Gli amanti di Falun
- Autore: Johann Peter Hebel, E.T.A. Hoffmann
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2018
Ci sono libri meravigliosi in parte dimenticati o comunque poco noti al giorno d’oggi che andrebbero riscoperti per la forza evocativa delle immagini narrate, la limpidezza di sguardo dei loro autori e per la purezza dei sentimenti in essi espressi.
Gli amanti di Falun è un’opera che racchiude in una pubblicazione italiana fatta dalla casa editrice Elliot due racconti che narrano la stessa storia, sia pur con titoli diversi, in due differenti versioni. Il primo racconto intitolato Ricongiungimento insperato è dello scrittore svizzero di lingua tedesca Johann Peter Hebel, il secondo Le miniere di Falun del tedesco Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, a tutti noto più semplicemente come E.T.A.Hoffmann.
Hebel dei due è certamente il meno famoso al grande pubblico contemporaneo. In realtà si tratta di uno scrittore di notevole importanza che merita di essere letto e in particolare questo suo meraviglioso racconto, che apre quest’opera.
In esso si narra la storia di una ragazza e di un giovane minatore svedese che lavora nelle famose miniere di rame, ancora oggi attive e tra le più importanti in Europa e nel mondo, di Falun nel cuore della Svezia, nella contea un tempo chiamata Kopparberg e oggi Dalarna, una delle più belle a livello paesaggistico di questa nazione.
Siamo nel 1719, i due protagonisti sono promessi sposi e mancano pochissimi giorni alle tanto attese nozze. Sono molto innamorati l’uno dell’altra e si promettono amore eterno. Tutto sembra andare per il meglio per i due giovanissimi sposi, quando un tragico incidente in miniera proprio pochi giorni prima della cerimonia nel quale viene coinvolto il ragazzo, impedisce alla coppia di fidanzati di unirsi in matrimonio. La vana attesa di lei e il dolore che la attanaglia, rendono struggente l’atmosfera di questa brevissima storia, ma il finale è davvero sorprendente.
Il ragazzo infatti per molto tempo non viene ritrovato, perché sepolto molto in profondità sotto un cumulo di detriti. Solo dopo più di cinquant’anni,in seguito ad uno scavo più profondo operato da alcuni minatori per costruire un pozzo, il corpo del giovane emerge quando di lui in città e nei dintorni si era persa la memoria,essendo in pratica quasi tutti i suoi colleghi,amici e familiari ormai da tempo defunti. Nessuno quindi sembra in grado di svelare l’identità del ragazzo, nonostante il suo volto appaia nitido, essendosi incredibilmente conservato intatto nei lineamenti, come se fosse morto da poche ore o al massimo da qualche giorno.
Solo un’anziana signora giunta sul luogo del ritrovamento, provata dalla fatica e dagli anni, è in grado di riconoscerlo e della quale è bene non rivelare l’identità per non togliere il gusto di questa bellissima lettura.
Una storia breve, intensa, romantica, legata alla tradizione popolare e che si ispira a un fatto realmente accaduto, dal momento che viene narrata con una certa esattezza non soltanto l’ambientazione e la successione dei principali eventi accaduti,ma anche le date.
L’autore tende, come ogni bravo autore di narrativa, a romanzare un po’ la storia, lasciando ai lettori la libertà di credere quali siano gli elementi reali della vicenda e quali quelli che potrebbero essere eventualmente un prodotto della sua fantasia.
Si evince però che, dalla precisione della descrizione e dal tono solenne della narrazione, egli voglia testimoniare l’autenticità di tale racconto. L’amore eterno è il tema fondamentale di questo struggente, poetico e affascinate racconto.
La prosa che lo caratterizza è efficace, precisa e raffinata, tipica dell’inizio dell’Ottocento, periodo nel quale Hebel compose tale testo e per l’esattezza l’anno 1810,come specificato nell’ incipit.
Ci sono però passaggi in cui il linguaggio diventa più semplice, immediato e dolce allo scopo, con ogni probabilità, di esprimere in pienezza l’autenticità, la genuinità e la purezza del sentimento dei due giovani amanti. Un racconto forse d’altri tempi per il modo con cui l’amore viene declinato, tipico del Romanticismo, di cui molti autori di lingua tedesca furono i primi esponenti e che esportarono in tutta Europa, dando vita a un movimento letterario e culturale tra i più importanti di questi ultimi secoli. Hebel con questo racconto invita però a riflettere i lettori di ogni provenienza, epoca ed età sul senso più profondo di una relazione sentimentale e la straordinaria attualità del suo messaggio risulta evidente: mettere la persona amata al primo posto, al punto che la sua felicità è anche la propria. Un grande insegnamento per tutti noi ancora oggi, perché è sempre più raro leggere pagine di letteratura dotate di così elevata e autentica poesia che risuonano come dolce melodia per chi legge, riuscendo a commuovere chiunque.
Non si tratta comunque di una tragedia o di un dramma, ben si intenda, ma di un racconto nel quale vita e morte vengono messe in intima relazione tra loro, donando un senso spirituale a entrambe, che vale sia per coloro che hanno accettato il dono della fede in Dio, sia ai non credenti, che agli scettici, insomma a tutti.
Le differenze con la versione di E.T.A. Hoffmann sono numerose e abbastanza evidenti ma non ha a che fare con il finale, l’epoca in cui si svolge e il messaggio che il racconto in un certo senso vuole trasmettere, bensì con i passaggi intermedi e alcuni particolari. Infatti Hebel non dà un nome ai due sposi, forse perché non li conosceva e il suo racconto è assai conciso, incentrato sull’esito e sul sentimento di amore reciproco provato dai due giovani. Una narrazione semplice per elementi, trama e personaggi. Hoffmann, non a caso celebre come autore di storie cupe e gotiche, incentra invece la storia sugli aspetti psicologici e in particolare sui fantasmi interiori che tormentano il protagonista che ha un nome: Ellis.
Egli infatti decide in piena libertà e non per lavoro di tentare una rischiosa e improbabile impresa nella miniera di rame allo scopo di recuperare un oggetto prezioso da donare alla sua promessa e amata sposa Ulla, figlia del proprietario della miniera stessa, proprio in vista delle nozze. Inoltre compare nella versione di Hoffmann un misterioso e ambiguo personaggio, un vecchio minatore.
Egli infatti è colui che determina la scelta di Ellis di abbracciare questa nuova professione, abbandonando quella di marinaio presso una compagnia delle Indie Orientali.
I due uomini si incontrano in una locanda a Göteborg, dove la nave sulla quale lavora Ellis si ferma per una sosta di alcuni giorni. Il vecchio minatore, in una lunga conversazione in cui il giovane gli confida i dubbi riguardanti il suo futuro, cerca di convincerlo a recarsi a Falun per lavorare presso le famose miniere di rame.
Ellis rimane affascinato dalla testimonianza del misterioso e anziano uomo.
In seguito egli decide di accettare tale proposta, anche perché rimasto solo a causa dell’improvvisa scomparsa della madre,alla quale era molto legato e con la quale viveva nei rari momenti in cui poteva tornare a casa, dopo i lunghi mesi trascorsi per mare lontano da essa. Il racconto di Hoffmann molto più lungo e ricco di dettagli, è caratterizzato dal continuo alternarsi di situazioni poetiche e di grande dolcezza e di passaggi invece più cupi,misteriosi e con un’atmosfera a tinte fosche. Emerge in questo racconto la complessità della mente umana e le paure e i dubbi di Ellis si trasformano a poco a poco in ossessioni e dubbi che lo porteranno alla rovina. Ruolo importante in questa versione è quello del vecchio minatore, che da personaggio saggio e buono,assume nel corso della narrazione le fattezze di un vero e proprio antagonista, oscuro e cattivo, ispiratore di quelle misteriose forze che trascinano Ellis nel baratro fino alla tragica morte in miniera.
Il finale della storia resta comunque pressoché identico con l’elemento romantico, pur in un contesto malinconico, a chiudere il cerchio della narrazione e donando un minimo di serenità ai lettori.
Johann Peter Hebel nato a Basilea, in Svizzera, nel 1760 e scomparso nel 1826 a Schwetzingen, nella regione stato del Baden-Württemberg nel sud della Germania, è stato poeta e scrittore di lingua tedesca tra i più importanti della sua epoca. Considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura dialettale alemanna, ha dedicato gran parte della sua vita alla spiritualità e alla fede, facendo studi religiosi e ricoprendo per un periodo l’incarico di pastore protestante. I suoi scritti risentono molto della sua forte sensibilità spirituale e Ricongiungimento sperato fa parte di una più ampia raccolta di racconti e aneddoti intitolata Tesoretto di un amico di casa renano disponibile anch’essa in italiano.
Ernst Theodor Wilhelm Amadeus Hoffmann è nato nel 1776 nella città di Königsberg, all’epoca parte della Prussia e oggi chiamata Kalingrad, enclave russa in territorio tedesco ed è morto a Berlino nel 1822. Scrittore di fama mondiale, non ha certo bisogno di grandi presentazioni. È noto soprattutto per le sue opere di atmosfera gotica e i suoi racconti dell’orrore, che lo rendono uno degli autori più famosi di ogni epoca in questo genere letterario.
Non tutti sanno, forse, che ha iniziato il suo percorso professionale come critico musicale, è stato anche compositore e nell’ultima parte della sua parte della sua vita persino giurista.
Gli amanti di Falun. Due racconti è un’opera pubblicata come detto in Italia dalla casa editrice Elliot nella collana “I Lampi” nel 2018.
La traduzione di Ricongiungimento insperato di Hebel ( titolo originale dell’opera Unverhoffets Wiedersehen e l’anno della prima pubblicazione è il 1811) è di Walter Fidaleo. Quella invece di Le miniere di Falun di Hoffmann ( titolo originale Die Bergwerk zu Falun e l’anno della prima pubblicazione è il 1819) è di Rosina Spaini.
Due bellissimi racconti: senza dubbio più duro e meno sentimentale, almeno per gran parte del suo svolgimento, quello di Hoffmann, più romantico e poetico quello di Hebel. Le miniere di Falun tuttavia oltre alla sua grande forza espressiva e la sua capacità straordinaria di indagare gli angoli più nascosti della mente umana, mantiene viva la stessa poesia e lo stesso romanticismo nel finale che lo rende accostabile a quello di Hebel, per la coerenza del messaggio finale.
Due grandissimi autori capaci con la loro magistrale sapienza narrativa, il loro elevato stile lirica e la loro straordinaria creatività, di condurre per mano i lettori attraverso una storia unica per la sua capacità di coinvolgere attraverso un turbinio di emozioni e per il sua forza spirituale.
Franz Kafka rimase colpito in particolare da Ricongiungimento insperato di Hebel tanto da arrivare ad affermare:
È la storia più meravigliosa che esista!
In effetti chi scrive può affermare di avere una leggera preferenza per il bellissimo racconto di Hebel che si fa preferire per il suo romanticismo e la sua forza spirituale, ma entrambe le versioni di questa storia hanno uno straordinario fascino e restano due capolavori immortali.
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