Il circolo Bellarosa
- Autore: Saul Bellow
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
Scritto nel 1990, "Il circolo Bellarosa" di Saul Bellow ci racconta la storia di personaggi che hanno cambiato la loro vita o sono legati ad altri da vincoli di riconoscenza.
La trama è molto semplice: il narratore, un ricco uomo che ha fondato il centro Mnemo sine a Filadelfia dedicato alla memoria, incontra Feuistein, un profugo europeo. Quest’ultimo è sopravvissuto ai lager con l’aiuto del circolo Bellarosa, una misteriosa organizzazione che aiutava gli ebrei a fuggire dall’Europa e dietro la quale si nascondeva il miliardario e uomo di spettacolo Billy Rose, e dopo l’arrivo in America vuole incontrare il suo benefattore. Il bene va fatto in silenzio perciò Billy Rose rifiuterà di incontrare il suo beneficato anche per evitare di essere fatto oggetto di attenzioni pecuniarie o di ricatti, come capita ad un miliardario.
Il romanzo è particolare perchè i personaggi sembrano sempre diversi da come appaiono. Feuistein si è salvato, ma non conserva molto della sua origine europea: in America ha fatto i soldi e ha sposato una donna ricca e obesa. Quest’ultima, Sorella, è un riuscitissimo personaggio femminile: brutta, grassa e consapevole di esserlo, ha un’intelligenza luminosa e un sincero amore verso il marito. Sarà lei a contattare Billy Rose che non ha le caratteristiche del benefattore: è avido, snob, tagliente nei giudizi. Non sembra insomma una grande persona. Ha un passato turbolento e forse i gesti di amicizia verso i suoi correligionari sono gli unici gesti di carità verso il prossimo della sua vita.
Il narratore, che è anche personaggio della storia, perde di vista con il tempo i coniugi Feuistein fino a che non decide , spinto forse dalla vecchiaia o, più probabilmente , dalla solitudine, di ricontattarli, pur avendo smarrito il loro indirizzo (molto ironico per un uomo che ha creato un centro della memoria). Farà una scoperta finale che non posso rivelare, che però è la summa del libro.
Rispetto al "Dicembre del professor Corde" è un libro molto più amaro, seppur percorso da una vena satirica non indifferente, in cui la vita viene identificata con la memoria e l’oblio con la morte: il ricordo può sopravvivere all’uomo, ma quando si è in vita non sempre "ci ricordiamo" di essere generosi verso gli altri, sia pure con un saluto. Ed è un libro che è una spaventosa descrizione della vecchiaia anche quando è accompagnata dalla ricchezza materiale. Il narratore-protagonista è un uomo solo atterrito dalla sua stessa ricchezza.
Un’altra chiave di lettura potrebbe essere il rapporto tra Europa e America, tra passato e futuro o anche i riferimenti all’ebraismo (quante volte il narratore o Feuistein insistono sul loro essere ebrei in un mondo WASP) che anche in America non sempre è accettato o altre. Dalla molteplicità di livelli ci accorgiamo di trovarci di fronte ad un capolavoro da leggere con lentezza e profondità.
Il circolo Bellarosa
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