Fiori Neri di Barbara Baraldi e Gianluca Bucci

Di solito, i fiori ci evocano sensazioni piacevoli, colori indefiniti e indefinibili che si fanno strada nella nostra mente e ci regalano emozioni quali gioia, positività, colore: un blu acceso, un giallo luminoso, un rosso che ci ricorda l’amore, un bianco candido e talmente puro che solo Madre Natura è in grado di creare. Ma se questi fiori fossero neri? Neri come il carbone, come la pece, come la notte più buia dall’alba dei tempi. Nero sinonimo d’eleganza, nero sinonimo di lutto. Tante fotografie, rigorosamente in bianco e nero, che ritraggono e testimoniano queste meraviglie che Madre Natura ha saputo regalarci e una storia, ad accompagnare queste immagini. O forse sono le immagini a fare da sfondo a questa storia? Niente di tutto ciò. Sono due stili, due modi di vedere le cose che si amalgamano tra loro, non escludendosi ma incorporandosi l’un l’altro. Non sommano le loro forze, le moltiplicano… Si potrebbe pensare che le immagini non abbiano niente a che fare con la storia e viceversa, ma basta un minuto, iniziare la lettura del libro e tutti i dubbi vengono dissipati.

Barbara Baraldi ci racconta l’odissea, un po’ alla Giovane Holden, di un uomo che deve espiare una colpa e al quale ne capiteranno di tutti i colori, durante il tortuoso tragitto che lo riporterà a casa. Un racconto più vicino alle (dis)avventure di Amelia, un quasi ritorno alle origini per Barbara Baraldi, la Regina del Gothic. Il modo in cui la scrittrice iesce, con pochi, semplici, ingredienti, ad attanagliare l’anima del lettore ha un qualcosa di magico e intrigante.

Gianluca Bucci, oltre vent’anni d’esperienza alle spalle, ci illumina con trenta fotografie assolutamente magnifiche. Trenta scatti in bianco e nero, trenta secondi di tempo immortalati per sempre, regalati a chi deciderà di leggere questo stupendo libro. Un sorso di noir da assaporare tutto d’un fiato, magari di notte. Un viaggio nella mente umana che non potrà non deliziarvi.