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Recensioni di libri

Il club delle lettere segrete di Angeles Donate

Feltrinelli, 2015 - Un delicato romanzo dedicato a tutti quelli che credono che un piccolo gesto possa salvare il mondo.

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 28-10-2015

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Il club delle lettere segrete

Il club delle lettere segrete

  • Autore: Ángeles Doñate
  • Casa editrice: Feltrinelli
  • Anno di pubblicazione: 2015

Scheda e prezzo libro:

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E’ da pochi giorni in libreria edito da Feltrinelli Il club delle lettere segrete (titolo originale El invierno que tomamos cartas en el asunto, traduzione di Alice Pizzoli) di Angeles Donate, giornalista e scrittrice spagnola nata a Barcellona, delicato romanzo dedicato a tutti quelli che credono che un piccolo gesto possa salvare il mondo.

“A cosa serve un postino in un mondo in cui non si scrivono più lettere?”.

Sara l’unica postina di Porvenir, un paesino spagnolo di montagna che non aveva nulla di speciale, “né rovine antiche, né eroi dell’indipendenza”, era consapevole che con la chiusura dell’ufficio postale vecchio di cento anni, il suo posto di lavoro era a rischio. Una mail aveva annunciato a Sara che sarebbe stata trasferita in città dopo Natale perché bisognava riorganizzare le risorse e ridurre i costi. “Un colpo basso” per la quarantacinquenne madre di tre figli. Per questo ora Sara si sfogava con Rosa la sua vicina di casa.

“Sono cresciuta in questo paese e qui sono nati i miei figli. A Porvenir siamo una grande famiglia, se mi trasferiscono, cambierà tutto”.

Rosa era per Sara come una figlia, entrambe vivevano nello stesso edificio austero e solido di pietra gialla, l’anziana signora aveva visto nascere Sara e l’aveva accompagnata in tutti gli avvenimenti più importanti della sua vita. Rosa, rimasta sola in quella sera invernale, lavorava a maglia e ripensava al passato, soprattutto a Luisa, la sua amica del cuore di sessant’anni prima, la cui amicizia era terminata quando Rosa aveva sposato Abel. Se è vero che “le parole non pronunciate sono ancore che ci trascinano verso il fondo”, come ripeteva spesso Rosa, forse non era troppo tardi per saldare un vecchio debito. Forse non era un caso che volevano trasferire Sara e chiudere l’ufficio postale di Porvenir, forse non era un caso che Sara avesse raccontato proprio a Rosa cosa le stava per capitare.

“E forse, solo forse... riuscirò a trovare un modo per fare qualcosa per Sara e il paese. E potrei anche saldare il mio debito”.

Porvenir, un labirinto di pietra e ardesia di solo mille anime, più gli abitanti che occupavano una dozzina di case sparse attorno al paese è teatro di una piccola storia che ha il sapore della magia e della speranza. Una catena epistolare nata per un nobile scopo coinvolge una serie di persone perché ciascuna lettera rappresenta un pezzettino delle nostre vite intrappolato nell’inchiostro.

L’autrice dimostra nell’era, dove la comunicazione globale viaggia tramite mail, sms, brevi messaggi su Facebook e l’ultimo arrivato, WhatsUp, come una lettera possa ancora affascinare e sorprendere il/la destinatario/a.

“Cara Luisa, ti prego, non stracciare questa lettera. Non subito, almeno”.

Una “povera vecchia” con il cuore di un toro sarebbe stata capace di formare una catena di parole talmente lunga da arrivare fino in città e talmente forte che nessuno l’avrebbe potuta spezzare.

“Sara ha bisogno di una lettera da consegnare, ed io ho bisogno di parlarti di una cosa”.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il club delle lettere segrete

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