esordito tre anni fa con questo Morgan is my name, che avviava una trilogia fantasy in cui le vicende vengono riviste secondo il racconto inedito della sorella gaelica di Artù, Fata Morgana. Newton Compton ha già pubblicato anche La vendetta di Morgana, nel 2024.
Non si faccia confusione tra Morgan e Morgana: sono la stessa persona, terza figlia del duca Gorlois di Cornovaglia e della bella, delicata e pia Igraine. Il parto che ha visto venire alla luce la bimba è stato molto difficile, durante una violentissima burrasca, che spingeva ondate distruttive contro il castello-fortezza sull’isola di Tintagel. Ispirata dalla tempesta, la mamma ha voluto battezzare la neonata Morgan, che in lingua gaelica significa portata dal mare, data dal mare. Dimostrando fin da piccola un carattere forte, risoluto, pronto a tutto e una grande e caparbia intelligenza, ha voluto conservare la versione maschile del nome. Il padre non voleva forse un erede maschio al terzo tentativo, dopo Morgause ed Elaine?
Il primo romanzo della trilogia racconta i primi anni di Morgan, dall’infanzia a Tintagel, alla giovinezza fino a Camelot. È davvero un’altra storia, come viene annunciato? In gran parte sì, senza dubbio, narrata anche in modo molto soggettivo, originale, da Sophie Keetch, in chiave possiamo dire femminista e morganocentrica. Sotto altri aspetti, però, non è una storia diversa, ma soltanto perché non esiste un’unica versione della leggenda di Artù e comprimari, tante sono e differenti, a partire da quelle tramandate oralmente dai primi cantori antichi del grande gallese, presente dopotutto in quasi tutti i secoli successivi (Dante cita Lancillotto e Ginevra, non parliamo nemmeno del Romanticismo!). Se fossimo in campo musicale, si potrebbe parlare di tantissimi arrangiamenti diversi e perfino di spartiti differenti, per arrivare alle innumerevoli rappresentazioni nella letteratura epica, nel cinema, nelle fiction, ognuna con qualche particolare proprio, aggiunte, sottrazioni, perfino contraddizioni. Non una, quindi, ma tante le storie di Artù, sebbene in tutte ricorra una rivalità con più o meno acrimonia tra il re e la sorellastra sorceress, maga, stregona. Morgan fa suo il profilo ambiguo dell’incantatrice e dopotutto condivide la figura che-non-si-sa-come-prendere dello stesso Merlino, presentato inizialmente dalla narratrice gallese come uno sconosciuto di corporatura esile, fasciato in lunghe vesti blu notte e con in mano un bastone di legno nero, attorcigliato a spirale, brandito come un’arma. Solcato da rughe, il volto non ha età, i lineamenti sono talmente affilati da sembrare quasi aguzzi. Gli occhi inquieti, neri come pozze di pece, osservano con guizzi rapidi e misurati. La voce è una nenia monotona, come il ronzio di una vespa chiusa in una bottiglia.
Non date mai per scontato quello che leggete, raccontato in prima persona da Lady Morgan-Morgana. Tante sorprese potrebbero scalfire certezze che si credono acquisite. Sophie è attratta da questa antagonista femmine nella saga di Artù, la considera un personaggio ricco di chiaroscuri. Sono quelli che nel corso del tempo hanno consolidato una fama malefica intorno a lei. La Keetch, però, non ha voluto fermarsi alla superficie, alle azioni spregevoli che le sono attribuite dalla tradizione raccolta nella narrativa. Ha voluto cercare la vera Morgana attraverso gli eventi meno noti della sua vita, così la “fata” ha cominciato a prendere una fisionomia più complessa, spinta da scopi oltre il “semplice antagonismo”. Colti gli archetipi dell’umanità nella tradizione arturiana, ha scelto di usarli, di farne i presupposti della narrazione: temi universali senza tempo come l’amore, il potere, il tradimento, la malinconia. È una leggenda articolata, “assurda, divertente, romantica, drammatica, tragica”. Nessuno è perfetto, anche se ci prova, afferma Sophie. Perfino Artù e altri grandi cavalieri hanno tanti difetti, commettono errori. Non è tutto bianco o tutto nero e Keetch ha valorizzato le sfumature.
Quello ch’è certo è che in confronto al valoroso e benevolo duca di Cornovaglia, tenerissimo con la terza figlia (altro che intestardito a pretendere un maschio), Pendragon sembra un prepotente poco di buono, punto e basta. Invaghito della bella Igraine, fedelissima al marito, le si unisce nottetempo con l’inganno, grazie a un incantesimo di Merlino, che gli concede le fattezze e il timbro di voce del marito. Mentre Uther raggiunge Tintagel, i suoi uomini uccidono Gorlois. La piccola Morgan incrocia nel castello una sagoma maschile avviata verso la camera da letto della madre. La figura le rivolge bruscamente la parola. L’aspetto è del padre, ma vagamente imperfetto. La voce è quella profonda del buon duca, però il tono le sembra sconosciuto, pronuncia parole aspre, come il papà non faceva nemmeno con le bestie, che rispettava.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il segreto di Morgana. Tutta un’altra storia
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Un must per chi ama il ciclo arturiano ma cerca una prospettiva diversa: meno epica e più intima, meno draghi e magie rinomate, più crescita personale, lotta per la libertà e solidarietà femminile. Lo stile, a tratti lento, permette di respirare con Morgana; e la sua ambiguità rende la lettura vera, con un finale aperto e pieno di speranza.
Se ami le donne coraggiose, intrighi medievali e una magia intima, Il segreto di Morgana ti catturerà – e ti rimarrà nel cuore.