Il giudice di Steve Martini

Un uomo integerrimo o uno come tanti? Un innocente o una mela marcia? Domande che il lettore si pone addentrandosi fra le pagine del romanzo di Steve Martini Il giudice (TEA, 1999, trad. di A. Raffo)-

Un giudice e le regole. Se si ha il potere di decidere per la vita degli altri, allora la propria dev’essere irreprensibile. E al di sopra di ogni sospetto. Per questo sembra inverosimile trovare il giudice Armando Acosta, conosciuto nell’ambiente come Nocedicocco, soprattutto da chi gli è ostile, tra le braccia di una prostituta. Eppure…
Brittany, la ragazza in questione, l’unica che potrebbe spiegare il fatto, viene trovata assassinata il giorno successivo. Un testimone scomodo? Una vendetta? Magari per impedirle di parlare, di dire la verità. Ma quel è la verità? Colpevole o innocente? Ed ecco che Acosta diviene il primo e forse unico indiziato, le luci lo puntano e tutto sembra già deciso.
Paul Madriani non è amico di Acosta. Anzi, si è scontrato con lui diverse volte. Eppure è l’unico che può provare la sua innocenza…

Steve Martini ci dona una storia intensa e drammatica, una storia nella quale sarà fin troppo semplice immedesimarsi grazie allo stile pungente dell’autore. Un autore che ha saputo tratteggiare fisionomie e caratteri di protagonisti che metteranno in scena per noi lo spettacolo delle loro vite. Senza censure. E noi spettatori famelici in attesa di quell’epilogo che ci faccia sorridere. O perlomeno che sia gradito ai protagonisti di questa vicenda.
Una vicenda dedicata a chi ama le storie di legge o a chi cerca un modo per ingannare la giornata. E anche se non amate il genere vi consiglio di dare una possibilità a questa perla, emozioni sincere in cambio di poche ore del vostro tempo è uno scambio decisamente equo, non vi pare? Io le motivazioni ve le ho date, ora scegliete la vostra e tuffatevi tra queste pagine. Vedrete che non ve ne pentirete.