Il grande cerchio
- Autore: Maggie Shipstead
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2022
Romanzone americano di oltre 700 pagine, per il TIME “miglior romanzo del 2021”, quello che Rizzoli pubblica con il titolo italiano Il grande cerchio, tradotto da Francesco Graziosi.
La scrittrice Maggie Shipstead in queste pagine si misura con un grande personaggio, quello della pilota Marian Graves, che nella lunga parabola della sua vita, ha attraversato il secolo scorso partecipando, con il suo coraggio e la convinta determinazione, a una serie di eventi, personali e collettivi, che ne fanno un personaggio molto emblematico del cammino delle donne, accidentato e tortuoso, che ha portato molte di loro ad affrontare sfide inimmaginabili.
La storia di Marian, nata insieme al gemello Jamie, in seguito al naufragio della nave su cui erano imbarcati con i genitori dove la madre era scomparsa, li vede orfani da subito. Il padre, Addison, era infatti il comandante della Josephina, che per salvare i figli aveva abbandonato la nave e per questo era stato condannato a una lunga detenzione. I ragazzini erano cresciuti con lo zio, pittore alcolizzato poco attento ai nipoti, a Missoula, in uno stato di semi abbandono.
Il romanzo segue le vicende della crescita dei due ragazzi, che prendono strade diverse: Marian da giovanissima decide che farà la pilota di aerei, e con coraggio troverà il modo di farsi pagare le lezioni da un uomo, Barclay Mcqueen, che da quando l’ha vista se ne è innamorato e farà ogni cosa in suo potere per conquistarla.
La loro storia sentimentale, non proprio d’amore, avrà un risvolto drammatico a causa dell’irriducibile carattere di Marian, poco disposta ad accettare la prigione dorata in cui l’uomo - una volta divenuto suo marito - vorrebbe rinchiuderla. I grandi amori di Marian sono in realtà quello per suo fratello Jamie e per il compagno d’infanzia, Caleb, che le resteranno sempre vicini.
Ci sarà anche un’amica, Ruth, compagna di volo durante la guerra, e il suo secondo marito Eddie: entrambi importanti nello svolgimento della lunga storia raccontata da Maggie Shipstead.
Con un interessante espediente narrativo infatti l’autrice riesce a rendere coinvolgente una storia del passato perché una star di Hollywood che ormai ha esaurito il suo successo, Hadley Baxter, ai nostri giorni, oltre un secolo dopo la scomparsa di Marian, viene coinvolta nell’interpretazione del ruolo della pilota misteriosamente scomparsa in un film che ne rievoca l’avventurosa vicenda.
Nel tentativo di immedesimarsi quanto più possibile nel ruolo, Hadley finisce per incontrare persone che l’hanno conosciuta e svelare misteri rimasti sepolti.
Ne scaturisce una trama complicata, piena di risvolti pubblici e personali, storie parallele, personaggi inediti, e soprattutto avventure pericolose ed estreme, che conosciamo seguendo Marian nel gelo dell’Antartide, nella distesa infinita di ghiacci perenni, nella solitudine dei suoi pericolosi voli, nella sfida continua che la porta a superare i limiti umani, incapace di fermarsi, assetata di conoscenza e coraggiosa, quando non addirittura incosciente.
Una donna che può travestirsi da maschio in un tempo in cui era necessario per affermarsi. Ne deriva un’ambiguità, anche sessuale, di una estrema modernità.
Sono queste le caratteristiche che l’autrice del romanzo attribuisce alla sua originale eroina.
Un libro interessante per le informazioni contenute, complesso nella lettura, ma capace di coinvolgere nella strabiliante avventura di Marian Graves ai confini del mondo anche i lettori di romanzi avventurosi, non solo le lettrici che amano le storie di donne coraggiose.
Il grande cerchio
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