I turbamenti del giovane Törless
- Autore: Robert Musil
E’ del 1906 la prima edizione de "I turbamenti del giovane Törless" di Robert Musil, un romanzo che narra di un gruppo di allievi in un collegio esclusivo dell’Austria.
Borghesia medio-alta austriaca. Il giovane Törless entra in giovane età in un collegio militare, dove spera di uscire come giovane uomo strutturato e forte per una vita adulta all’insegna del lavoro, della famiglia, dei figli.
Il collegio, invece, lo "turba": conoscere altri ragazzi lo rende a volte più forte, al limite del sadismo, a volte debole, fiaccato, impaurito dalla linea d’ombra che porta verso l’essere adulto. Manco a dirlo, il cognome etimologicamente significa qualcosa di chiuso da difficile da abbattere. Törless prova un’immensa solitudine in mezzo agli altri ragazzi, perché rimpiange la vita coi genitori; riesce a fare amicizia con due coetanei, Beinberg e Reiting, due tipi non proprio calmi, ma un po’ "spostati", che trovano sfogo al disagio torturando e rendendo la vita impossibile a Basini, un ragazzo che ha contratto debiti economici proprio da Reiting e sottrae del denaro a Beingbern, ma viene scoperto da quest’ultimo.
Attraversati da una noia già "esistenziale", i tre si accaniscono su Basini con atti di sadomasochismo e di vere e proprie torture, anche di tipo sessuale. Basini rivela proprio al giovane Törless di essere innamorato di lui, di volerlo come amante. Chiaramente quest’ultimo rifiuta l’amore, ma approfitta di lui, con atti sessuali abbastanza espliciti (pensare che siamo nel 1906!).
E proseguiamo con Musil:
"Törless dunque sedeva immobile, in perfetto silenzio, non distoglieva lo sguardo da Basini ed era completamente immerso nel folle vortice che si muoveva nel suo intimo. E da quello incessantemente emergeva la domanda: che cos’è questa qualità particolare che io possiedo? A poco a poco non vide più né Basini, né le lampade incandescenti, non sentì più il calore animale intorno a sé e nemmeno il brusio rumoreggiante che sale da una moltitudine di persone, quand’anche sussurrino. Come una massa ardente e oscura tutto questo vorticava indistinto intorno a lui. Solo sentiva un bruciore nelle orecchie e un freddo gelido nelle punte delle dita. Si trovava in quello stato di febbre, più interiore che fisica, che tanto amava. Questo stato d’animo, cui si accompagnavano anche impulsi di languore, cresceva sempre di più. Prima, quando si trovava in un simile stato tendeva ad abbandonarsi a quei ricordi che restano dopo che per la prima volta l’alito caldo di una donna ha sfiorato un’anima giovane. Anche quel giorno si risvegliò in lui un simile estenuato calore".
Questi atteggiamenti porteranno delle conseguenze che non diremo.
La scrittura di Musil è chiara, esatta, asciutta, ma anche attraversata da un languore, da un disamore che fanno di questo il più bel romanzo di formazione del Novecento europeo. Il testo è disponibile come tascabile o nei Meridiani con gli altri romanzi di Robert Musil.
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